Utente:Miriam Frigerio/Sandbox/testSorgenia

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Sorgenia
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione1999 a Milano
Sede principaleMilano
Persone chiave
Settoreapprovvigionamento e vendita energia elettrica e gas naturale
Prodotti
Fatturato1.566 milioni di €[1] (2019)
Utile netto6,3 milioni di €[1] (2019)
Dipendenti289 (2019)
Slogan«"Your next energy" #MetticiEnergia»

Sorgenia SpA è uno dei principali operatori del mercato libero dell'energia elettrica e del gas naturale, con circa 400.000 clienti su tutto il territorio nazionale. Dispone, con controllo diretto e indiretto, di impianti di generazione elettrica per circa 4 800 MW di potenza installata ed è uno dei maggiori operatori italiani nella commercializzazione di elettricità e gas naturale.

La costituzione della società è del luglio 1999, lo stesso anno della liberalizzazione del mercato elettrico per effetto del D.Lgs. 79/99 (noto come "Decreto Bersani"), che ha gradualmente esteso la possibilità di scegliere fornitore elettrico a fasce sempre più consistenti di consumatori, a partire dalle aziende dai consumi maggiori. La liberalizzazione del mercato del gas naturale, invece, risale al 2000, con il D.Lgs. 164/00 (noto come "Decreto Letta") e ha subito coinvolto tutti i consumatori.

Il 6 ottobre 2020 F2i sgr, Fondo Infrastrutturale italiano, affiancato dalla società di gestione di investimenti Asterion Industrial Partners, ha perfezionato l’acquisizione di Sorgenia. La totalità delle azioni Sorgenia è ora detenuta dal veicolo societario Zaffiro, partecipato al 72,4% da F2i Sgr e al 27,6% da Asterion.[4] Con il nuovo azionariato si apre un nuovo capitolo industriale per Sorgenia che nell’ultimo quinquennio ha risanato la propria struttura finanziaria.

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio, quando nasce nel 1999 in seguito al Decreto Bersani sulla liberalizzazione dell'energia elettrica, si chiama Energia SpA. E fa parte della galassia CIR-De Benedetti che detiene, attraverso Energia Holding, il 73,4% del capitale mentre il 26,6% è in mano al gruppo energetico austriaco Verbund (controllato con il 51% dallo Stato austriaco). Nel 2000 la società avvia la fornitura di energia elettrica ai primi clienti industriali, nel 2003 inizia anche la fornitura di gas dalla Libia tramite il gasdotto Green Stream.[2] E porta avanti con gli investimenti i progetti greenfield relativi alle centrali elettriche a ciclo combinato alimentate a gas naturale di Termoli (CB), Modugno (Bari), Aprilia (Latina), Bertonico-Turano Lodigiano (Lodi).[3] Nel 2003 il business energetico (808 milioni di euro di fatturato contro i 574 dell'anno precedente) rappresenta ormai un terzo dei ricavi CIR.[4] Nel 2005 inizia l'attività anche nel settore eolico.

Nel luglio 2006 Energia SpA, in cui gli austriaci di Verbund hanno da pochi mesi sottoscritto, pur essendo azionisti di Energia Holding, un aumento di capitale di 150 milioni in cambio di una partecipazione del 6%, cambia nome e diventa Sorgenia SpA.[5] Il maggiore azionista è sempre la CIR di De Benedetti. Nel primo trimestre di quell'anno il fatturato di Energia è di 454,5 milioni di euro ma il Mol (margine operativo lordo) è negativo per 1,2 milioni contro quello positivo di 7,5 milioni del corrispondente periodo del 2005, i ricavi netti passano da un +3,8 milioni del 2015 ad un -3,9 milioni, l'indebitamento netto sale da 429 a 491 milioni.[6]

Il coinvolgimento di Mps[modifica | modifica wikitesto]

Con la crisi dell'economia, lo sviluppo della società rallenta con i conti che nel 2013 vanno in rosso[7] mentre cresce l'indebitamento fino ad arrivare a 1,8 miliardi di euro nei confronti di 21 banche.[8] La principale banca creditrice risulta Mps che da sola si è caricata di ben un terzo di quel fardello: 600 milioni, a suo tempo elargiti per finanziare la società elettrica. Di fronte ad una pesante crisi, i De Benedetti non si sono resi disponibili a ricapitalizzare la società come avevano invece richiesto le banche. Con un accordo di moratoria (standstill) con gli istituti finanziatori, è così avviato un processo di ristrutturazione con un aumento di capitale sottoscritto solo dalle banche: CIR e Verbund escono dalla società e, alla fine, Sorgenia finisce in mano alle banche creditrici che hanno convertito l'esposizione creditizia in azioni. Perciò Mps si è ritrovata ad essere azionista di Sorgenia con il 22% del capitale e ad averla tra gli incagli dei suoi conti. Le altre banche coinvolte: Ubi Banca con il 18%, Banco Popolare con l'11,5% Intesa Sanpaolo e Unicredit entrambe con il 10%, Bpm con il 9%.[9]

Una volta rimborsato il debito e ottenuta la remunerazione del 10% sul capitale investito, le banche si sono impegnate a girare a CIR e Verbund il 10% della eventuale plusvalenza che otterranno cedendo la società risanata.[10]

Nel 2016 Sorgenia ha chiuso con un fatturato di 1,5 miliardi di euro (+13,9%) e un utile di 14,5 milioni. L'indebitamento è sceso a 882,6 milioni.[11] In un’intervista rilasciata all'inizio del 2017 a Libero Quotidiano, il presidente di Sorgenia, Chicco Testa, ha dichiarato che la nuova azienda non c’entra più nulla con la precedente gestione, né da un punto di vista azionario né di management, e che è in grado di pagare i debiti: nel 2016 ha restituito circa 100 milioni e nel 2017 ha a disposizione una cassa che le consentirà di restituire altri 170 milioni circa alle banche creditrici.[12] Due mesi più tardi, durante la presentazione della nuova campagna pubblicitaria con la testimonial Bebe Vio, Testa ha ribadito che la nuova Sorgenia è in grado di ripagare i debiti.[13]

Nel maggio 2017 è stato chiuso un nuovo accordo di ristrutturazione del debito con le banche[14] che vede tra l'altro un allungamento di 2-3 anni del piano di ripagamento del debito.[15]

Nel dicembre 2019 Sorgenia viene acquisita da F2i-Asterion.[16] Il closing nel 2020.

