Muḥammad bin Nāyef Āl Saʿūd: differenze tra le versioni

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Muḥammad bin Nāyef bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
Principe della Corona dell'Arabia Saudita
Vice Custode delle due Sante Moschee
Stemma
Stemma
In carica29 aprile 2015
PredecessoreMuqrin b. ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
Nome completoMuhammad bin Nayef bin Abd al-Aziz bin Abdul Rahman bin Faisal bin Turki bin Abdullah bin Muhammad bin Sa'ud
Altri titoliPrimo Vice Primo ministro
NascitaJeddah, 30 agosto 1959
DinastiaDinastia Saudita
PadreNayef bin 'Abd al-'Aziz Al Sa'ud
MadreAl Jawhara bint Abdulaziz bin Musaed bin Jiluwi
ReligioneMusulmano sunnita
Muḥammad bin Nāyef bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd

Vice Primo ministro dell'Arabia Saudita
In carica
Inizio mandato29 aprile 2015
Capo di StatoRe Salman
PredecessoreMuqrin b. ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd

Presidente del Consiglio per gli Affari Politici e di Sicurezza
In carica
Inizio mandato29 gennaio 2015
MonarcaRe Salmān
Predecessore-

Vice Principe della Corona e Secondo Vice Primo ministro dell'Arabia Saudita
Durata mandato23 gennaio 2015 –
29 aprile 2015
MonarcaRe Salmān
PredecessoreMuqrin b. ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
SuccessoreMoḥammad bin Salmān Al Sa'ud

Ministro dell'Interno
In carica
Inizio mandato5 novembre 2012
MonarcaRe ʿAbd Allāh
Re Salmān
PredecessoreAḥmad bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd

Vice Ministro dell'Interno
Durata mandatoluglio 2012 –
5 novembre 2012
MonarcaRe ʿAbd Allāh
PredecessoreAḥmad bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
Successore?

Assistente del Ministro dell'Interno per gli Affari di Sicurezza
Durata mandato1999 –
luglio 2012
con rango di ministro dal 2004
MonarcaRe Fahd
Re ʿAbd Allāh

Muḥammad bin Nāyef bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd, (in arabo محمد بن نايف بن عبد العزيز آل سعود?) (Jeddah, 30 agosto 1959), è un principe, politico e imprenditore saudita, è il principe ereditario, Primo Vice Primo ministro e Ministro dell'Interno dell'Arabia Saudita.[1] È anche presidente del nuovo Consiglio per gli Affari Politici e di Sicurezza.[2] Il 29 aprile 2015 è stato nominato erede apparente da re Salman. Come principe ereditario, è primo nella linea di successione al trono dell'Arabia Saudita. È membro della Casa di Saud e nipote di re Salman.[3].

Infanzia e formazione

Il principe Muhammad è nato a Jeddah il 30 agosto 1959.[4][5] Egli è il figlio secondogenito del principe Nayef.[6][7] Il principe Sa'ud è il suo fratello maggiore.[8] La loro madre è Al Jawhara bint Abdulaziz bin Musaed Al Jiluwi [7][9], che è un membro del ramo Al Jiluwi della Casa di Saud.[10]

Muhammad bin Nayef ha studiato negli Stati Uniti.[11] Ha frequentato alcuni corsi al Lewis & Clark College, ma non si è laureato.[12] Dal 1985 al 1988 ha frequentato corsi di sicurezza all'FBI e in seguito si è addestrato nell'unità anti-terrorismo di Scotland Yard dal 1992 al 1994.[6]

Carriera

Muhammad bin Nayef è stato nominato assistente del ministro dell'interno con delega alla sicurezza nel 1999. Prima di questa nomina si era distinto come imprenditore.[13] È stato ampiamente lodato per il successo del programma di lotta al terrorismo del ministero.[14] È stato anche considerato come l'architetto del programma di contro-insurrezione del governo.[15] È stato anche direttore della protezione civile durante la sua carriera al ministero.[16] Veniva considerato come un collaboratore efficace di quel dicastero.[17]

