Acanthurus bahianus

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Acanthurus bahianus

Adulto (in alto) e giovanile di A. bahianus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Acanthuroidei
Famiglia Acanthuridae
Genere Acanthurus
Specie A. bahianus
Nomenclatura binomiale
Acanthurus bahianus
(Castelnau, 1855)

Acanthurus bahianus (Castelnau, 1855) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Acanthuridae[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La reale estensione dell'areale di questa specie è incerta a causa della compresenza di specie affini e difficilmente distinguibili come A. tractus e A. randalli[1][3], comunque sia comprende le parti tropicali, subtropicali e occasionalmente temperate dell'oceano Atlantico occidentale e centrale. Lungo il continente è accertata la sua presenza sulle coste brasiliane dal Maranhão a Santa Catarina. Sono state attribuite con sicurezza ad A. bahianus anche le popolazioni delle isole oceaniche centro atlantiche di Sant'Elena, Fernando de Noronha, Ascensione, Trindade e Atol das Rocas Più incerte sono le segnalazioni provenienti dall'Atlantico a sud fino a Rio de Janeiro e a nord dal mar dei Caraibi e le Bermuda fino alle acque non certo tropicali del Massachusetts[3][4][5].

L'habitat di questo pesce sono le barriere coralline e le zone rocciose costiere, di solito dove sono presenti aree sabbiose[1][3][5].

Si può trovare fra i 2 e i 40 metri di fondale[4], è comune fino a circa 25 metri[5].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie, come gli altri Acanthurus, ha corpo ovale, compresso lateralmente. La bocca è piccola, posta su un muso sporgente; sul peduncolo caudale è presente una spina mobile molto tagliente. La pinna dorsale è unica e piuttosto lunga, di altezza uniforme. La pinna anale è simile ma più corta. La pinna caudale è lunata. Le scaglie sono molto piccole. La livrea dell'adulto è variabile, il fondo è spesso bruno ma può variare dal giallastro al grigio bluastro con linee sottili ondulate scure sulla pinna dorsale, nel giovane le stesse linee sono presenti anche sui fianchi, carattere che va perduto o diventa poco visibile negli adulti. La pinna e il peduncolo caudali sono spesso chiari (ma talvolta neri). Mancano sempre le striature scure verticali tipiche di A. chirurgus[3][4][5]. Non vi è dimorfismo sessuale[1].

È riportata la taglia massima è di 36 cm ma comunemente misura intorno ai 25 cm[5].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Può vivere fino a 31 anni[1].

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È generalmente solitario e territoriale ma si riunisce in gruppi per alimentarsi[1]. Forma banchi misti con A. chirurgus[3] e A coeruleus[1]. I giovanili sono solitari[1].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di alghe e in minor misura di fanerogame marine e del biofilm algale che copre i granuli di sabbia[1].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie forma aggregazioni per la riproduzione, sono stati contati fino a 20.000 individui. Non forma coppie stabili come quasi tutti gli altri Acanthurus. I maschi difendono un piccolo territorio dagli intrusi. Lo stadio larvale pelagico dura da 42 a 68 giorni e la larva assume abitudini demersali a una lunghezza di 26,9 mm. La maturità sessuale viene raggiunta a un anno di età e a una lunghezza di 11-16 cm[1].

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

È oggetto di pesca artigianale, soprattutto come bycatch, con nasse, reti da posta ed è anche preda della pesca subacquea[1].

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

Si trova sul mercato dei pesci d'acquario[1].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

È una specie da comune ad abbondante in tutto l'areale e le popolazioni sono stabili. Il prelievo da parte della pesca non sembra aver portato a rarefazione in nessuna parte del suo range di distribuzione. Per questi motivi la Lista rossa IUCN classifica A. bahianus come "a rischio minimo"[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m (EN) Acanthurus bahianus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Bailly, N. (2015), Acanthurus bahianus, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b c d e R. Myers E. Lieske, Collins Pocket Guide: Coral Reef Fishes - Indo-Pacific and Caribbean, Harper Collins Publishers, 1996, ISBN 0002199742.
  4. ^ a b c (EN) Acanthurus bahianus, su FishBase. URL consultato il 19 aprile 2021.
  5. ^ a b c d e H. Debelius R. H. Kuiter, Surgeonfishes, rabbitfishes and their relatives. A comprehensive guide to Acanthuroidei, TMC Publishing, 2001, ISBN 0953909719.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • R. Myers E. Lieske, Collins Pocket Guide: Coral Reef Fishes - Indo-Pacific and Caribbean, Harper Collins Publishers, 1996, ISBN 0002199742.
  • H. Debelius R. H. Kuiter, Surgeonfishes, rabbitfishesand their relatives. A comprehensive guide to Acanthuroidei, TMC Publishing, 2001, ISBN 0953909719.

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