Sorgenia: ambiti di attività[modifica | modifica wikitesto]

Sia nel comparto elettrico sia in quello del gas naturale, Sorgenia opera nelle fasi della generazione elettrica, dell'importazione di elettricità e di gas, dell'attività sui mercati all'ingrosso e della vendita ai clienti finali.[17]

Non opera invece negli ambiti del Trasporto, della Distribuzione e dello Stoccaggio, per legge regolati dall'Autorità (ARERA).

Produzione di energia elettrica e compravendita all'ingrosso[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni, Sorgenia ha realizzato il proprio parco di generazione elettrica tramite la costruzione ex novo di centrali termoelettriche a ciclo combinato a gas naturale. Di queste, la prima a entrare in funzione è stata quella di Termoli (CB), a regime dal 2006, seguita da quelle di Modugno (BA) nel 2010, Bertonico-Turano Lodigiano nel 2011[18] e Aprilia (LT) nel 2012, per un totale di circa 3 200 MW di potenza installata.[3]

Nel 2003 Sorgenia ha partecipato all'acquisizione della ex genco (generation company) Tirreno Power di Enel, di cui detiene una quota del 50%[19], tramite Energia Italiana; l'altro 50% è di proprietà di Engie. Tirreno Power dispone di 75 impianti idroelettrici e tre centrali a gas naturale a Torre Valdaliga Sud, Vado Ligure e Napoli per circa 2 500 MW totali.[20]

Completa il panorama la partecipazione ai principali mercati europei e alle principali Borse Elettriche, tra le quali l'IPEX, il marketplace telematico italiano per lo scambio "all'ingrosso" di energia.

  1. ^ a b Annual Report 2019 (PDF), su sorgenia.it. URL consultato il 10 marzo 2021.
  2. ^ Sorgenia, che cosa succede tra Iren, A2a, F2i e non solo, su startmag.it. URL consultato il 2 marzo 2021.
  3. ^ a b Visori per la realtà aumentata, la centrale è più sicura, su repubblica.it. URL consultato il 2 marzo 2021.
  4. ^ Sempre più Energia nel gruppo CIR, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 12 dicembre 2017 (archiviato il 13 dicembre 2017).
  5. ^ Energia (Gruppo CIR) diventa Sorgenia, su ilgiornale.it. URL consultato il 12 dicembre 2017 (archiviato il 12 dicembre 2017).
  6. ^ Energia (CIR) dati primo trimestre (PDF), su cirgroup.com. URL consultato il 12 dicembre 2017 (archiviato il 13 dicembre 2017).
  7. ^ Sorgenia, mea culpa di De benedetti: "L'investimento è stato un insuccesso", su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 12 dicembre 2017 (archiviato il 13 dicembre 2017).
  8. ^ Sorgenia chiede alle banche creditrici ristrutturazione e moratoria sul debito, su repubblica.it. URL consultato il 12 dicembre 2017 (archiviato il 13 dicembre 2017).
  9. ^ Carlo Festa e Fabio Pavesi, Ecco la lista dei grandi debitori insolventi di Mps, su Il Sole 24 ORE, 11 gennaio 2017. URL consultato il 28 febbraio 2020 (archiviato il 28 febbraio 2020).
  10. ^ Sorgenia salvata dalle banche, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 12 dicembre 2017 (archiviato il 13 dicembre 2017).
  11. ^ Sorgenia, una nuova sede per segnare la ripartenza, su la Repubblica, 16 aprile 2018. URL consultato il 28 febbraio 2020 (archiviato il 13 novembre 2018).
  12. ^ Chicco Testa sui debiti di Sorgenia, su liberoquotidiano.it. URL consultato il 12 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2017).
  13. ^ Sorgenia, Bebe Vio nuova testimonial, su corriere.it. URL consultato il 12 dicembre 2017 (archiviato il 12 dicembre 2017).
  14. ^ Mps ristruttura il debito (560 milioni) di Sorgenia, su milanofinanza.it. URL consultato il 12 dicembre 2017 (archiviato l'8 agosto 2017).
  15. ^ Il Ceo Mancini: "Sorgenia risanata, così la svolta con le banche", su corriere.it. URL consultato il 12 dicembre 2017 (archiviato il 12 dicembre 2017).
  16. ^ Sorgenia passa a F2i-Asterion, su ansa.it, 23 dicembre 2019. URL consultato il 24 dicembre 2019 (archiviato il 23 dicembre 2019).
  17. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Tonchia
  18. ^ Sorgenia apre la centrale flessibile da 800 Megawatt, su st.ilsole24ore.com. URL consultato il 2 marzo 2021.
  19. ^ Partecipazioni societarie di Tirreno Power, su tirrenopower.com, sito di Tirreno Power (archiviato il 2 aprile 2015).
  20. ^ Gli impianti di Tirreno Power,, su tirrenopower.com. URL consultato il 2 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).