Ribollita: differenze tra le versioni
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È un tipico piatto "povero" di origine [[contadino|contadina]], il cui nome deriva dal fatto che un tempo le contadine ne cucinavano una gran quantità (soprattutto il venerdì, essendo piatto magro) e quindi veniva "ribollito" in padella nei giorni successivi, da qui che prende il nome di ribollita, perché la vera zuppa si riscalda due volte, altrimenti sarebbe una banalissima zuppa di pane e verdure (da non confondersi dunque con la minestra di pane)<ref name="GialloZafferanot">{{cita web|url=http://ricette.giallozafferano.it/Ribollita.html|titolo=Ricetta Ribollita|sito=GialloZafferano.it|accesso=02/05/2014}}</ref>. |
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Come tutte le altre minestre di verdura anche la ribollita diventa sempre più gustosa ogni volta che viene "ribollita" sul fuoco. |
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Versione delle 16:24, 2 mag 2014
Ribollita | |
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Origini | |
Luogo d'origine | ![]() |
Regione | Toscana |
Zona di produzione | Piana di Pisa, Firenze e Arezzo |
Dettagli | |
Categoria | primo piatto |
Ingredienti principali |
|
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b4/Minestra_di_pane.jpg/220px-Minestra_di_pane.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e5/Ribollita.jpg/220px-Ribollita.jpg)
La Ribollita è un piatto che deriva dalla tipica zuppa di pane raffermo e verdure che si prepara tradizionalmente in alcune zone della Toscana, in particolare nella Piana di Pisa, nella zona di Firenze e Arezzo. È un tipico piatto "povero" di origine contadina, il cui nome deriva dal fatto che un tempo le contadine ne cucinavano una gran quantità (soprattutto il venerdì, essendo piatto magro) e quindi veniva "ribollito" in padella nei giorni successivi, da qui che prende il nome di ribollita, perché la vera zuppa si riscalda due volte, altrimenti sarebbe una banalissima zuppa di pane e verdure (da non confondersi dunque con la minestra di pane)[1].
Come tutte le altre minestre di verdura anche la ribollita diventa sempre più gustosa ogni volta che viene "ribollita" sul fuoco.
Gli ingredienti fondamentali sono il cavolo nero e i fagioli (borlotti, toscanelli o cannellini). La ribollita è un piatto invernale di aspetto semisolido. Per rendere migliore la zuppa è necessario che il cavolo nero abbia "preso il ghiaccio", che sia passato cioè da una o più gelate invernali che ne ammorbidiscano le foglie.
La cosa migliore è "ribollire" la zuppa nel forno a legna comunque in un tegame con un buon fondo spesso per evitare che si attacchi e si bruci al fondo.
Si usa aggiungere alla "ribollita" un filo d'olio extravergine e affettarci una cipollina fresca.
Nella cucina toscana vi era anche una zuppa di pane estiva, oggi quasi irrealizzata, nella quale il cavolo nero era sostituito dalle patate, mentre l'aspetto finale, decisamente più liquido, la rendeva più simile ad un minestrone.
Le prime tracce di questa preparazione risalgono al 1910 nel libro L'arte cucinaria in Italia di Alberto Cougnet[2].
Note
- ^ Ricetta Ribollita, su GialloZafferano.it. URL consultato il 02/05/2014.
- ^ Paolo Petroni, Il grande libro della vera cucina toscana, Giunti Editore, 2010, ISBN 880975434-4.
Bibliografia
- Carlo Cracco, Toscana, Corriere della Sera, 2014, ISBN 8861266894.
- (EN) Pamela Sheldon Johns, Williams-Sonoma Collection: Italian, Simon and Schuster, 2004, p. 18, ISBN 074324995-X.
Voci correlate
Altri progetti
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