Trichys fasciculata

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Trichys fasciculata
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Famiglia Hystricidae
Genere Trichys
Specie T.fasciculata
Nomenclatura binomiale
Trichys fasciculata
Shaw, 1801
Sinonimi

T.guentheri,T.lipura, T.macrotis

Trichys fasciculata (Shaw, 1801) è un roditore della famiglia degli Istricidi, unica specie del genere Trichys (Günther, 1876), diffuso nell'Ecozona orientale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 375 e 435 mm, la lunghezza della coda tra 150 e 240 mm, la lunghezza del piede tra 61 e 67 mm, la lunghezza delle orecchie tra 28 e 32 mm e un peso fino a 2155 g.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio è lungo e stretto e presenta una cresta sagittale prominente negli adulti, un processo post-orbitale ben sviluppato, le ossa nasali corte e un rostro sottile. La bolla timpanica è piccola, il palato è dritto e ampio, con due fori molto corti. Il foro infra-orbitale è relativamente più piccolo rispetto agli altri roditori istricomorfi, i zigomi sono semplificati. I denti masticatori hanno le radici e la corona bassa.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 1 0 1 1 0 1 3
3 1 0 1 1 0 1 3
Totale: 20
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

L'aspetto è quello di un grosso ratto con il corpo ricoperto da una pelliccia formata sia da aculei di lunghezza media, appiattiti, flessibili, attraversati ciascuno da un solco longitudinale, che da peli spinosi più lunghi. Le parti dorsali variano dal bruno-nerastro al marrone chiaro con la base dei peli bianca, più chiare sui fianchi, mentre le parti ventrali sono interamente bianche. Il muso è allungato, termina con un grosso naso bulboso, gli occhi sono relativamente piccoli. Le zampe anteriori sono larghe e provviste di quattro dita ben sviluppate, ognuna munita di artigli ispessiti, quelle posteriori hanno cinque dita con l'alluce ben sviluppato. La coda è lunga più della metà del corpo, è rivestita di scaglie e presenta un grosso e denso ciuffo di setole appiattite all'estremità.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie notturna e prevalentemente arboricola.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di semi di grossi alberi e di germogli di bambù.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Le femmine danno alla luce un piccolo alla volta l'anno dopo una gestazione di 203 giorni. Vengono svezzati dopo 10 settimane e diventano maturi sessualmente dopo un anno e mezzo. Alla nascita hanno gli occhi già aperti, una pelliccia rossiccia ed aculei morbidi che diventano rigidi dopo una settimana e sono in grado di arrampicarsi sugli alberi già dopo alcune ore. L'aspettativa di vita in cattività è di circa 10 anni e un mese.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nella Penisola malese, Sumatra e nel Borneo.

Vive nelle foreste di pianura, anche degradate. È parzialmente commensale dell'uomo.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la relativa abbondanza e la mancanza di reali minacce, classifica T.fasciculata come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Aplin, K. & Lunde, D. 2008, Trichys fasciculata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Trichys fasciculata, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Francis, 2008.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Charles M.Francis & Junaidi Payne, A Field guide to the Mammals of Borneo, Sabah Society, Malaysia, 1985, ISBN 9789679994711.
  • Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
  • Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.

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