Sylvia Sleigh

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Sylvia Sleigh (Llandudno, 8 maggio 1916New York, 24 ottobre 2010) è stata una pittrice e attivista britannica naturalizzata statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata in Galles e cresciuta in Inghilterra, Sylvia Sleigh studiò alla Brighton School Studio e lavorò per un periodo come modista in un proprio negozio, costretto alla chiusura durante la seconda guerra mondiale. Durante il conflitto sposò il pittore Michael Greenwood, ricominciò a dipingere e, nel 1941, si trasferì a Londra. Nel 1953 tenne la sua prima mostra a Kensington e conobbe il critico e curatore Lawrence Alloway, che sposò nel 1954 e con cui si trasferì negli Stati Uniti nel 1961.

A New York entrò in contatto con il movimento artistico femminista, che la ispirò a rivisitare i tradizionali ruoli di genere nella rappresentazione di nudi artistici, mettendo in posa modelli maschili come le protagoniste delle opere di Velázquez, Tiziano e Jean-Auguste-Dominique Ingres.[1][2][3] Le sue opere sono state esposte in musei e gallerie di rilievo, tra cui la National Portrait Gallery, l'Art Institute of Chicago, la Tate Liverpool e il National Museum of Women in the Arts. Nel corso della sua carriera fu anche impegnata come attivista per i diritti delle donne, finanziando gallerie e scuole per artiste promettenti. Negli ultimi vent'anni della sua vita ammassò una vasta collezione di opere d'arte create da artiste donne, tra cui Louise Bourgeois, Pegeen Guggenheim e Betty Parsons.

È morta a New York nel 2010 all'età di 94 anni e l'anno successivo è stato insignita del Women's Caucus for Art Lifetime Achievement Award.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Penny Internet Archive, A biographical dictionary of women artists in Europe and America since 1850, New York ; London : Harvester Wheatsheaf, 1990, ISBN 978-0-7108-1144-8. URL consultato il 25 novembre 2023.
  2. ^ Joan Semmel e April Kingsley, Sexual Imagery in Women's Art, in Woman's Art Journal, vol. 1, n. 1, 21/1980, p. 1, DOI:10.2307/1358010. URL consultato il 25 novembre 2023.
  3. ^ (EN) Frances Borzello, Nude awakening, in The Guardian, 2 novembre 2002. URL consultato il 25 novembre 2023.
  4. ^ (EN) William Grimes, Sylvia Sleigh, Provocative Portraitist and Feminist Artist, Dies at 94, in The New York Times, 26 ottobre 2010. URL consultato il 25 novembre 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN96315367 · ISNI (EN0000 0001 2278 932X · Europeana agent/base/9478 · ULAN (EN500087472 · LCCN (ENn89640900 · GND (DE123819679 · WorldCat Identities (ENviaf-42755140