Fan art
L'espressione fan art (o fanart) designa un'opera d'arte, creata da una persona diversa dal suo artista e pertanto non ufficiale, solitamente amatoriale e realizzata a mano o tramite dei media elettronici, basata su uno o più personaggi, un media franchise o altri elementi ad essi correlati. Il termine fa riferimento al fatto che tali creazioni vengono realizzate dai fan delle medesime.[1][2][3][4]
A differenza di ciò che accade nelle opere d'arte di artisti affermati, spesso conservate nei musei e nelle gallerie, le fan art vengono spesso esibite in occasione di eventi dedicati alla cultura pop, come le fiere dei fumetti,[1] o condivise in siti Internet di contenuti multimediali come Tumblr e DeviantArt.[2][3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la Biblioteca del Congresso statunitense, si può affermare che gli artisti hanno potuto realizzare delle fan art da quando esistono dei media attraverso i quali realizzare un particolare soggetto di cui si è appassionati. L'ente culturale riporta alcuni esempi di antecedenti delle odierne fan art. Tra questi vi sono le numerose opere ispirate alla leggenda medievale di san Giorgio e il drago ad opera di artisti come Albrecht Dürer, le tele dei Preraffaeliti ottocenteschi ritraenti Ofelia e altri soggetti del teatro di William Shakespeare di cui essi erano grandi ammiratori e l'opera Stagno delle lacrime (1969) di Salvador Dalí, realizzata basandosi sulle illustrazioni che fece John Tenniel per Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.[1]
Nel diritto
[modifica | modifica wikitesto]Negli Stati Uniti d'America
[modifica | modifica wikitesto]Nel caso degli Stati Uniti, non possibile creare un'opera non ufficiale senza aver prima chiesto il permesso ai suoi autori.[2]
Fakemon
[modifica | modifica wikitesto]Hanno destato un certo interesse i fakemon (parola macedonia composta da fake, ovvero "falso" e "Pokémon"),[5] ovvero immagini di Pokémon inventati dagli appassionati dell'omonimo franchise.
Già nel 1998 i frequentatori del forum Mewthree and Frogglet's Pokémon Factory, più tardi rinominato Pokémon Factory, iniziarono a condividere delle immagini di Pokémon inventati.[6] Tuttavia, stando a GameRant, quelle immagini iniziarono a proliferare soltanto con l'avvento dei fan game.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Fan Art as a Record of Popular Culture, su loc.gov. URL consultato il 30 maggio 2024.
- ^ a b c (EN) Amanda Haas, Creative Cosplay - Selecting & Sewing Costumes Way Beyond Basic, C&T Publishing, 2020, p. 21.
- ^ a b (EN) 21 The World of Fan-Art: Fan Art as a Contemporary Art Form, su opening-contemporary-art.press.plymouth.edu. URL consultato il 30 maggio 2024.
- ^ (EN) fanart, su urbandictionary.com. URL consultato il 30 maggio 2024.
- ^ (EN) Pokémon: Why Fakemon Are So Popular, su screenrant.com. URL consultato il 30 maggio 2024.
- ^ (EN) Pokémon: The Unique Experience of Fan-Made Games, su the-artifice.com. URL consultato il 30 maggio 2024.
- ^ (EN) Artist is Designing Starter Pokemon for Every US State, su gamerant.com. URL consultato il 30 maggio 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla fan art
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nanoda.com.
- Sweet Words, su sweetwords.edenserver.net. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
- Manga.it.