William Robert Spencer

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William Robert Spencer

William Robert Spencer (Kensington Palace, 9 gennaio 176923 ottobre 1834) è stato un nobile e poeta inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il figlio più giovane di Lord Charles Spencer e di sua moglie Mary Beauclerk. Era inoltre il nipote di Charles Spencer, III duca di Marlborough da parte di padre e di Vere Beauclerk, I Barone Vere da sua madre. Nato a Kensington Palace, Spencer è stato educato alla Harrow School e al collegio di Christ Church (Oxford) anche se lasciò gli studi senza aver conseguito una laurea[1].

L'intelligenza e l'arguzia di Spencer lo resero un membro popolare della società. Come molti suoi parenti, apparteneva al gruppo Whig legato a Charles James Fox e Richard Brinsley Sheridan, oltre ad essere un ospite fisso del Principe del Galles. Non desiderava una vita pubblica, preferendo l'attività di scrittore di versi[1]. Nel 1796 pubblicò una versione inglese del Lenore di Gottfried August Bürger, e nel 1802 stravolse il romanticismo tedesco nella sua Urania, rappresentata in teatro a Drury Lane. Tra i suoi pezzi più noti, che furono pubblicati in una raccolta delle sue poesie nel 1811, c'erano la famosa ballata "Beth Gelert" e "Too Late I Stayed". I suoi scritti sono stati molto apprezzati dai suoi contemporanei, calorosamente lodati da personaggi come Sir Walter Scott, John Wilson e Lord Byron[1].

Spencer fu brevemente parlamentare alla Camera dei Comuni, ma rinunciò al suo seggio nel 1797 per diventare Commissioner of the Stamps in modo da sostenere la sua famiglia. Ricoprì la carica fino al 1826, cedendola dopo essersi trasferito a Parigi l'anno prima a causa delle sue difficoltà finanziarie. Spencer trascorse i suoi ultimi anni a Parigi, morendo lì nell'ottobre del 1834. Le sue spoglie furono riportate in Inghilterra e sepolte nella chiesa di Harrow[1].

Matrimonio e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1791 sposò Susan, figlia del conte Jenison-Walworth, ciambellano dell'Elettore palatino, dalla quale ebbe cinque figli e due figlie:

  • Louisa Georgiana Spencer (21 agosto 1792 - 16 luglio 1866) sposò Edward Canning;
  • Aubrey Spencer (1795 - 1872), divenne primo vescovo di Terranova nel 1839, e in seguito vescovo della Giamaica;
  • Harriet Carolina Octavia Spencer (5 gennaio 1798 - 1831) sposò Charles Westerholt;
  • George Spencer (1799 - 1866), fu nel 1837 consacrato secondo vescovo di Madras;
  • Frederick William Spencer (1807-?).

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Charles Spencer, III conte di Sunderland Robert Spencer, II conte di Sunderland  
 
Anne Digby  
Charles Spencer, III duca di Marlborough  
Anne Churchill John Churchill, I duca di Marlborough  
 
Sarah Jenyns  
Charles Spencer  
Thomas Trevor, II barone Trevor Thomas Trevor, I barone Trevor  
 
Elizabeth Searle  
Elizabeth Trevor  
Elizabeth Burrell Timothy Burrell  
 
Elizabeth Chilcott  
William Robert Spencer  
Charles Beauclerk, I duca di St. Albans Charles II, re d'Inghilterra, di Scozia e d'Irlanda  
 
Eleanor Gwyn  
Vere Beauclerk, I barone Vere  
Diana de Vere Aubrey de Vere, XX conte di Oxford  
 
Diana Kirke  
Mary Beauclerk  
Thomas Chambers Thomas Chambers  
 
 
Mary Chambers  
Mary Berkeley Charles Berkeley, II conte di Berkeley  
 
Elizabeth Noel  
 

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • W. R. Spencer, Poesie (Londra, 1835), contenente un memoriale biografico;
  • Il registro annuale (1834)
  • Alumni Oxonienses 1715-1886, annotato da J. Foster (4 voll., Oxford, 1891).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d J. G. Alger, rev. S. C. Bushnell, "Spencer, William Robert", in The Oxford Dictionary of National Biography, H.C.G. Matthew and Brian Harrison, eds. (Oxford: Oxford University Press, 2004), vol. 51, p. 899.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • J. H. Round, Studies in Peerage and Family History, London, A. Constable and Company, 1901.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN69284847 · ISNI (EN0000 0000 7977 3276 · CERL cnp00919486 · Europeana agent/base/69383 · LCCN (ENn83001394 · GND (DE10086225X · BNF (FRcb10594327q (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n83001394
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