Admiraal Tjerk Hiddes De Vries

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Admiraal Tjerk Hiddes De Vries
Il vascello De Vries nel 1797.
Descrizione generale
TipoVascello a due ponti
Proprietà Repubblica delle Sette Province Unite
Repubblica Batava
Royal Navy
Impostazione26 gennaio 1782
Varo12 novembre 1782
Completamento1 ottobre 1783
Destino finaleradiato nel 1806
Caratteristiche generali
Dislocamento1 360 t bm[1]
Lunghezza47,85 m
Larghezza13,42 m
Altezza4,88 m
Propulsione3 alberi a vela
Equipaggio450
Armamento
Artiglieria68
  • 28 cannoni da 36 libbre
  • 28 cannoni da 24 libbre
  • 10 cannoni da 18 libbre sul cassero
  • 8 cannoni da 18 libbre sul castello di prua
dati tratti da Dutch Third Rate ship of the line 'Admiraal Tjerk Hiddes de Vries' (1782) ' [2]
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Lo Washington era un vascello di seconda classe da 74 cannoni in servizio nella marina olandese tra il 1796 e il 1799, e poi nella Royal Navy come HMS Princess of Orange tra il 1799 e il 1822.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Realizzato per contro dell'Ammiragliato di Frisia,[4] il vascello da 68 cannoni Admiraal Tjerk Hiddes De Vries fu impostato presso il cantiere navale di Harlingen il 26 gennaio 1782, sotto la direzione di Sjoerd Jouwerts Stapert, e varato il 12 novembre dello stesso anno 1796.[2] L'unità entrò in servizio attivo il 1 ottobre 1783. In quello stesso anno la nave salpò per il Mare Mediterraneo al comando del capitano Van der Beets. Quando ritornò nella Repubblica delle Sette Province Unite fu posta in riserva ordinaria fino al 1795.[5] Trasferito alla marina batava nel 1795.

La battaglia di Camperdown, dipinto di Martinus Schouman.

Nel 1797 fu assegnato alla squadra navale dell'ammiraglio Jan Willem de Winter. Detta squadra navale salpò da Texel alle 10:00 dell'8 ottobre, e lo Admiraal Tjerk Hiddes De Vries era al comando del capitano J.B. Zeegers. Le navi olandesi vennero rapidamente avvistate dalla flottiglia al comando del captain Henry Trollope, che iniziò ad inseguirle. Da quando aveva lasciato la rada di Texel, de Winter non riuscì mai a sfuggire alle navi di Trollope: la sera del 10 ottobre, diverse navi olandesi furono distaccate dal grosso della squadra per cercare di allontanare le navi di Trollope mentre la flotta olandese si allontanava dalla Mosa, ma non riuscirono mai ad avvicinarsi alle più veloci navi britanniche.[6] Non essendo riuscito a raggiungere l'appuntamento con un altro vascello al largo della Mosa, de Winter virò quindi a nord-ovest, navigando al largo di Lowestoft nel Suffolk e di nuovo tentando, senza successo, di allontanare le navi di Trollope. Lì lo raggiunsero i rapporti dei pescherecci olandesi sull'apparizione delle navi di linea del viceammiraglio Adam Duncan al largo di Texel, e richiamò immediatamente le sue navi ordinando nel contempo alla flotta di tornare indietro verso la costa olandese, puntando al villaggio di Scheveningen.[7] Nel frattempo, ulteriori messaggi di Trollope che riportavano i movimenti olandesi avevano raggiunto Duncan e lui virò con la sua flotta verso ovest, seguendo la costa olandese.[8] Alle 07:00 del mattino dell'11 ottobre la squadra di Trollope avvistò le vele a nord-est e, dopo aver confermato che si trattava della flotta di Duncan, segnalò che la flotta olandese si trovava a circa 3 miglia nautiche (5,6 km) più a sud-ovest, diventando visibile alla flotta entro le 08:30.[9] Il primo chiaro avvistamento delle navi olandesi fu segnalato dal capitano Peter Halkett della Circe, che era salito sull'albero maestro per avere una visuale migliore.[10] A questo punto le navi olandesi stavano navigando verso terra, a circa 9 miglia nautiche (17 km) dalla costa dell'Olanda Settentrionale, vicino al villaggio di Camperduin.

Alle 12:05, Duncan alzò il segnale e ordinò alle sue navi di ingaggiare da vicino il nemico, iniziando la battaglia di Camperdown. Lo Admiraal Tjerk Hiddes De Vries, insieme alla ammiraglia Vrijheid, iniziò a sparare contro il vascello Ardent al comando di Richard Rundle Burges. Lo Ardent ebbe più di cento morti, compreso il capitano, e fu salvato dall'arrivo dall'ammiraglia di Duncan, il Venerable che impegnò il Vrijheid. A sostenere Duncan, il capitano William Essington della Triumph, e il capitano Sir Thomas Byard della Bedford, avanzarono nella battaglia, con il Triumph che si avvicinò a fianco del vascello Wassenaar e aprì un pesante fuoco mentre Bedford attaccava lo Admiraal Tjerk Hiddes De Vries e lo Hercules.

