Alfredo Panzini

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Alfredo Panzini

Alfredo Panzini (Senigallia, 31 dicembre 1863Roma, 10 aprile 1939) è stato uno scrittore, critico letterario e lessicografo italiano.

Foto di un gruppo di scrittori italiani nel 1930: Alfredo Panzini (il primo a sinistra), Trilussa, Guido Milanese, Alessandro Varaldo e Lucio D'Ambra.

Nato da padre romagnolo, medico condotto a Rimini, e madre marchigiana, trascorse buona parte della sua giovinezza a Rimini, per frequentare poi l'allora Convitto Nazionale Foscarini (oggi Liceo), a Venezia. Si laureò in Lettere a Bologna, avendo come maestri Giosuè Carducci e Francesco Acri.

Lessicografo, fu tra i compilatori del noto Dizionario Moderno, edito da Hoepli nel 1905[1]. Panzini raccolse una vastissima e significativa messe di neologismi scientifici, giornalistici e di costume.

Nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali fascisti, redatto da Giovanni Gentile.

Fu per quarant'anni professore del Liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani di Roma e nel 1929 divenne accademico d'Italia.

Morì a Roma nell'aprile 1939 e fu sepolto, secondo il suo desiderio, a Canonica di Santarcangelo, in Romagna.[2]

Era solito passare il periodo estivo nella sua «Casa Rossa» di Bellaria-Igea Marina, località balneare della Riviera romagnola[3][4], recuperata come casa museo dopo un periodo di abbandono.[5] Per ricordare lo scrittore, il comune romagnolo gli ha intitolato la scuola media comunale e una delle vie principali.

Titoli di opere famose di Alfredo Panzini.
  • Il libro dei morti, Milano, 1893 (Wikisource Leggi su Wikisource)
  • Piccole storie del mondo grande, Milano, 1901 (Wikisource Leggi su Wikisource, edizione del 1920)
  • Lepida et trìstia, Milano, 1901 (Wikisource Leggi su Wikisource, edizione del 1902)
  • Figurine del mondo vecchio e del secolo nuovo, Milano, ;
  • Dove passa la storia, Milano, ;
  • La lanterna di Diogene, Milano, Treves, 1907 (Wikisource Leggi su Wikisource)
  • Le fiabe della virtù, Milano, 1911;
  • Che cos'è l'amore, Milano, Società Editrice Italiana, 1912;
  • Santippe, Roma, 1913 (Wikisource Leggi su Wikisource, edizione del 1914)
  • La Madonna di Mamà, Milano, Treves, 1916 (Wikisource Leggi su Wikisource)
  • Novelle d'ambo i sessi, Milano, 1919 (Wikisource Leggi su Wikisource, edizione del 1920)
  • Viaggio di un povero letterato, Milano, 1919 (Wikisource Leggi su Wikisource, edizione del 1920)
  • Io cerco moglie!, Milano, 1920 (Wikisource Leggi su Wikisource)
  • Il diavolo nella mia libreria, Milano, 1920 (Wikisource Leggi su Wikisource, edizione del 1921)
  • Signorine, Milano, 1921 (Wikisource Leggi su Wikisource)
  • Il mondo è rotondo, Milano, 1920 (Wikisource Leggi su Wikisource)
  • II padrone sono me!, Milano, 1922;
  • Diario sentimentale della guerra 1914-1918, Milano, 1923 (Wikisource Leggi su Wikisource)
  • La vera istoria dei tre colori, Milano, 1924;
  • La pulcella senza pulcellaggio, Milano, 1929;
  • l giorni del sole e del grano, Milano, 1929;
  • Il libro dei morti e dei vivi, Milano, 1930;
  • La sventurata Irminda, Milano, 1932;
  • Rose d'ogni mese , Milano, 1933;
  • Pagine dell'alba, Milano, 1935;
  • Viaggio con la giovane ebrea, Milano, 1935;
  • Il bacio di Lesbia, Milano, 1937 (Wikisource Leggi su Wikisource, edizione del 1949)
  • La valigetta misteriosa e altri racconti, Milano, 1942 (postumo)
  • La cicuta, i gigli e le rose, Milano, 1950 (postumo);
  • Scritti scelti, Milano, Mondadori, 1958;
  • Opere scelte, a cura di G. Bellonci, Milano, 1970.

Saggi letterari

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  • L'evoluzione di Giosuè Carducci
  • La bella storia di Orlando innamorato e poi furioso
  • Sigismondo Malatesta

Saggi storici

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  • Il conte di Cavour
  • Il 1859. Da Plombières a Villafranca, Milano 1909
  • Dizionario moderno. Supplemento ai Dizionari italiani, 1905 (edizioni successive: 1908, 1918, 1923, 1927, 1931, 1935; ristampe: 1942, 1950, 1963)
  • Guida alla grammatica italiana.

Cinema e televisione

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Alfredo Panzini curò la sceneggiatura del film Gli ultimi giorni di Pompei. Dal suo romanzo Il padrone sono me! Franco Brusati ha tratto il film omonimo.

  1. ^ L'opera è stata ripubblicata, in edizioni sempre rinnovate, fino al 1963.
  2. ^ Restaurata la tomba di Alfredo Panzini e Clelia Gabrielli a Canonica, su alfredopanzini.it, 2 marzo 2013. URL consultato il 19 luglio 2019.
  3. ^ Museo Panzini “La Casa Rossa”, su comune.bellaria-igea-marina.rn.it.
  4. ^ La Casa Rossa di Alfredo Panzini, su casapanzini.it. URL consultato il 7 maggio 2024.
  5. ^ La Casa Museo di Alfredo Panzini, su casemuseoromagna.it, Coordinamento Case Museo dei Poeti e degli Scrittori di Romagna. URL consultato il 1º agosto 2024 (archiviato il 21 giugno 2023).
  • Ennio Grassi (a cura di), Panzini nella cultura letteraria italiana fra '800 e '900, Rimini, Maggioli, 1985, ISBN non esistente.
  • Michele Rossi, Alfredo Panzini, lo scrittore che pensava troppo, postfazione a Alfredo Panzini, Che cosa è l'amore?, Arezzo, Edizioni Helicon, 2017, pp. 57-117.

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Collegamenti esterni

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