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Pietro Antonio Cherubino Patà (Sonogno, 9 giugno 1827 - Gordola, 2 febbraio 1899) è stato un pittore svizzero di origine verzaschese, fedele allievo di Gustave Courbet.

Indice

  1. Biografia
  2. Opere
  3. Bibliografia

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nell'ultimo paese della Valle Verzasca, figlio di Abbondio Patà e Apollonia nata Tamò, Cherubino Patà ascenderà al successo grazie ai preziosi insegnamenti del grande Gustave Courbet con il quale firmerà congiuntamente alcune opere. Nel 1837 rimane orfano di padre, a soli 10 anni. Nel 1844 si iscrive alla scuola professionale di Locarno che a causa della mancanza di mezzi abbandonerà pochi mesi dopo, tornando al paese natale. Grazie all'intercessione del parroco Don Daldini che gli paga le rette scolastiche, Patà riesce a tornare alla scuola di Locarno nel 1851: alla fine dell'anno scolastico l'Ispettore milanese Francesco Somaini lo segnala quale allievo dotato per la pittura. Nell'autunno 1852 viene ammesso Accademia di Belle Arti di Brera grazie alle lodi dell'Ispettore e al sostegno finanziario del Comune e del Cantone. Nel 1853 deve però far ritorno in patria a causa delle misure anti-ticinesi attivate dagli austriaci in Italia. Su commissione di Don Daldini, nel 1854 Patà affresca la chiesa di Santa Maria Lauretana a Sonogno in pochi mesi. Nel 1856 si reca in Svizzera francese proponendosi come ritrattista itinerante ma un anno dopo è di nuovo a Gordola. Il fratello Giuseppe-Tranquillo è nel frattempo emigrato in Australia. Cherubino Patà si stabilisce in seguito a Lione dove frequenta la Scuola di Belle Arti locale e dove vedrà nascere la sua primogenita, Rosalia Patà, figlia di Emilie Schnewlin, incontrata prima di partire per la Francia. Quattro anni dopo espone quattro tele su invito della Société des Amis des arts e inizia la collaborazione con gli allievi della Scuola di Barbizon ritraendo soggetti presso la foresta di Fontainebleau. Nel 1866 prenderà in moglie la madre della figlia, con la quale un anno dopo si trasferisce a Parigi. Nel frattempo, due sue opere vengono accolte al Salon. Nel 1868 nasce la secondogenita, Emilia Patà.

Nel 1869 Cherubino Patà conosce Gustave Courbet, al quale dedica il suo dipinto Le Moulin, probabilmente per significare le loro origini contadine 1870 come tanti altri soffre la fame durante l'Assedio di Parigi. Durante l'estate 1872 si trasferisce ad Ornans chiamato da Courbet a collaborare alla "Bottega di Maizières". Nel 1873 Patà e Courbet firmano congiuntamente la tela "Entrée en forêt en hiver - effet de neige".

Dopo aver fatto la spola tra la Svizzera e la Francia per difendere gli interessi del suo maestro, nel 1874 lo raggiunge definitivamente nella Bottega di pittura a La Tour-de-Peilz. Nel 1877 muore Gustave Courbet che Patà assiste fino all'ultimo. Il pittore verzaschese torna a Parigi dove conosce Félix Courbet. Lo stesso anno espone quattro tele all'Esposizione Universale.

Nel 1879 esegue 'd'après Courbet' una copia della celeberrima "Femme au Perroquet". Due anni dopo, grazie ai contatti di Félix Courbet, si reca in Algeria dove dipinge paesaggi tipicamente nord-africani. Il 26 ottobre 1881 nasce la terzogenita Angela Patà, che però il pittore rifiuta di accettare come figlia legittima. È probabilmente questo episodio che porterà alla rottura con la famiglia restata durante questo tempo a Parigi. L'anno successivo torna a Parigi, dove assiste all'asta Drouot che vende quadri di Félix Courbet, ma probabilmente dipinti da Patà stesso.

Nel 1883 Patà cambia leggermente stile avvicinandosi all'illusionismo dipingendo "La fagotière". Nel 1885 abbandona la Francia e si stabilisce in Svizzera francese, a La Chaux-de-Fonds, dove dipinge "Le quattro stagioni" sulle pareti del buffet de la gare. Tra le sue opere, parecchi paesaggi vallesani.

Nel 1892 l'artista torna definitivamente in Ticino, alloggiando presso la nipote Tranquilla Genardini a Gordola. Moglie e figlie sono rimaste a Parigi. A Locarno apre uno studio privato dove produce ritratti di persone benestanti. Nel 1893 partecipa nuovamente al Salon di Parigi.

Nel 1896 espone all'Esposizione nazionale svizzera a Ginevra e dipinge una statua della Madonna di Loreto per sostituire quella già presente nella chiesa di Sonogno. Il 12 gennaio 1898 muore la moglie Emilie dalla quale viveva separato. Lo stesso anno la secondogenita si sposa con Enrico Riva.

Il 2 febbraio 1899 Cherubino Patà si spegne all'età di 72 anni nel suo domicilio di Gordola.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • "Le moulin", 1869, olio su tela, cm 38x46, Parigi, collezione privata
  • "Hameau au bord de la rivière", 1869, olio su tela, cm 50x60.5, Locarno, collezione privata
  • "Entrée de forêt", 1873 (cofirmato da Courbet), olio su tela, cm 50x78, Ornans, Musée Courbet
  • "Portrait de Félix Courbet", 1878, olio su tela, cm 101x73, Amancey, collezione privata
  • "Femme au perroquet", 1879, olio su tela
  • "Giovannina Sonognini avant la torture"
  • "Le port d'Alger", 1880, olio su tela, cm 100x150, Parigi, collezione privata
  • "La fagotière", 1883
  • "Les gorges du Doubs à la goule", 1884, olio su tela, cm 150x200, Lugano-Castagnola, collezione privata
  • "Ferme dans le Jura bernois", 1885, olio su tela, c, 100x150, Bevaix, Chez Chevaix
  • "Hiver jurassien", 1885, olio su tela, cm 150x200, Muralto, collezione Silvio Patà
  • "Mercato alla Navegna", 1896, olio su tela, cm 80x116, Auvernier, collezione privata
  • "Rivapiana", 1896

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • PEDROTTA Fausto, "Cherubino Patà", 1943
  • BOUDAILLE Georges, "Gustave Courbet", Alfier & Lacroix Editore, 1969
  • Catalogo Galleria Matasci, "Esposizione opere di Patà", Tenero, 1988
  • LANINI Aldo, "Cherubino Patà", Armando Dado Editore, 1992