Tropinota squalida

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Tropinota squalida
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Coleopteroidea
Ordine Coleoptera
Sottordine Polyphaga
Infraordine Scarabaeiformia
Superfamiglia Scarabaeoidea
Famiglia Scarabaeidae
Sottofamiglia Cetoniinae
Tribù Cetoniini
Sottotribù Cetoniina
Genere Tropinota
Specie T. squalida
Nomenclatura binomiale
Tropinota hirta
Scopoli, 1763

Tropinota squalida (Scopoli, 1763) è un coleottero appartenente alla famiglia degli Scarabeidi (sottofamiglia Cetoniinae).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Adulto[modifica | modifica wikitesto]

T. squalida è un coleottero di piccole dimensioni che oscillano tra gli 8 e i 14 mm. Presenta un corpo tozzo di colore nero, ricoperto interamente da una peluria piuttosto folta (più accentuata, rispetto a Tropinota hirta) che nella parte superiore del corpo è, solitamente, giallastra, mentre in quella inferiore è bianca.[1]

Larva[modifica | modifica wikitesto]

Le larve si presentano come dei piccoli vermi bianchi dalla forma a "C". Presentano le tre paia di zampe e il capo sclerificati.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti compaiono verso fine primavera/inizio estate e sono di abitudini diurne. Come gran parte dei cetoniinae si nutrono del nettare dei fiori su cui avvengono anche gli accoppiamenti. Le larve, invece, si sviluppano nel terreno, nutrendosi dell'humus e dei detriti vegetali accumulati al suo interno.[1]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

T. squalida è diffusa in Europa meridionale, nord Africa e vicino oriente.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ballerio A., Rey A., Uliana M., Rastelli M., Rastelli S., Romano M., Colacurcio L., Tropinota squalida, su societaentomologicaitaliana.it, Scarabeoidea d'Italia. URL consultato il 27 dicembre 2018.

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