XX Conferenza delle Parti dell'UNFCCC

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Ventesima Conferenza delle Parti dell'UNFCCC (COP 20)
Logo della conferenza
Partecipanti12.000
Apertura1º dicembre 2014
Chiusura14 dicembre 2014
StatoBandiera del Perù Perù
LocalitàLima
COP19 COP21

La XX Conferenza delle Parti (COP 20) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) venne celebrata a Lima, Perù dal 1º al 12 dicembre 2014;[1] è stata prolungata fino al 14 dicembre.[2] Questa conferenza fu organizzata nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), un trattato ambientale creato nel 1992 dalla Conferenza sull'Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED). L'obiettivo della conferenza era quello di portare avanti le trattative in vista dei negoziati internazionali sui cambiamenti climatici di Parigi, previsti per dicembre 2015. Contemporaneamente si è svolta anche la 10ª Conferenza delle Parti agente come riunione delle Parti del Protocollo di Kyoto (CMP10).

La presenza è stata di 12.000 delegati e circa 1.000 rappresentanti dei media.[3] Dall'Italia erano presenti solo due giornalisti freelance.

Parallelamente alla manifestazione dell'evento si organizzò il Vertice dei Popoli dal 9 al 12 dicembre presso il Parco delle Esposizioni ed una marcia il 10 dicembre.[4][5]

Per l'Italia ha partecipato in qualità di presidente dell'Unione Europea: il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha rappresentato l'Europa nei negoziati.[6]

Cerimonia di apertura della Conferenza COP20.

Contesto e periodo precedente[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 settembre si svolse il vertice presidenziale sul clima con la partecipazione di oltre 120 capi di stato e leader mondiali. In questa occasione era stata organizzata la People's Climate March.[7]

Elenco delle azioni per il clima proposte prima della Conferenza di Lima[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera della Cina Cina : il 12 novembre 2014 la Cina si è offerta di limitare il proprio picco di emissioni di CO2 entro il 2030 e ad incrementare, entro questa data, il consumo di energia primaria pulita fino a raggiungere il 30% del totale.
  • Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti: il 12 novembre 2014 gli Stati Uniti si sono offerti di ridurre le proprie emissioni del 26%-28% entro il 2030 rispetto ai livelli di 2005 e finanziare progetti di energia pulita.[8] Inoltre si sono impegnati a donare 3 miliardi di dollari al Fondo verde per il clima.[9]
  • Bandiera del Giappone Giappone: si è impegnato a donare 1 500 milioni di dollari al Fondo verde per il clima.[10]
  • Bandiera del Perù Perù: si è impegnato ad eliminare il disboscamento entro l'anno 2021;[11] inoltre, il 60% della produzione di energia elettrica dovrà provenire da energie rinnovabili.[12]
  • Bandiera dell'Unione europea Unione europea: il 28 ottobre 2014 l'Unione Europea si è impegnata a ridurre i gas serra del 40% entro il 2030 rispetto ai valori del 1990; inoltre la produzione totale di energia da fonti rinnovabili dovrà arrivare almeno al 27%.

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Presentazione del logo ufficiale della COP20.

L'organizzazione richiedeva l'installazione di sale per riunioni, ristoranti, food court, redazioni e servizi su una superficie di 55.000 metri quadri presso la sede generale dell'esercito (El Pentagonito), nel distretto di San Borja.[13][14] Il costo di costruzione è stato di circa 54 milioni di dollari.[15]

Circa 40.000 agenti di polizia vigilarono lo svolgimento della manifestazione.[16] Venne stabilito un corridoio preferenziale tra la capitale e l'aeroporto internazionale Jorge Chavez per i dignitari.[17] La protezione della polizia è stata realizzata con tre anelli di sicurezza intorno alla sede generale dell'esercito.[18] Inoltre, venne chiusa la via ausiliare del viale Javier Pardo.[19]

Inoltre, venne realizzata la fiera Voces por el Clima rivolto al pubblico in generale.[20] La fiera era costituita da 5 padiglioni: Foreste, montagne e acqua, oceani, energia e città sostenibili, su una superficie di 3600 metri quadri.[21]

I negoziati[modifica | modifica wikitesto]

L'obiettivo principale era quello di consolidare l'accordo definitivo per sostituire il protocollo di Kyoto.[22] Inoltre, la conclusione del meccanismo di fondi per affrontare il cambiamento climatico e l'impegno di ciascun paese nella riduzione delle emissioni di gas serra.[23][24]

  • Programma per ridurre le emissioni di carbonio da diboscamento e degrado forestale
  • Piani nazionali di adattamento
  • Green Climate Fund

Accordo[modifica | modifica wikitesto]

