Utente:Storiadelcostume/Sandbox

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GIULIACARLA CECCHI[modifica | modifica wikitesto]

L'atelier GIULIACARLA CECCHI ha segnato gli ultimi novant'anni dell'alta moda di Firenze, vestendo le clienti di artigianalità, lusso ed eleganza nella sede storica di palazzo Cecchi in via Jacopo da Diacceto 14.

Alcuni abiti della maison fanno parte della collezione del Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti e del Museo Statale Hermitage di San Pietroburgo.

L’atelier dal '90 è portato avanti dalla figlia Pola Margherita, che continua la tradizione familiare dell'alto artigianato artistico producendo solo pezzi unici, fondatrice, in onore della madre, del concorso internazionale “PREMIO GIULIACARLA CECCHI” per giovani designer creativi.

Storia della Maison[modifica | modifica wikitesto]

Giulia Ciulli nasce a Capalle (Campi Bisanzio, Firenze) il 13 novembre 1913 da un’agiata famiglia, ivi sarà battezzata con il nome di Carla e per i suoi primi cinquant'anni sarà sempre chiamata Carla.

Il padre Galileo Ciulli, fondatore della GALILEO CIULLI & COMPAGNI, famosa azienda produttrice di canotti (capelli rigidi di paglia con nastro sulla falda) scompare prematuramente a cause di un’epidemia di spagnola, lasciando la moglie e due figlie piccole in una difficile situazione economica

Carla viene aiutata dalla zia Annina Rossi Donati, donna intelligente e volitiva che con il suo savoir-faire ha incrementato gli affari della famiglia, compravendita dei prodotti agricoli delle loro fattorie nonché del loro bestiame, aprendo la villa di Poggio a Caiano ai clienti e a ospiti culturalmente all'avanguardia con grandi incontri pranzi e cene di rappresentanza.

In casa Donati Carla apprende l’arte del ricamo, dell’uncinetto, della maglia e del galateo, diventando una signorina in grado di frequentare il bel mondo dell’epoca.

All'età di vent'anni, la lungimirante zia le consiglia di imparare un mestiere, così introduce Carla nella sartoria Cappuccini di Firenze della quale era cliente, dove in cinque lezioni, apprende i rudimenti della sartoria e della moda: da come si attaccano le maniche di una giacca, come si impuntisce un collo o, cosa più importante, come si realizza in tessuto e carta di giornale un modello.

Rientrando nella casa della madre a Capalle, Carla si circonda di alcune lontane parenti che sapevano cucire e comincia, con un tessuto rosso, portafortuna, a creare il primo cappotto formato da cinquantaquattro pezzi che si intersecavano. Fu un successo e iniziò la conquista della clientela, delle ricche signore pratesi mogli dei nuovi industriali del tessuto di Prato, alle nobili signore fiorentine.

Si sposa con Francesco Cecchi dal quale avrà i due figli Marzio e Pola.

Nel 1958 nasce la CHARME di Giulia Ciulli, una collezione di prêt-à-porter, copie dell'alta moda da vendere alle grandi sartorie italiane (non esistevano ancora le boutiques, diffuse successivamente su tutto il territorio nazionale dal ventenne Marzio e dalla appena quindicenne figlia Pola).

Con il trasferimento della famiglia a Firenze nel 1963 la CHARME si sviluppa sempre con la clientela italiana, comprendendo anche le neonate boutiques.

Gli anni ’70 sono per Giuliacarla, Marzio e Pola, che si è anche sposata, un totale fermento creativo: dalla prima sfilata CHARME del 1973 durante la fiera internazionale Milano Vende Moda, alla partecipazione al Pitti Donna del 1974, quando nasce il marchio GIULIACARLA CECCHI, dove CARLA si riappropria del suo nome ufficiale GIULIA e, unendosi nominano la nuovissima collezione firmata interamente da Giuliacarla che può sbizzarrirsi nel presentare le sue collezioni creative, sorprendenti, all'avanguardia, di grande linea e sempre realizzate con la sua maestria che riesce a trasformare i tessuti, inventare le goffrature, i reversibili, gli abbinamenti di tessuti e colori diversi con pellicce e complicatissime lavorazioni.

La maison GIULIACARLA CECCHI viene ammirata e scoperta da buyers internazionali che la distribuiscono in tutto il mondo; le repliche artigianali del primo modello Giuliacarla si troveranno da New York a Los Angeles, da Tokyo a Osaka, da Johannesburg a Montreal, da Parigi a Londra.

Nel 1976 La famiglia decide di investire sulla creatività, fantasia e artigianalità aprendo un secondo atelier nella centralissima Via della Vigna Nuova, che viene ristrutturato da Marzio, già diventato famoso architetto, che disegna anche il logo circolare, per seguire da vicino la cliente singola e progettare per la persona i modelli unici nel mondo e anche questo è un altro grande successo.

In seguito all'improvvisa e prematura morte di Marzio Cecchi il 1 gennaio del 1990, Pola amministra con impegno e dedizione l’Atelier GIULIACARLA CECCHI, attraverso cui continua a comunicare un’immagine di moda artigianale e avversa alla standardizzazione.

Creatività, armonia e perfezione sono il cuore pulsante della produzione che mantiene vivo il DNA della famiglia in un dialogo tra passato e contemporaneità. Pola comunque decide di portare avanti solo la creazione di pezzi unici.

Gli abiti disegnati da Pola per GIULIACARLA CECCHI hanno sfilano nelle più belle cornici di Firenze come il Salone del Cinquecento di Palazzo Vecchio ed il Cortile dell’Ammannati di Palazzo Pitti, e sono riconosciuti come eccellenza fiorentina dall’Osservatorio dei Mestieri d’Arte.

L'ultimo traguardo, ultimo solo per l'ordine temporale, è del 26 Aprile 2019 quando quattro abiti, due della collezione WAVE , metodo di modellistica e lavorazione che ha ottenuto un brevetto nella moda nel 1996 creato da Pola Cecchi, e altri due più recenti sono entrati a far parte del patrimonio russo essendo stati scelti e consegnati all'area del costume del museo HERMITAGE di San Pietroburgo.

Premio GIULIACARLA CECCHI[modifica | modifica wikitesto]

Per celebrare il centenario dalla nascita della madre, il 13 novembre del 2014 Pola premia i tre vincitori del primo concorso internazionale fra la rosa dei 12 nominati provenienti da tutto il mondo, Premio Giuliacarla Cecchi, nella sala del Ducento, sede del consiglio comunale in Palazzo Vecchio.

Ogni anno l’evento viene riproposto con sfilata nel Palagio di Parte Guelfa, offerto dal Comune di Firenze, per premiare il talento dei neo designer, scelti dalla prestigiosa giuria, patrocinato dalla Regione Toscana e dal CNA Federmoda Firenze oltre che con premio in denaro, con il soggiorno a Firenze, la sfilata, le cene di gala, la visita del museo del costume e della Maison dove i giovani possono fare tutte le domande che vogliono a Pola che è lieta di rispondere e mostrare anche tutte le opere di Giuliacarla ancora nell'atelier.


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