Nel 2004, con l'elevazione al rango di ministro, è diventato il numero due del Ministero dell'Interno.[6] Nel mese di ottobre 2010, ha messo in guardia il vice consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti riguardo alla presenza di bombe negli aerei cargo.[18][19] Alla morte del principe Nayef, gli succede il fratello Aḥmad e nel luglio 2012, il principe Muhammad lo ha sostituito nell'incarico di vice ministro.[3][20]

Nel novembre 2009, il re Abd Allah ha nominato lo ha nominato membro del Consiglio Economico Supremo dell'Arabia Saudita.[21] Questa nomina è stata considerata come segno dell'approvazione di re Abd Allah verso suo padre Nayef. [22] D'altra parte, questa nomina ha permesso a Muhammad di estendere la sua influenza sulla politica del governo nell'economia.[23]

Il 5 novembre 2012, re Abd Allah con decreto reale ha sollevato Ahmed, Ministro dell'Interno, dal suo ufficio e ha nominato al suo posto il principe Muhammad. [ 4 ] È il decimo Ministro dell'Interno.[3] He became the tenth interior minister of Saudi Arabia.[24] Ha prestato giuramento davanti al re Abd Allah, il 6 novembre 2012.[25] La sua nomina non è stata considerata molto positivamente dagli attivisti per i diritti umani, perché era nota la durezza professionale che il principe aveva avuto occasione di dimostrare imprigionando migliaia di facinorosi sospetti in Arabia Saudita.[26] Tuttavia, egli è considerato meno corrotto e meno rispetto ad altri principi di alto livello della sua generazione.[26]

Il principe Muhammad ha incontrato David Cameron, premier britannico, nel mese di gennaio 2013.[27] Si è poi incontrato con il presidente statunitense Barack Obama a Washington D.C., il 14 gennaio 2013.[28] Sono state discusse questioni di sicurezza e di sviluppo regionale.[28] Alla fine di gennaio del 2013, il principe ha annunciato che le donne saudite sarebbero state autorizzate a lavorare presso la direzione del dicastero da lui guidato.[29]

Nel mese di febbraio 2014, al principe Muhammad è stato conferito l'incarico di osservatore per il governo della situazione in Siria, in sostituzione di Bandar bin Sultan, allora capo dei servizi segreti dell'Arabia Saudita.[30] Muhammad è stato assistito in questo ruolo dal principe Mutaib bin Abd Allah, Ministro della Guardia Nazionale.[31]

Il primo ministro iracheno Nuri al-Maliki ha accusato l'Arabia Saudita di giocare un ruolo negativo in Siria, in Iraq e in altri paesi, dichiarando che "stanno attaccando l'Iraq e la Siria e in modo diretto, hanno annunciato la guerra in Iraq, come la hanno annunciata in Siria."[32]

Vice principe ereditario

Il 23 gennaio 2015 è stato annunciato che re Salman aveva nominato Muhammad bin Nayef Vice Principe della Corona.[33][34] L'annuncio è stato dato per calmare i timori di instabilità dinastica nella linea di successione.[35] Pertanto, il principe Muhammad è diventato il prima della sua generazione ad essere ufficialmente in linea per il trono.

In aggiunta ai suoi altri incarichi il principe Muhammad è stato nominato presidente del Consiglio per gli Affari Politici e di Sicurezza che è stato istituito il 29 gennaio 2015.[34]

Principe ereditario

Il 29 aprile 2015 Muhammad bin Nayef è stato nominato principe ereditario, sostituendo Muqrin bin 'Abd al-'Aziz.[36]

La guerra in Yemen

Come presidente del Consiglio per gli affari politici e di sicurezza, il principe è uno dei comandanti dell'Operazione Tempesta Decisiva, la prima grande operazione militare saudita del 21° secolo.