L'accordo venne approvato la mattina di domenica 14 dicembre, dopo oltre 24 ore dalla conclusione prevista. Il risultato principale è stato la “Lima Call for Climate Action”: contiene la riaffermazione del principio di responsabilità comune ma differenziata, introdotto già nella Convenzione UNFCCC del 1992, ma adesso a rischio; il meccanismo Lost & Damage, ovvero lo strumento attraverso il quale i Paesi in via di sviluppo particolarmente vulnerabili alle conseguenze dei cambiamenti climatici potranno ricevere delle compensazioni per le calamità naturali legate al clima che sono ormai inevitabili; il principio in base al quale le negoziazioni riguarderanno di pari passo le azioni di mitigazione, ovvero il taglio delle emissioni di gas serra, e di adattamento ai cambiamenti del clima già in corso. Inoltre è stato deciso che il segretariato preparerà un report di sintesi per valutare quale sarà l'effetto complessivo degli impegni di riduzione di emissioni degli Stati. Dalla Conferenza di Lima esce anche il documento “Elementi per una bozza di testo negoziale” che contiene le basi del futuro trattato di Parigi. Gli impegni degli Stati per la riduzione delle emissioni di gas serra non erano invece in discussione a Lima, in quanto era già stato deciso in una precedente Conferenza delle Parti che dovranno essere comunicati al segretariato dell'UNFCCC entro il 31 marzo 2015.[25] Inoltre durante i negoziati di Lima sono stati annunciati stanziamenti per un totale di 10,14 miliardi di dollari al Green Climate Fund, di cui 3 dagli Stati Uniti e circa uno da Francia, Gran Bretagna e Germania; l'Italia contribuirà con 313 milioni di dollari (250 milioni di Euro).[26]

Partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Dirigenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Perù fu sede dell'evento su cambiamento climatico più importante del mondo, in Gestión, 13 novembre 2013. URL consultato il 4 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2014).
  2. ^ COP20: delegati raggiungono accordo, non tutti sono soddisfatti, in La República, 14 giugno 2013. URL consultato il 4 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2014).
  3. ^ Sede para cumbre COP20 sobre cambio climático estará lista en octubre, in Andina, 24 luglio 2014.
  4. ^ Gobierno peruano brindará seguridad a “Cumbre de los Pueblos”, in Andina, 18 novembre 2014.
  5. ^ Evo Morales asistirá a marcha de los Pueblos frente al cambio climático, in El Universal, 13 novembre 2014.
  6. ^ Lima: alla Conferenza sul Clima inizia il rush finale, in Econewsweb, 10 dicembre 2014.
  7. ^ La Precop social de cambio climático, in El Nacional, 22 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2014).
  8. ^ (ES) Estados Unidos y China anunciaron “histórico” acuerdo sobre cambio climático, in Peru21, 13 novembre 2014. URL consultato il 4 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2014).
  9. ^ (ES) Obama va a prometer USD 3.000 millones al fondo 'verde' de la ONU, in Terra, 14 novembre 2014. URL consultato il 4 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  10. ^ (ES) Japón dona US$ 1500 millones para luchar contra el cambio climático, in Peru21, 16 novembre 2014. URL consultato il 4 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2014).
  11. ^ (ES) Perú tendría cero deforestación para el 2021 según ministro del Ambiente, in americatv.com.pe, 17 novembre 2014.
  12. ^ (ES) Mayorga: Perú tendrá matriz eléctrica con un 60 % de energía renovable, in RPP, 12 novembre 2014.
  13. ^ Construcción de sede COP20 registra un avance de 90%, in El Peruano, 16 novembre 2014.
  14. ^ Sede de COP20 tuvo salas hasta para 1,900 personas, restaurantes y servicios, in Andina, 15 novembre 2014.
  15. ^ La COP en Perú tiene un costo de 54 millones de dólares, in eleconomistaamerica.pe, 16 novembre 2014.
  16. ^ La COP20 será resguardada por 40 mil policías, in El Comercio, 12 novembre 2014.
  17. ^ Perú desplegará 40.000 agentes para garantizar seguridad de COP 20, in americaeconomia.com, 12 novembre 2014.
  18. ^ Tres anillos de seguridad resguardan tranquilidad de asistentes a COP20, in Andina, 1º dicembre 2014.
  19. ^ COP20: Malestar por improvisado cierre de la avenida Javier Prado, in Andina, 9 dicembre 2014. URL consultato il 4 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2014).
  20. ^ La otra cumbre, in El Peruano, 19 de noviembre de 2014.
  21. ^ En ‘Voces por el Clima’ se mostrarán daños que afectan al planeta, in La República, 19 novembre 2014. URL consultato il 4 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2014).
  22. ^ COP20 de Lima debatirá financiación para mitigar cambio climático, in RPP, 24 settembre 2014.
  23. ^ Cumbre COP20: Cuál es el avance en las negociaciones climáticas, in El Comercio (Perù), 19 luglio 2014.
  24. ^ COP20, in Inspiraction, 16 settembre 2014. URL consultato il 4 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  25. ^ Lima chiama all’azione per il clima: aperta la roadmap per Parigi 2015, in Greenews.info, 15 dicembre 2014.
  26. ^ SPECIAL COP20 – All the numbers of Climate Finance: to the Green Climate a Fistful of 10 Billion Dollars, in ClimateObserver, 11 dicembre 2014. URL consultato il 16 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2015).

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