L'arrivo della navi di Richard Onslow, che avevano avuto ragione della navi della retroguardia olandese al comando del viceammiraglio Hermanus Reijntjes cambiò le sorti della battaglia. I vascelli Admiraal Tjerk Hiddes De Vries e Gelijkheid, entrambi troppo gravemente danneggiati per fuggire, ammainarono la bandiera e si arresero rispettivamente alle 15:00 e alle 15:10.[11]

Portato in Gran Bretagna fu rinominato HMS Admiral DeVries, e tra il 7 gennaio e il luglio 1798 fu sottoposto a lavori di trasformazione presso l'arsenale di Chatham venendo convertito in nave trasporto truppe al costo di 7.364 sterline.[3] La nave era al comando del captain Charles William Paterson.[12] Nell'ottobre 1798 rientrò in servizio attivo, con armamento ridotto a 24 cannoni da 18 e 10 da 8 libbre, al comando del comandante John Wight.[3] In seguito alla ribellione in Irlanda fu utilizzata per trasportare prigionieri e 400 uomini, donne e bambini furono imbarcati a Cork e Waterford con un distaccamento del 60º Reggimento per il trasporto in Martinica.[12] La disattenzione di un artigliere e dei suoi assistenti durante la fumigazione della nave provocò due terribili esplosioni nel ponte dei cannoni, ma in entrambe le occasioni l'incendio fu tenuto sotto controllo.[12] Nel luglio 1799 salpò per le Indie Occidentali e durante il viaggio verso la Giamaica si verificò una infiltrazione d'acqua nello scafo al largo di Santo Domingo, con una successiva indagine che stabilì che la nave non era idonea alla navigazione e fu quindi fu trattenuta a Port Royal come nave prigione.[3][12] Radiato dal servizio nel febbraio 1806 fu venduto per demolizione a Port Royal al prezzo di 240 sterline.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Colledge, Warlow 2006, p. 4.
  2. ^ a b Tree Decks.
  3. ^ a b c d e Tree Decks.
  4. ^ Fischer Fzn 1997, p. 136.
  5. ^ Roodhuyzen 1998, p. 38.
  6. ^ Clowes 1997, p. 327.
  7. ^ Clowes 1826, p. 68.
  8. ^ Clowes 1997, p. 326.
  9. ^ James 1826, p. 67.
  10. ^ Brenton 1823, p. 353.
  11. ^ Fischer Fzn 1997, p. 394.
  12. ^ a b c d The Age of Nelson.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Edward Pelham Brenton, The Naval History of Great Britain, Vol. I, London, Henry Colburn, 1823.
  • (EN) William Laird Clowes, The Royal Navy, A History from the Earliest Times to 1900, Volume IV, London, Chatham Publishing, 1997, ISBN 978-1-86176-013-5.
  • (EN) J.J. Colledge e Ben Warlow, Ships of the Royal Navy: The Complete Record of all Fighting Ships of the Royal Navy, London, Chatham Publishing, 2006, ISBN 978-1-86176-281-8.
  • (NL) Johan Cornelius de Jonge, Geschiedenis van het Nederlandsche zeewezen, Volume 5, Haarlem, A.C. Kruseman, 1862.
  • (EN) William James, The naval history of Great Britain, from the Declaration of War by France, in February 1793 to the Accession of George IV in January 1820. Vol.2, London, R. Bentley, 1826.
  • (EN) David Lyon e David Winfield, The Sail and Steam Navy. All the Ship of the Royal Navy 1815-1889, London, Chatham Publishing, 2004.
  • (EN) Peter Padfield, Nelson's War Ships of the Royal Navy: The Complete Record of all Fighting Ships of the Royal Navy, Wordsworth Military Library, 2006, ISBN 978-1-84022-225-8.
  • (EN) Thea Roodhuyzen, De Amdiraliteit van Friesland, Franeker, Van Wijnen, 1997.
  • (NL) J. Fischer Fzn, De Dag-Journalen met de complete Authentieke Geschiedenis van ’s Lands Schip van Oorlog Delft en de waarheid over de Zeeslag bij Camperduin, Franeker, Uitgeverij Van Wijnen, 1997.
  • (EN) Rif Winfield, British Warships in the Age of Sail 1793–1817: Design, Construction, Careers and Fates, Barnsley, Seaforth Publishing, 2008, ISBN 978-1-86176-246-7.

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