Utente:Federico Pagello/Teoria e critica del giallo

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La teoria e la critica del giallo sono costituite dall'insieme delle riflessioni sviluppate dagli studiosi e dalle studiose del giallo a proposito della natura e del funzionamento dei racconti, romanzi, film e altre opere narrativi appartenenti questo genere.

Fin dalle sue origini nella prima parte dell'Ottocento, le moderne narrazioni di genere giallo hanno stimolato analisi approfondite da parte di scrittori, critici e teorici della letteratura, filosofi, sociologi della cultura e altri studiosi nel campo delle scienze umane e sociali. Gli autori di romanzi polizieschi sono stati i primi a ragionare in modo approfondito sul proprio lavoro. Già nei primi anni Quaranta dell'Ottocento, Edgar Allan Poe (ne "I delitti della Rue Morgue", 1841) ed Eugène Sue (ne I misteri di Parigi, 1842-1843) inserirono all'interno dei loro racconti e romanzi riflessioni sul funzionamento del genere che stavano contribuendo a creare. Tra i tanti scrittori che hanno partecipato a questo dibattito si contano non soltanto autori attivi in questo genere, come G. K. Chesterton, Raymond Chandler, Jean-Patrick Manchette, Jean-Claude Izzo e Massimo Carlotto, ma anche letterati come T. S. Eliot, George Orwell e W.H. Auden. Alcuni dei maggiori critici e teorici della letteratura del Novecento, come Viktor Borisovič Šklovskij, Edmund Wilson, Umberto Eco, Cvetan Todorov, Fredric Jameson e Peter Brooks si sono occupati in modo approfondito del romanzo poliziesco. Analisi sociologiche e ideologiche del giallo, spesso di orientamento marxista, sono state proposte da Siegfried Kracauer, Ernst Mandel, Stephen Thomas Knight e Franco Moretti. Filosofi come Ernst Bloch, Walter Benjamin e Ludwig Wittgenstein si sono occupati, o erano avidi lettori, di romanzi di queste genere. Il regista e teorico del cinema Sergej Ėjzenštejn ha dedicato più di un saggio a questo tema, mentre Alfred Hitchcock ha offerto fondamentali riflessioni per l'analisi del thriller cinematografico attraverso le sue interviste. Studi di impianto psicoanalitico del poliziesco, e in particolare del noir cinematografico, sono stati proposti dai teorici di orientamento lacaniano come Slavoj Žižek e Joan Copjec. Lo stesso Jacques Lacan dedicò una sessione del suo celebre seminario all'analisi del racconto di Poe "I delitti della Rue Morgue" e scelse il testo di quella conferenza per aprire la raccolta dei suoi Scritti (1966). Tra i contributi più influenti per la teorizzazione del romanzo poliziesco si deve citare anche il saggio "Spie" (1979) dello storico Carlo Ginzburg.

Tipologie del racconto poliziesco[modifica | modifica wikitesto]

Cvetan Todorov: "Tipologia del romanzo poliziesco" (1966)[modifica | modifica wikitesto]

John G. Cawelti: Adventure, Mystery, and Romance (1976)[modifica | modifica wikitesto]

Carl Darryl Malmgren: Anatomy of Murder: Mystery, Detective, and Crime Fiction (2001)[modifica | modifica wikitesto]

Archeologie del poliziesco[modifica | modifica wikitesto]

Peter Brooks su I misteri di Parigi di Eugène Sue (Trame, 1984)[modifica | modifica wikitesto]

G. K. Chesterton: "A Defence of Penny Dreadfuls" (1901)[modifica | modifica wikitesto]

Il caso Holmes[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Ginzburg: "Spie" (1979)[modifica | modifica wikitesto]

Umberto Eco e Thomas Sebeok: Il segno dei tre: Holmes, Dupin, Peirce (1983)[modifica | modifica wikitesto]

Franco Moretti: "Clues" (1983), "A Tale of Two Cities" (1998), "Trees" (2005)[modifica | modifica wikitesto]

Peter Brooks su Sherlock Holmes (Trame, 1984)[modifica | modifica wikitesto]

Il giallo classico[modifica | modifica wikitesto]

G. K. Chesterton: "How to Write a Detective Story" (1920), "Errors About Detective Stories" (1925), "The Ideal Detective Story" (1930)[modifica | modifica wikitesto]

T. S. Eliot e la detective fiction (The Criterion, 1927)[modifica | modifica wikitesto]

S. S. Van Dine: “Twenty Rules for Writing Detective Stories" (1928)[modifica | modifica wikitesto]

Ronald Knox: I "Dieci comandamenti" della detective fiction (1929)[modifica | modifica wikitesto]

Edmund Wilson: "Why Do People Read Detective Stories" (1944)[modifica | modifica wikitesto]

W. H. Auden: "The Guilty Vicarage: Notes on the detective story, by an addict" (1948)[modifica | modifica wikitesto]

L'hard boiled[modifica | modifica wikitesto]

Raymond Chandler[modifica | modifica wikitesto]

Ludwig Wittgenstein e la pulp fiction[modifica | modifica wikitesto]

Jean-Patrick Manchette[modifica | modifica wikitesto]

Fredric Jameson[modifica | modifica wikitesto]

Il noir[modifica | modifica wikitesto]

Nino Frank[modifica | modifica wikitesto]

Borde e Chaumeton[modifica | modifica wikitesto]

Fabio Vighi[modifica | modifica wikitesto]

Nel volume Critical Theory and Film: Rethinking Ideology Through[1], lo studioso Fabio Vighi propone una lettura del film noir ispirata alla teoria di Slavoj Žižek e di Theodor W. Adorno.

Psicoanalisi e racconto poliziesco[modifica | modifica wikitesto]

Slavoj Žižek[modifica | modifica wikitesto]

Joan Copjec[modifica | modifica wikitesto]

Robert A. Rushing[modifica | modifica wikitesto]

Il caso Hitchcock[modifica | modifica wikitesto]

Eric Rohmer e Claude Chabrol[modifica | modifica wikitesto]

François Truffaut[modifica | modifica wikitesto]

Tania Modleski[modifica | modifica wikitesto]

Slavoj Žižek[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fabio Vighi, Critical Theory and Film: Rethinking Ideology Through Film Noir, London, Bloomsbury, 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stefano Calabrese, Roberto Rossi, La crime fiction, Roma, Carocci, 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]