Zuppa mitonata

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Zuppa mitonata
Zuppa mitonata con cavolo
Origini
Altri nomiin italiano: zuppa mitonnè, zuppa mitunà; in piemontese: supa mitonà
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
DiffusioneValli montane della provincia di Cuneo, provincia di Asti, provincia di Biella
Dettagli
Categoriaprimo piatto
Ingredienti principali
  • burro
  • pane
  • formaggio
  • brodo di carne

La zuppa mitonata, zuppa mitonnè o zuppa mitunà[1] (in lingua piemontese supa mitonà) è un piatto italiano diffuso nelle valli montane della provincia di Cuneo, nell'Astigiano e nel Biellese, in Piemonte.[2][3][4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La zuppa mitonata è un piatto invernale della cucina familiare che ha come ingredienti principali il pane raffermo, il formaggio e il brodo di carne.[2][1][5] Nell'Astigiano viene magari arricchita con la verza o le cipolle.[6] Ne esistono altre versioni insaporite con tuorli[1] lardo o salciccia,[2] salsa di pomodoro[2] o fagioli.[2] La zuppa mitonata si accompagna bene con il vino Dolcetto d'Alba.[3]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo quanto riporta l'edizione del 1846 del Vocabolario piemontese-italiano (1830-1833) di Michele Ponza, la zuppa mitonata prende il nome dal termine mitonè, che significa "cuocere a fuoco lento"; il termine allude ai lunghi tempi di cottura che richiede la pietanza per essere preparata.[7] Mitonà ha anche delle correlazioni con la parola francese mitonner, che ha il medesimo significato.[6]

Alimenti simili[modifica | modifica wikitesto]

La simile supa barbetta delle valli valdesi potrebbe condividere le stesse origini della zuppa mitonata e contiene i grissini al posto del pane secco.[2]

La zuppa mitonata ha elementi in comune con la zuppa di cipolle francese e la carabaccia toscana.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Anna Gosetti della Salda, Le ricette regionali italiane, Solares, 1967, p. 12.
  2. ^ a b c d e f Supa Mitonà, la zuppa biellese da preparare “a fuoco lento”, su torinocronaca.it. URL consultato il 22 gennaio 2023.
  3. ^ a b Armando Monte, Una cucina da salvare, Famija Albeisa, 1968, p. 89.
  4. ^ Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene, Bur Rizzoli, 2011, nota sulla "zuppa di sugo di carne".
  5. ^ a b Zuppe calde invernali, ricette tipiche europee, su gamberorosso.it. URL consultato il 22 gennaio 2023.
  6. ^ a b autori vari, Dizionario delle cucine regionali italiane, Slow Food, 2010, "porcheddu".
  7. ^ Michele Ponza, Vocabolario piemontese-italiano e italiano-piemontese, C. Schiepatti, 1846, p. 375.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Amparo Machado, Chiara Prete, 1001 specialità della cucina italiana da provare almeno una volta nella vita, Newton Compton, 2015, "576. Zuppa mitonnè".

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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