Acokanthera

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Acokanthera
Acokanthera oppositifolia
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Lamiidi
Ordine Gentianales
Famiglia Apocynaceae
Sottofamiglia Rauvolfioideae
Tribù Carisseae
Genere Acokanthera
G.Don, 1837
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Gentianales
Famiglia Apocynaceae
Genere Acokanthera
Sinonimi

Toxicophlaea
(Harv.,1842)

specie

Acokanthera G.Don, 1837 è un genere di piante arbustive della famiglia Apocynaceae, diffuso in Africa.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Sono piante sempreverdi con foglie scure. Ogni parte della pianta produce una linfa bianca lattiginosa, estremamente tossica. I fiori, molto profumati, crescono a grappoli nelle ascelle delle foglie superiori, ed hanno una corolla tubulare la quale si allarga in cinque lobi. Il frutto è una drupa scura con uno o due semi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Queste piante si distribuiscono principalmente nell'Africa tropicale e nella penisola arabica. Una specie (A. oppositifolia) è stata introdotta e si è naturalizzata in Cina.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Comprende le seguenti specie:[1]

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Queste piante contengono un potente principio attivo, la ouabaina, nota anche come strofantina G. Isolato per la prima volta in Acokanthera ouabaio (= Acokanthera schimperi), da cui il nome, è un glicoside cardioattivo , con azioni farmacologiche analoghe a quelle della digossina ma più rapide e di minore durata. Un tempo usata nel trattamento dello scompenso cardiaco congestizio, viene attualmente impiegata solo per scopi sperimentali.[3]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Alcune specie vengono usate come arbusti ornamentali, mentre le popolazioni indigene intingono le loro lance e le loro frecce nel veleno di queste piante.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Acokanthera, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 1º dicembre 2023.
  2. ^ Acokanthera, su Flora of China. URL consultato il 29 giugno 2013.
  3. ^ F. Capasso,R. De Pasquale,G. Grandolini,N. Mascolo, Glicosidi cardioattivi, in Farmacognosia: Farmaci Naturali, Loro Preparazioni Ed Impiego Terapeutico, Springer, 2000, ISBN 978-88-470-0074-2.

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