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Luca Barisonzi[modifica | modifica wikitesto]
Nascita | Voghera, 2 Maggio 1990 |
Dati Militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Esercito, Militare in ruolo d'onore |
Corpo | 8° Regimento Alpini, Battaglione "Tolmezzo" in Venzone (UD) |
Anni di servizio |
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Grado | 1° Maresciallo |
Ferite | Perdita uso gambe e parzialmente delle braccia |
Decorazioni | Croce d'Onore delle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militati e civili all'estero, Croce d'argento al Valore Militare dell'esercito, Medaglia al valore civile del Consiglio regionale della Lombardia. |
Luca Barisonzi | |
Nazionalità | Italia |
Altezza | 185 cm |
Peso | 70 kg |
Tiro a segno paraolimpico | |
Specialità | Carabina |
Società | Gruppo Sportivo Paraolimpico della Difesa dal 2017 |
Luca Barisonzi (Voghera, 2 Maggio 1990) è un militare in ruolo d'Onore e atleta paraolimpico italiano specializzato nella disciplina di tiro a segno con carabina.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2008 si arruola partecipando al concorso per VFP1, dopo l’iter addestrativo è assegnato al “Reggimento Artiglieria Terrestre "A CAVALLO" presso la Caserma S. Barbara di Milano.
Nel 2010 vince il concorso VFP4 e viene trasferito all’ 8° Reggimento Alpini , Battaglione “Tolmezzo” in Venzone (UD).
A settembre dello stesso anno il Caporal Maggiore parte per la missione ISAF in Afghanistan, nella base avanzata di Bala Morghab al confine con il Turkmenistan.
Il 18 gennaio 2011, mentre si trova nel Combat Outpost “Highlander” la sua squadra subisce un attacco , nello specifico un “green on blue”, nel quale Barisonzi rimane gravemente ferito e perde la vita il CMS Luca Sanna.
A seguito dell’attentato rimane tetraplegico perdendo l’uso delle gambe e parzialmente delle braccia.
Per il suo impegno a favore dell’Unità Spinale di Niguarda e in particolare per la raccolta fondi destinata all’acquisto di un macchinario per la riabilitazione dei pazienti paraplegici, viene insignito della medaglia d’oro al valor civile della Lombardia.
Nel 2012 pubblica “La Patria Chiamó”, autobiografia che ripercorre il suo percorso militare.
Nello stesso anno rientra in servizio nel Ruolo d’Onore e viene promosso 1° Maresciallo. Viene assegnato al Comando Militare Esercito Lombardia, Milano.
Nel 2014 con l’amico alpinista Luca Colli è il primo tetraplegico a raggiungere in carrozzina e senza supporto respiratorio i 4554 metri di Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa sul Monte Rosa.
Nel 2017 entra a far parte del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa come atleta di tiro a segno con carabina.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^La patria chiamò, su mondadori.it/amazon, 12 gennaio 2012.
- ^Articolo sulla "Gazzetta dello Sport",23 marzo 2017.
- ^Articolo su "fanpage.it", 6 luglio 2014.
- ^Articolo su "IL MATTINO"[1], 18 gennaio 2020.
- ^Articolo su "Blitz", 28 giugno 2016.
- ^Articolo su "grnet.it", 31 gennaio 2011.