Opinioni

Muhammad bin Nayef, a differenza della maggior parte della famiglia reale, parla attivamente ai media.[37] Per quanto riguarda la lotta contro il terrorismo, adotta la politica del pugno di ferro come suo padre, il principe Nayef.[23] Egli ritiene che il terrorismo debba essere considerata come una forma di criminalità e combattuto con metodi di polizia spietati.[38] Walid Jumblatt lo ha paragonato come l'equivalente saudita del generale Ashraf Rifi, ex direttore generale delle Forze di sicurezza interne del Libano.[39]

Muhammad bin Nayef è stato elogiato dai servizi segreti occidentali per i programmi antiterrorismo dell'Arabia Saudita.[37] Ha chiesto un "canale di protezione" con le nazioni alleate per facilitare lo scambio di informazioni. Ha fermamente sostenuto il presidente americano Barack Obama nella sua opposizione al rilascio di fotografie dei detenuti durante gli interrogatori. È inoltre dell'opinione che lo Yemen è un "pericoloso stato fallito" e rischia di diventare una seria minaccia per l'Arabia Saudita. Egli ha inoltre ritenuto che il presidente yemenita Ali Abdullah Saleh stava perdendo il controllo. Ha suggerito una strategia per lavorare direttamente con le tribù yemenite, condannando il terrorismo.[40]

Ha dichiarato che è necessaria la creazione di una cooperazione con il Pakistan per quanto riguarda l'Afghanistan. Ha elogiato il generale Ashfaq Parvez Kayani come un "uomo buono". Egli ha espresso le sue preoccupazioni per quanto riguarda il programma nucleare dell'Iran. Per le questioni di politica estera si è sempre rimesso alla volontà del sovrano.[41] Dopo la sua nomina a Ministro dell'Interno, i diplomatici statunitensi hanno sostenuto che lui è "il ministro più filo-americano nel gabinetto di governo saudita".[42]

Influenza

The Economist ha descritto il principe Muhammad come energico chiave del governo e ha dichiarato che è uno dei candidati per il trono quando la linea di successione passerà ai nipoti di re Abd al-Aziz.[43] Egli è stato considerato anche come uno dei possibili contendenti dopo la morte di suo padre nel giugno 2012.[44][45] Nel 2011, Michael Hayden ha riferito che il principe Muhammad era il quinto ministro più potente del mondo.[46]

Tentativi di assassinio

Muhammad bin Nayef sfuggito è rimasto praticamente illeso dopo quattro tentavi di omicidio.[47] Il terzo tentativo e più eclatante tentativo si è verificato il 27 agosto 2009.[47] Muhammad bin Nayef è stato lievemente ferito da Abdullah Hassan Al Aseery (Al Asiri), un attentatore suicida collegato ad una cellula di Al-Qaeda nella penisola Araba. Al Aseery ha parlato con il principe qualche giorno prima dell'attacco e ha espresso il desiderio di far parte di un programma di abilitazione antiterroristica nel paese. Questo è stato un stratagemma evidente per ottenere l'ammissione al palazzo del principe.[48] Si crede che l'attentatore abbia raggiunto Jeddah dalla provincia yemenita di Ma'rib. Durante il Ramadan, Al Aseery ha aspettato in fila nella residenza del principe a Jeddah presentandosi come un "benefattore". Nell'esplosione, l'attentatore è rimasto ucciso, mentre Mohammed bin Nayef è rimasto solo leggermente ferito, dato che è stato protetto dalla forza dell'esplosione dal corpo dell'attentatore stesso.[49] Muhammad bin Nayef è apparso alla televisione di stato, con una benda intorno a due delle dita della mano sinistra. Egli ha affermato: "Non sapevo che mi cercasse, ma lui mi ha sorpreso facendosi esplodere. Tuttavia, questo non farà che aumentare la mia determinazione a combattere il terrorismo nel regno".[50] Nell'attacco è stato utilizzato un ordigno esplosivo nascosto dentro il corpo. Questi sono comunemente noti come un ordigni esplosivi improvvisati impiantati chirurgicamente o "Body Cavity Bomb" (BCB).[51]

