Programma federale di protezione testimoni degli Stati Uniti

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Marshal statunitensi durante un'esercitazione.

Il programma federale di protezione testimoni degli Stati Uniti, noto anche come WITSEC,[1] è un programma di protezione testimoni gestito dal Dipartimento della giustizia degli Stati Uniti d'America per proteggere i testimoni minacciati prima, durante e dopo un processo.

Della protezione dei testimoni si occupano l'FBI e lo United States Marshals Service, nell'ambito delle rispettive competenze.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il WITSEC fu originariamente creato come un programma federale di protezione testimoni a metà degli anni 1960 da Gerald Shur, all'epoca procuratore responsabile dell'unità di intelligence e dei servizi speciali della sezione organizzata per il crimine e il racket del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti.[2] Venne formalmente istituito con il titolo V dell'Organized Control Crime Control Act del 1970, che a sua volta stabilisce le modalità con cui il procuratore generale degli Stati Uniti può provvedere al trasferimento e alla protezione di un testimone o di un potenziale testimone. La disciplina venne poi raccolta mello United States Code.

Nel 2009 L'ex agente dell'FBI John Thomas Ambrose è stato condannato per aver divulgato informazioni su un testimone federale nel Programma di protezione testimoni, il sicario dei Chicago Outfit Nicholas Calabrese, ad altri membri del crimine organizzato di Chicago.[3][4][5][6]

Attività[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte dei testimoni è protetta dal United States Marshals Service, mentre la protezione dei testimoni incarcerati è di competenza dell'Ufficio federale delle carceri (Federal Bureau of Prisons). L'FBI invece si preoccupa di fornire nuove identità ai testimoni chiave di un processo e ai loro familiari.[7]

Un testimone che accetta di testimoniare per l'accusa è generalmente idoneo ad essere messo nel programma, che è del tutto volontario. I testimoni possono lasciare il programma e tornare alle loro identità originali in qualsiasi momento. Nelle questioni penali e civili che coinvolgono testimoni protetti, gli U.S. Marshal collaborano pienamente con le altre forze di polizia degli Stati Uniti con le autorità giudiziarie per consegnare i testimoni alla giustizia o per farli adempiere alle loro responsabilità legali.[1]

Dati statistici[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Shur al 2013 circa il 95% dei testimoni nel programma erano classificati come criminali, anche di rango internazionale. [8] Secondo i dati dello US Marshals Service, dal 1971 al 2019 sono state ammessi al programma circa,18.900 testimoni.[9]

Meno del 17 percento dei testimoni protetti che hanno commesso un crimine sono stati sorpresi a commettere un altro crimine, rispetto a coloro che sono stati condannati, di cui quasi il 41 percento è ritornato al crimine.[10]

Misure simili negli Stati federati[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni territori, tra cui California, Connecticut, Illinois, New York, Texas e Washington hanno i propri programmi di protezione testimoni per i crimini non coperti dal programma federale. I programmi gestiti dallo stato forniscono protezioni meno estese rispetto al programma federale.[11][12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b usmarshals.gov, United States Marshals Service, https://www.usmarshals.gov/witsec/. URL consultato il 3 luglio 2019.
  2. ^ Pete Earley and Gerald Shur. WITSEC: Inside the Federal Witness Protection Program. Bantam Books, Hardcover February 2002, ISBN 0-553-80145-7, Paperback April 2003, ISBN 0-553-58243-7
  3. ^ Chuck Gouldie, Trial begins for deputy accused of leaking secrets, 13 aprile 2009. URL consultato il 3 luglio 2019.
  4. ^ Pope Recovering in Hospital; Task Force Hunts Down Fugitives; Oscar Nominees Diverse This Year, CNN, 25 febbraio 2005. URL consultato il 3 luglio 2019.
  5. ^ BJ Lutz, Copia archiviata, su nbcchicago.com, NBC Chicago, 14 luglio 2009. URL consultato il 3 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2019).
  6. ^ Marshal's mob-leak trial loses a juror, in Chicago Sun-Times, 28 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2009).
  7. ^ da query.nytimes.com
  8. ^ Gabriel Falcon, cnn.com, CNN, 16 febbraio 2013, https://www.cnn.com/2013/02/16/justice/witness-protection-program. URL consultato il 3 luglio 2019.
  9. ^ usmarshals.gov, U.S. Marshals Service, 3 aprile 2019, https://www.usmarshals.gov/duties/factsheets/facts.pdf. URL consultato il 3 luglio 2019.
  10. ^ Kevin Bonsor, people.howstuffworks.com, HowStuffWorks.com, https://people.howstuffworks.com/witness-protection.htm. URL consultato il 3 luglio 2019.
  11. ^ oag.ca.gov, California Department of Justice, https://oag.ca.gov/witness-protection. URL consultato il 3 luglio 2019.
  12. ^ William Glaberson, 'Lie or Die' -- Aftermath of a Murder; Justice, Safety and the System: A Witness Is Slain in Brooklyn, in The New York Times, 6 luglio 2003. URL consultato il 3 luglio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pete Earley e Gerald Shur. WITSEC: all'interno del programma federale di protezione dei testimoni . Bantam Books, Hardcover febbraio 2002, ISBN 0-553-80145-7 , Paperback aprile 2003, ISBN 0-553-58243-7
  • King, John W. The Breeding of Contempt: Conto del più grande omicidio di massa a Washington, DC History and First African-American family in the Witness Protection Program (1976), Xlibris Publishing 2003. ISBN 978-1401079031.[ fonte autopubblicata ][ fonte autopubblicata ]
  • Gregg e Gina Hill, On the Run: A Mafia Childhood, Warner Books, 14 ottobre 2004, copertina rigida, 256 pagine, ISBN 0-446-52770-X

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]