Acanthurus xanthopterus

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Acanthurus xanthopterus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Acanthuroidei
Famiglia Acanthuridae
Genere Acanthurus
Specie A. xanthopterus
Nomenclatura binomiale
Acanthurus xanthopterus
(Valenciennes, 1835)
Sinonimi

Acanthurus crestonis
(Jordan & Starks, 1895)
Acanthurus rasi (Valenciennes, 1835)
Acanthurus reticulatus (Shen & Lim, 1973)
Hepatus aquilinus (Jordan & Seale, 1906)
Hepatus crestonis (Jordan & Starks, 1895)
Hepatus guntheri (Jenkins, 1903)
(errore ortografico)
Hepatus xanthopterus (Valenciennes, 1835)
Teuthis crestonis (Jordan & Starks, 1895)
Teuthis guentheri (Bamber, 1915)
Teuthis guentheri (Jenkins, 1903)
Teuthis güntheri (Jenkins, 1903)
(errore ortografico)
Teuthis xanthopterus (Valenciennes, 1835)
(Fonti: FishBase e WoRMS)

Nomi comuni

Pesce chirurgo pinne gialle
Pesce chirurgo di Cuvier

Particolare della pinna pettorale e della testa di A. xanthopterus

Acanthurus xanthopterus (Valenciennes, 1835) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Acanthuridae[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale della specie comprende l'intero Indo-Pacifico tropicale dall'Africa orientale alle Hawaii e la Polinesia francese, a nord fino al Giappone meridionale e raggiungendo a sud la Grande barriera corallina australiana e la Nuova Caledonia. L'areale di A. xanthopterus arriva all'oceano Pacifico orientale dal Golfo di California a Panama comprese le Galápagos e l'isola Clipperton[3].

Popola vari ambienti, dai fondi duri sia rocciosi che corallini alle zone sabbiose alle lagune. Preferisce ambienti protetti e con una buona profondità dell'acqua ma talvolta anche sul margine esterno delle barriere coralline. I giovanili preferiscono acque torbide e poco profonde[1][3][4][5] e sono comuni negli estuari[5].

Si può trovare a profondità comprese tra 5 e 90 m[3], gli adulti raramente si trovano sopra i 20 metri[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

A. xanthopterus è affine e molto simile ad A. dussumieri. Questa specie, come gli altri Acanthurus, ha corpo ovale, compresso lateralmente, e bocca piccola posta su un muso sporgente; sul peduncolo caudale è presente una spina mobile molto tagliente, di piccole dimensioni in questa specie. La pinna dorsale è unica e piuttosto lunga, di altezza uniforme. La pinna anale è simile ma più corta. Ha 8 o 9 spine dorsali, 25-27 raggi molli dorsali, tre spine anali e 23-25 raggi molli anali. La pinna caudale è lunata. Le scaglie sono molto piccole. Gli adulti mostrano una evidente gibbosità frontale. La livrea è estremamente variabile, con un fondo grigiastro con toni violacei. Sull'occhio è presente una macchia gialla non così definita e a forma di banda come in A. dussumieri. Le pinne pettorali sono giallo vivo nel terzo terminale e trasparenti nel resto. Le pinne dorsale e anale hanno colore giallo, con colore più vivace nella parte esterna. La pinna caudale è di colore violaceo con base bianca[3][4][5]. I giovanili hanno linee bianche sulla dorsale e sull'anale[5].

È riportata la taglia massima di 70 cm di lunghezza, la taglia media si aggira intorno ai 50 cm[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Gregario, generalmente si incontra in banchi ma può talvolta avere abitudini solitarie[1][3][4][5]. Ha una longevità massima di 34 anni[1].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre in gruppi su fondi di sabbia o ghiaia raschiando il biofilm dai granuli di sedimento[3]. La sua dieta è composta da alghe, comprese le diatomee, frammenti di madrepore, crostacei, foraminiferi, molluschi, idroidi, nematodi, detrito e parti di pesci morti[6]. Si nutre regolarmente delle feci di pesci più grandi, specie Carangidae[1].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Forma aggregazioni di individui durante il periodo riproduttivo[1].

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Sembra che sia l'unico Acanthurus ad abboccare facilmente alle lenze. È soggetto a pesca in maniera occasionale e non mirata ma si può trovare sui mercati locali. Viene pescato con lenze o con il fucile subacqueo[1].

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

È presente sporadicamente sul mercato dei pesci d'acquario[1].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie viene pescata per i consumo e per il mercato degli acquari ma si tratta di un prelievo marginale e poco intenso che potrebbe portare al massimo a modeste rarefazioni locali. Le popolazioni sono stabili ed è una specie comune in tutto l'areale. La Lista rossa IUCN classifica la specie come "a rischio minimo"[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i (EN) Acanthurus xanthopterus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Bailly, N. (2015), Acanthurus xanthopterus, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b c d e f g (EN) Acanthurus xanthopterus, su FishBase. URL consultato il 17 aprile 2021.
  4. ^ a b c d R. Myers E. Lieske, Collins Pocket Guide: Coral Reef Fishes - Indo-Pacific and Caribbean, Harper Collins Publishers, 1996, ISBN 0002199742.
  5. ^ a b c d e H. Debelius R. H. Kuiter, Surgeonfishes, rabbitfishes and their relatives. A comprehensive guide to Acanthuroidei, TMC Publishing, 2001, ISBN 0953909719.
  6. ^ (EN) Food items reported for "Acanthurus xanthopterus", su FishBase. URL consultato il 17 aprile 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • R. Myers E. Lieske, Collins Pocket Guide: Coral Reef Fishes - Indo-Pacific and Caribbean, Harper Collins Publishers, 1996, ISBN 0002199742.
  • H. Debelius R. H. Kuiter, Surgeonfishes, rabbitfishesand their relatives. A comprehensive guide to Acanthuroidei, TMC Publishing, 2001, ISBN 0953909719.

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