Questo fu il primo tentativo di assassinio nei confronti di un membro della famiglia reale dal 2003, quando l'Arabia Saudita ha affrontato un forte aumento degli attacchi legati ad al Qaeda.[52][53] L'ultimo tentativo di assassinio contro il principe Mohammed è datato ad agosto 2010.[47]

Vita personale

Mohammed bin Nayef è il genero del principe Sultan [43] e ha due figlie: Sara e Lulu.[13][54]

Note

  1. ^ Saudi King Salman resolves succession by appointing nephew, su dailystar.com.lb, 23 January 2015. URL consultato il 23 January 2015.
  2. ^ Massive Cabinet shake-up, su arabnews.com, 30 January 2015. URL consultato il 30 January 2015.
  3. ^ a b c Saudi Arabia's king appoints new interior minister, in BBC, 5 November 2012. URL consultato il 5 November 2012.
  4. ^ Council of Ministers: Membership, in Royal Embassy, Washington DC. URL consultato il 25 January 2015.
  5. ^ Ministry of Foreign Affairs: Biography of Prince Mohammed bin Naif
  6. ^ a b c Stig Stenslie, Regime Stability in Saudi Arabia: The Challenge of Succession, Routledge, 21 August 2012, p. 39, ISBN 978-1-136-51157-8. URL consultato il 7 December 2012.
  7. ^ a b Caryle Murphy, The heir apparent, 5 June 2008. URL consultato il 5 May 2012.
  8. ^ Saudi king names new governor for restive oil region, in Reuters, 14 January 2013. URL consultato il 14 January 2013.
  9. ^ Family Tree of Nayif bin Abdulaziz bin Abdul Rahman Al Saud, in Datarabia. URL consultato il 2 May 2012.
  10. ^ Joshua Teitelbaum, Saudi succession and stability (PDF), in BESA Center, 1º November 2011. URL consultato il 24 April 2012.
  11. ^ Prince Muhammad escapes assassination attempt, in SUSRIS, 28 August 2009. URL consultato il 3 November 2012.
  12. ^ So This Saudi Prince didn’t Actually Graduate From Lewis & Clark College Time. 30 January 2015. Retrieved 16 March 2015.
  13. ^ a b Caryle Murphy, In Saudi Arabia. A softer approach to fighting terror, 10 September 2010. URL consultato il 24 May 2012.
  14. ^ Saudi Succession Developments (PDF), in Foreign Reports Inc., 28 October 2011. URL consultato il 25 April 2012.
  15. ^ Joshua Teitelbaum, King Abdullah's Illness and the Saudi Succession, in Jerusalem Center for Public Affairs, 8 December 2010. URL consultato il 26 April 2012.
  16. ^ CDO Grants Prince Ahmed bin Abdulaziz Medal of Commander, in Gulf in the Media, 4 October 2009. URL consultato il 10 November 2012.
  17. ^ Christopher M. Davidson, Lords of the Realm, in Foreign Policy, 21 February 2011. URL consultato il 26 April 2012.
  18. ^ U.S. Sees Complexity of Bombs as Link to Al Qaeda, in The New York Times, 30 October 2010.
  19. ^ Jeremy M. Sharp, Yemen: Background and U.S. Relations (PDF), in Congressional Research Service, 3 March 2011. URL consultato il 1º June 2012.
  20. ^ Changes in Saudi Arabia and Syria, in Middle East In Focus, 2013. URL consultato il 19 April 2013.
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  29. ^ Saudi women allowed to work for intelligence agency, 29 January 2013. URL consultato il 10 February 2013.
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  45. ^ Thomas W. Lippman, Saudi Arabia Moves Closer to A New Generation of Leaders, in Al Monitor, 16 June 2012. URL consultato il 17 June 2012.
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