Turtur tympanistria

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Tortora tamburina
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Ordine Columbiformes
Famiglia Columbidae
Sottofamiglia Raphinae
Tribù Turturini
Genere Turtur
Specie T. tympanistria
Nomenclatura binomiale
Turtur tympanistria
(Temminck, 1809)

La tortora tamburina (Turtur tympanistria Temminck, 1809) è un uccello della famiglia dei Columbidi[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La tortora tamburina è lunga 23 cm e pesa 51-85 g[3]. La colorazione generale è oliva grigiastro con macchie verde iridescente sulle ali mentre le zone inferiori, il petto e la parte anteriore del collo e del capo sono bianco candido nel maschio e grigio chiaro nella femmina. Le remiganti e le timoniere sono castane[3]. L'iride è marrone, le zampe rosso scuro e il becco è nero[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Ricerca il cibo sul terreno, specialmente semi di ricino, gelso, bacche, termiti e altri piccoli invertebrati[3]. Il volo è rapido e silenzioso destreggiandosi tra gli alberi con agilità[3]. La nidificazione in Sudafrica avviene tutto l'anno ad eccezione dei tre mesi più freddi[3]. Il nido viene costruito a 1-10 metri ed ha un diametro di 8 centimetri. Depone due uova bianche o nocciola chiaro, covate per lo più dalla femmina. L'incubazione è di 17-20 giorni e i piccoli sono svezzati a 13-22 giorni di età[3]. Compie spostamenti stagionali in base alla disponibilità di cibo[3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Diffusa in Africa dalla Sierra Leone e parte sud dell'Etiopia fino a sud nelle isole Comore[3]. A nord del suo areale frequenta zone aride mentre altrove preferisce le fitte foreste a galleria spingendosi in Etiopia fino a 3200 metri[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Turtur tympanistria, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Columbidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 19 maggio 2014.
  3. ^ a b c d e f g h i j David Gibbs, Eustace Barnes and John Cox, Pigeons and Doves – A Guide to the Pigeons and Doves of the World, Sussex, Pica Press, 2001, ISBN 90-74345-26-3.

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