Coordinate: 45°42′12.73″N 9°39′44.24″E

Piazza del Duomo (Bergamo): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nuova pagina: {{Opera urbana |nome = Piazza Duomo |nomiPrecedenti =Piazza San Vincenzo |immagine = Città Alta, Bergamo BG, Italy - panoramio (8).jpg |didascalia = Basilica di santa...
(Nessuna differenza)

Versione delle 18:16, 2 lug 2018

Piazza Duomo
Basilica di santa Maria Maggiore e Capeplla Colleoni
Nomi precedentiPiazza San Vincenzo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàBergamo
Informazioni generali
Tipopiazza
Intitolazioneduomo di Bergamo
Collegamenti
Luoghi d'interessestorico artistico
Mappa
Map

Piazza del Duomo ex piazza San Vincenzo di Bergamo conserva in uno spazio celato, e racchiuso da edifici religiosi e civili la storia più antica della città orobica. Per secoli fu luogo di contratti, di scambi e di bandi, parte attiva nella vita pubblica cittadina[1].

Storia

L'antico foro romano cittadino è stato rilevato dagli scavi e dalle ricerche eseguite sotto la cattedrale nei primi anni del XX secolo. Le ricerche hanno rilevato la presenza in quest'area di strade e di domus romane. Il foro comprendeva lo spazio tra Piazza Vecchia fino al mercato del pesce[2].
Con l'avvento del cristianesimo quello che era un tempio pagano, divenne la paleocritiana chiesa di san Vincenzo risalente al V secolo.
Nel XII secolo, per adempiere ad un voto cittadino, fu edificata la basilica di santa Maria Maggioere che fu ampianta nel XIV secolo. Sopra le sue mura sono ancora visibili il Capitium Comunis Pergami (cavezzo - 2,63 metri) e il Brachium (braccio - 53,1 cm) misure a cui dovevano attenersi i tessitori e i commercianti che sulla piazza sovlgevano le proprie attività e i contratti. Il secolo successivo vide la costruzione della Cappella Colleoni opera di Giovanni Antonio Amadeo, il monumento che contiene le spoglie del condottiero Bartolomeo Colleoni vede il maggior numero di visitatori della città.

Anche il Palazzo della Ragione, sede del comune, fu edificato nel XII secolo, per ospitare il tribunale cittadino. La sua facciata principale volgeva verso piazza del duomo dove c'era una scala d'accesso[3]. Con i restauri del XVI secolo ad opera di Pietro Isabello, la facciata principale venne modificata e rivolta verso piazza Vecchia. La scala, forse più di una, fu rimossa quando venne ampliata la basilica di san Vincenzo con la nuova intitolazione a sant'Alessandro[4]. Con la costruzione del porticato divise la grande piazza in due: la platea magna nova, e la platea parva Sancti Vincenzii, l'ampio porticato del palazzo divenne il punto di uninone e di collegamento.

Porticato del Palazzo della Ragione che collega piazza Vecchia e piazza del Duomo

Una grande testimonianza della presenza sulla piazza di attività pubbliche è conservata presso l'Archivio di Stato di Bergamo. Le più antiche documentazioni della presenza di una piazza risalgono al XII secolo attraverso gli atti notarili che citano la platea parva Sancti Vincenzii (piazza piccola di san Vincenzo), mentre quella che veniva citata come platea magna santi Vincentii (piazza grande di san Vincenzo), indica quella intitolata a Reginaldo Giuliani dove si trova il Fontanone visconteo.

Gli atti notarili, avevano la caratteristica di descrive i luoghi dove venivano rogati, da questa descrizione è possibile risalire alle differenti fasi della realizzazione dei monumenti presenti per arrivare a quella che è invariata dal primi anni del ''900.

Sulla piazza, sul lato del battistero, c'era una stanza per i Giudici, una per l'archivio stanze e case che servivano ad esplicare il servizio del tribunale. Sulla piazza v'era anche un regio cioè un pulpito dove venivano letti i proclami e le sentenze dei giudici, probabilmente posto sulla basilica di santa Maria Maggiore[5]. La piazza visse gli avvenimenti più drammatici della storia cittadina, con la distruzione del palazzo vescovile nel 1296 a causa degli scontri tra i guelfi e i ghibellini che obbligò la fuga del vescovo Giovanni da Scanzo[6], e l'incendio del palazzo del comune ad opera degli spagnoli nel 1513 e che fu ricostruito da Pietro Isabello.

Descrizione

La piazza è divisa da Piazza Vecchia dal porticato del palazzo della Ragione, e prosegue lungo il lato a sud della basilica di Santa Maria Maggiore fino a congiungersi con Piazza Reginaldo Giuliani.

Piazza Dumo con palazzo della Ragione e Duomo

La piazza,malgrado raccolga la parte artistica e religiosa più rilevante della città, è celata all'occhio dell'osservatore, dal grande palazzo della Ragione. Il porticato del palazzo e la volta che lo collega al Palazzo del Podestà, sono la principale via d'accesso. La pavimentazione in ciottolato con lastroni di pietra areanaria centrali che accompagnano all'ingresso dei monumenti, le conferisce un aspetto ancora di tardo medioevo. Sul lato ad est della piazza, nel 1900 venne posizionato il battistero [[[1300|Trecentesco]] di Giovanni da Campione e riadattato da Virginio Muzio, era invece occupato nei primi secoli del millennio del Palazzo dei Giudici. Nei documenti è citato anche un ambiente posto a fianco dei palazzi adibito a carceri, di questa parte però non rimane che testimonianza negli archivi.

Monumenti

Musei

Note

  1. ^ Piazza del Duomo -Bergamo, su guide.travelitalia.com, TravlItalia. URL consultato il 30 giugno 2018.
  2. ^ La città di Bergamo dalle origini al municipiuo romano, su museoarcheologicobergamo.it, Civico museo archeologico di Bergamo. URL consultato il 2 luglio 2018.
  3. ^ Il palazzo della Regione tra incendi e restauri (PDF), Rassegna semestrale di storia e cultura-Archivio storico Bergamasco. URL consultato il 2 luglio 2018.
  4. ^ GianMario Petrò, p 8-20
  5. ^ Petrò, p 35
  6. ^ Andreina Franco Loiri, Le lotte fra le fazioni e la pena del bando, su bergamosera.com, Bergamo scomparsa. URL consultato il 2 luglio 2018.

Bibliografia

  • R. Poggiani Keller, Bergamo dalle origini all'altomedioevo, Modena, Panini, 1986.
  • GianMario Petrò, Dalla Piazza di S. Vincenzo alla Piazza Nuova. I luoghi delle istituzioni tra l'età comunale e l'inizio della dominazione veneziana attraverso le carte, Sestante, 2008, ISBN 9788895184913.

Altri progetti