Vicariato apostolico di Asmara

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Vicariato apostolico di Asmara
Vicariatus Apostolicus Asmarensis Latinorum
Chiesa latina
Chiesa della Vergine del Rosario, ex cattedrale del vicariato apostolico
 
StatoEritrea
 
Erezione13 settembre 1894
Soppressione21 dicembre 1995
Ritoromano
Dati dall'Annuario pontificio (ch · gc?)
Chiesa cattolica in Eritrea
Tomba di Camillo Carrara, primo vicario apostolico dell'Eritrea, nella chiesa della Beata Vergine del Rosario di Asmara.

Il vicariato apostolico di Asmara (in latino: Vicariatus Apostolicus Asmarensis Latinorum) è una sede soppressa della Chiesa cattolica in Eritrea.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prefettura apostolica dell'Eritrea fu eretta il 13 settembre 1894 con il decreto Ut saluti animarum di Propaganda Fide, ricavandone il territorio dal vicariato apostolico d'Egitto (oggi vicariato apostolico di Alessandria d'Egitto);[1] sede della nuova circoscrizione era la città di Keren, precedentemente sede del vicario apostolico dell'Abissinia, al quale fu permesso di restare ancora per breve tempo nella stessa città.

Il 7 febbraio 1911 la prefettura apostolica fu elevata a vicariato apostolico con il breve Ecclesiarum omnium di papa Pio X.[2]

Il 7 marzo 1928 il vicariato apostolico fu sottoposto, con quello dell'Abissinia, alla giurisdizione del delegato apostolico (rappresentante pontificio) di Egitto e Arabia in forza del breve Romanorum Pontificum di papa Pio XI.

Il 4 luglio 1930 cedette la giurisdizione sui fedeli di rito etiope all'ordinariato di Eritrea (oggi arcieparchia di Asmara). In questo modo il vicariato apostolico di Eritrea mantenne la sua giurisdizione unicamente sui fedeli di rito latino.

Il 25 marzo 1937 ampliò il proprio territorio con la regione della Dancalia, già appartenuta al vicariato apostolico di Abissinia, contestualmente soppresso.

Il 25 luglio 1959 assunse il nome di vicariato apostolico di Asmara.

Il vicariato apostolico, che era vacante dal 12 giugno 1971, fu soppresso il 21 dicembre 1995[3] e i fedeli di rito latino furono affidati alle eparchie di rito etiope di Asmara, di Barentù e di Cheren.

Cronotassi dei prefetti e dei vicari apostolici[modifica | modifica wikitesto]

  • Michele Giuseppe Carbone, O.F.M.Cap. † (15 settembre 1894 - 24 giugno 1910 deceduto)
  • Camillo Francesco Carrara, O.F.M.Cap.[4] † (dicembre 1910 - 15 giugno 1924 deceduto)
  • Celestino Annibale Cattaneo, O.F.M.Cap.[5] † (24 marzo 1925 - 3 marzo 1936 dimesso)
  • Giovanni C. Luigi Marinoni, O.F.M.Cap.[6] † (21 luglio 1936 - 12 agosto 1961 ritirato)
  • Zenone Albino Testa, O.F.M.Cap.[7] † (12 agosto 1961 succeduto - 12 giugno 1971 dimesso)
    • Sede vacante (1971-1995)[8]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 1990 su una popolazione di 2.300.000 persone contava 29.622 battezzati, corrispondenti all'1,3% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 47.000 900.000 5,2 86 261 11
1970 80.000 1.500.000 5,3 73 73 1.095 95 397
1980 21.000 1.500.000 1,4 99 99 212 172 356 19
1990 29.622 2.300.000 1,3 41 41 722 56 120 19

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Questa è l'indicazione riportata da Gcatholic. Secondo Missiones catholicae, rivista ufficiale della congregazione di Propaganda Fide, la prefettura apostolica fu ricavata dal vicariato apostolico dell'Africa centrale, oggi Arcidiocesi di Khartoum (Missiones catholicae, 1907, p. 385). Il decreto Ut saluti animarum non riporta nessuna indicazione geografica sull'origine della nuova prefettura apostolica.
  2. ^ Un antico tempio cattolico della capitale: La Cattedrale di Asmara, Chiesa della Beata Vergine del Rosario Archiviato il 20 dicembre 2016 in Internet Archive., in Missionari Cappuccini, aprile 2011, p. 5 (Numero speciale sul centenario dell'erezione del Vicariato apostolico dell'Eritrea).
  3. ^ Gli Acta Apostolicae Sedis non riportano nessun documento pontificio di soppressione del vicariato apostolico; solo in occasione delle nomine del 21 dicembre 1995 si accenna al «Vicariatus Apostolici Asmarensis Latinorum, recenter suppressi» (AAS 88, 1996, p. 354).
  4. ^ Vescovo titolare di Agatopoli
  5. ^ Vescovo titolare di Busiri.
  6. ^ Vescovo titolare di Pisita.
  7. ^ Vescovo titolare di Tinista.
  8. ^ Durante la vacanza della sede, il vicariato apostolico fu retto dell'amministratore apostolico Luca Milesi, che il 21 dicembre 1995 fu nominato primo eparca di Barentù.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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