Arcidiocesi di Calcutta

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Arcidiocesi di Calcutta
Archidioecesis Calcuttensis
Chiesa latina
Diocesi suffraganee
Asansol, Bagdogra, Baruipur, Darjeeling, Jalpaiguri, Krishnagar, Raiganj
 
Arcivescovo metropolitaThomas D'Souza
Presbiteri274, di cui 92 secolari e 182 regolari
639 battezzati per presbitero
Religiosi336 uomini, 1.083 donne
 
Abitanti47.618.000
Battezzati175.231 (0,4% del totale)
StatoIndia
Superficie29.858 km²
Parrocchie55
 
Erezione18 aprile 1834
Ritoromano
CattedraleNostra Signora del Rosario
Indirizzo32 Mother Teresa Sarani, Kolkata-700016, West Bengal, India
Sito webwww.archdioceseofcalcutta.in
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in India
La basilica minore e santuario di Nostra Signora del Rosario di Bandel.
Il primo arcivescovo di Calcutta, il gesuita Paul Goethals.

L'arcidiocesi di Calcutta (in latino: Archidioecesis Calcuttensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in India. Nel 2021 contava 175.231 battezzati su 47.618.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo Thomas D'Souza.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende i distretti di Calcutta, Howrah, Hoogly, Midnapore Est, Midnapore Ovest, 24 Pargana Nord (in parte) e Bankura (la parte meridionale) nel Bengala Occidentale in India.

Sede arcivescovile è la città di Calcutta, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora del Rosario. A Bandel, nel distretto di Hooghly, sorge la basilica minore e santuario di Nostra Signora del Rosario.

Il territorio si estende su 29.858 km² ed è suddiviso in 55 parrocchie.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica di Calcutta, istituita nel 1886, comprende le seguenti suffraganee nello stato indiano del Bengala Occidentale:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il vicariato apostolico di Calcutta fu eretto il 18 aprile 1834 con il breve Latissimi Terrarum di papa Gregorio XVI, ricavandone il territorio dalla diocesi di São Tomé de Meliapore (oggi arcidiocesi di Madras e Mylapore).

Il 17 febbraio 1845 il vicariato apostolico fu suddiviso e la porzione orientale fu affidata ad un vicario residente a Chittagong, che era sottoposto al vicario apostolico del Bengala.

Il 15 febbraio 1850, in forza del breve Exponendum Nobis di papa Pio IX, il vicariato si divise definitivamente, dando origine al vicariato apostolico del Bengala occidentale e al vicariato apostolico del Bengala orientale (oggi arcidiocesi di Dacca). Contestualmente, la regione dell'Assam, che dipendeva dal vicariato apostolico bengalese, fu separato ed annesso al vicariato apostolico del Tibet (oggi diocesi di Kangding).[1]

Nel 1855 la parte orientale del vicariato apostolico del Bengala occidentale fu costituita in missione, dipendente dai vicari di Calcutta. Il 19 luglio 1870 la missione divenne una prefettura apostolica indipendente in forza del breve Ex debito Pastoralis di papa Pio IX, con il nome di prefettura apostolica del Bengala centrale (oggi diocesi di Krishnagar).

Il 1º settembre 1886 per effetto della bolla Humanae salutis di papa Leone XIII il vicariato apostolico del Bengala occidentale è stato elevato al rango di arcidiocesi metropolitana e ha assunto il nome attuale. Il 7 giugno dell'anno successivo, con il breve Post initam, fu istituita la provincia ecclesiastica di Calcutta, che comprendeva come suffraganee le diocesi di Dacca e di Krishnagar. Contestualmente l'arcidiocesi si ampliò con territori già appartenuti alla diocesi di Allahabad, tra cui la regione del Sikkim.

Il 3 luglio 1929 passarono sotto la giurisdizione degli arcivescovi di Calcutta tre parrocchie che fino ad allora dipendevano dai vescovi di São Tomé di Meliapore in virtù dei diritti del padroado portoghese.[2]

L'8 febbraio 1951 l'ex possedimento francese di Chandernagor, che dipendeva dal punto di vista ecclesiastico dagli arcivescovi di Pondicherry, fu inglobato nell'arcidiocesi di Calcutta.[3]

Nel corso del Novecento, ha ceduto a più riprese altre porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione di nuove circoscrizioni ecclesiastiche e precisamente:

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 47.618.000 persone contava 175.231 battezzati, corrispondenti allo 0,4% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 82.053 29.159.168 0,3 191 20 171 429 144 259 40
1959 106.203 30.300.258 0,4 210 24 186 505 270 528 54
1970 82.603 27.276.722 0,3 184 34 150 448 243 538 33
1980 85.900 30.240.000 0,3 160 62 98 536 198 636 32
1990 107.687 35.441.000 0,3 194 68 126 555 302 762 52
1999 133.740 24.813.952 0,5 220 88 132 607 363 857 31
2000 135.543 25.114.983 0,5 204 65 139 664 397 828 32
2001 136.804 25.124.983 0,5 197 65 132 694 349 950 34
2002 138.535 23.150.108 0,6 207 66 141 669 305 922 34
2003 139.920 27.665.118 0,5 206 65 141 679 3 316 905 34
2004 141.726 29.048.374 0,5 207 70 137 684 313 880 37
2006 145.246 31.152.686 0,5 211 70 141 688 328 1.141 38
2013 160.165 39.553.435 0,4 239 72 167 670 285 1.158 42
2016 168.564 41.543.265 0,4 247 83 164 682 195 735 45
2019 173.426 44.013.000 0,4 264 89 175 656 241 810 46
2021 175.231 47.618.000 0,4 274 92 182 639 336 1.083 55

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Adrien Launay, Histoire de la mission du Thibet, vol. 2, (Lille, 1903), pp. 389-390.
  2. ^ Accordo tra Santa Sede e Portogallo circa la diocesi di Meliapore, AAS 21 (1929), pp. 337-340 (in particolare p. 339, articolo IV). Bolla Quae ad spirituale, AAS 22 (1930), pp. 121-123.
  3. ^ AAS 43 (1951), pp. 384-385.
  4. ^ Contestualmente nominato arcivescovo titolare di Roina.
  5. ^ Contestualmente nominato arcivescovo titolare (titolo personale) di Luperciana.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]