Utente:Scexpir/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Paolo Raineri (Milano, 23 agosto 1931) è un medico italiano.

Da sempre appassionato di storia ed etnografia, in particolare relativa alla Val San Giacomo, nel 2007 ha fondato il Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo, di cui è stato presidente fino al 2013.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio unico di padre genovese e madre campodolcinese, si laurea in medicina e chirurgia per poi specializzarsi in cardiologia e endocrinologia. Nella sua carriera, iniziata a Milano come collaboratore del professor Enrico Poli, è stato primario di Medicina Generale negli Ospedali di Tirano, Vimercate e Fatebenefratelli di Milano ed è stato autore di numerose ricerche nel campo della Fisiopatologia, della Clinica Medica, nonché di varie pubblicazioni nell'ambito della Metodologia della Scienza, della Metodologia Medica e della Bioetica.

Affettivamente legato al paese d'origine della madre, Raineri, sin dall'inizio della sua carriera medica, ha accompagnato l'attività clinica e di ricerca con la passione per la storia, gli usi, i costumi e le tradizioni di Campodolcino e della Val San Giacomo, nonché con lo studio e la conservazione del dialetto locale (Brì). Grazie ai suoi studi storici ed antropologici è stato nominato membro del Consiglio Direttivo del Centro Studi Storici Valchiavennaschi[1] e degli “Amici del Museo degli usi e costumi della gente trentina” di S. Michele all’Adige (TN).

Dal 1970 al 1985 è stato Consigliere Comunale di Campodolcino, che ha rappresentato presso l’Assemblea della Comunità montana della Valchiavenna dalla sua istituzione al 1982, per la quale è stato Assessore alla Cultura. Al suo impegno si devono l'istituzione del Sistema Bibliotecario (1975) ed il Sistema Museale della Valchiavenna.

Nel 1995 è stato nominato Assessore alla Cultura del Comune di Chiavenna, per poi passare a rappresentare, fino al 2000, la Provincia di Sondrio nella Commissione Centrale di Beneficenza della Fondazione Cariplo, fondazione di cui è rimasto socio fino al 2012.

Candidato con una lista civica, nel 1999 è stato eletto sindaco di Campodolcino e ha ricoperto la carica fino al 2004.

Nel 2006 è stato insignito del "Lavegin d'Or",[2] un riconoscimento attribuito annualmente dall'Associazione Culturale Valtellinesi a Milano ai valligiani che, "per capacità, intelligenza e serietà", si siano imposti all'attenzione dell'opinione pubblica lombarda e nazionale.

È stato presidente della fondazione ISMU dalla sua fondazione al 2011.

Il Mu.Vi.S.[modifica | modifica wikitesto]

Terminato il mandato da sindaco, Raineri si è concentrato a tempo pieno nella realizzazione del suo progetto più ambizioso: la creazione di un museo che testimoniasse l'evolversi della civiltà della valle e il ruolo internazionale tenuto per secoli dalla Via Spluga, oggi importante itinerario turistico-culturale. Nel 2007 nasce così il Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo (Mu.Vi.S.),[3] con sede nello storico palazzo consortile "Palazz". Dal 2011, il Mu.Vi.S. è diventato sede dell'Ecomuseo della Valle Spluga, consorziando Campodolcino, Madesimo e San Giacomo Filippo e venendo riconosciuto nel 2014 dalla Regione Lombardia.

Nel 2013, Raineri lascia la presidenza del Museo, ricevendo, per la passione e gli sforzi profusi, la carica di presidente onorario. Nel 2017 è presidente dell'ecomuseo.[4]

Vita personale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1959 si è sposato con Edvige Vaccari (1931-1995), con cui ha avuto tre figlie. Nel 2017 è nonno di 12 nipoti e un bisnipote.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Diagnosi Clinica, Roma, Borla, 1989. ISBN: 88-26-30504-8
  • La mäta da la balzäna róssa (La ragazza dalla gonna rossa), Milano, Ist. Storia dell'Arte Lombarda, 1997. ISBN: 88-85-15307-0

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie