Albedo (botanica)

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L'albedo (genere femminile, dal latino albedo, bianchezza) in botanica è lo strato interno, in genere di colore bianco, della buccia caratteristica degli agrumi.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Posizione dell'albedo in un'arancia.

L'albedo è la parte che nell'esperidio (il frutto tipico degli agrumi) rappresenta il mesocarpo.[1]

Ha consistenza spugnosa e le cellule che lo costituiscono sono separate tra loro da numerosi spazi vuoti. È in continuità con un asse centrale, di costituzione analoga, e con i setti biancastri che separano tra loro gli spicchi che costituiscono l'endocarpo.[2] Ha un alto contenuto di pectina.[3]

Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

L'albedo che residua dalla produzione dei succhi di frutta viene utilizzato per la produzione industriale della pectina.[3] È inoltre la base per la tradizionale produzione di canditi, effettuabile anche a livello casalingo.[4] Per il potere antiossidante dei flavonoidi, dei quali l'albedo è ricco, gli vengono attribuite varie proprietà medicinali, tra le quali quella di favorire la circolazione periferica e l'assorbimento della vitamina C da parte dell'organismo umano.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AA,VV., Bollettino della Società geografica italiana, vol. 98, Civelli, 1961. URL consultato il 26 gennaio 2016.
  2. ^ (ES) Jorge Leòn, Fundamentos Botanicos de Los Cultivos Tropicales, Lima, IICA, 1968. URL consultato il 26 gennaio 2016.
  3. ^ a b Alessandro Bruni, Farmacognosia generale e applicata, Piccin, 1999. URL consultato il 26 gennaio 2016.
  4. ^ Allan Bay e Fabiano Guatteri, Il gourmet degli avanzi, Touring Editore, 2003. URL consultato il 26 gennaio 2016.
  5. ^ Pat Crocker, Frullati sani ed energetici, Newton Compton, 2015. URL consultato il 26 gennaio 2016.

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