Styx (album)

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Styx
album in studio
ArtistaStyx
Pubblicazionesettembre 1972
pubblicato negli Stati Uniti
Durata33:46
Dischi1
Tracce6
GenereRock progressivo
Hard rock
EtichettaWooden Nickel Records (WNS-1008)
ProduttoreJohn Ryan e Bill Traut (eccetto brano: Street Collage)
RegistrazioneChicago al Paragon Recording Studios
FormatiLP
Styx - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1973)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
The New Rolling Stone Album Guide[2]
Sputnikmusic4.5 (Superb)[3]
Dizionario del Pop-Rock[4]

Styx è il primo album del gruppo musicale omonimo, pubblicato nel settembre del 1972[5][6] per l'etichetta discografica Wooden Nickel Records.

Il brano Best Thing, contenuto nell'album, si classificò all'ottantaduesimo posto (14 ottobre 1972) della classifica (riservata ai singoli) Billboard Hot 100[7].

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Lato A
  1. Movement for the Common Man – 13:11
  2. a) Children of the Land (James Young)
    b) Street Collage (John Ryan)
    c) Fanfare for the Common Man (Aaron Copland)
    d) Mother Nature's Matinee (James Young, Dennis DeYoung)
  3. Right Away – 3:40 (Paul Frank)
Lato B
  1. What Has Come Between Us – 4:53 (Mark Gaddis)
  2. Best Thing – 3:13 (James Young, Dennis DeYoung)
  3. Quick Is the Beat of My Heart – 4:49 (Lewis Mark)
  4. After You Leave Me – 4:00 (George S. Clinton)

[8]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note aggiuntive

  • Bill Traut e John Ryan - produttori
  • John Ryan - produttore (brano: Street Collage)
  • Registrazioni effettuate al Paragon Recording Studios di Chicago, Illinois (Stati Uniti)
  • Marty Feldman e Barry Mraz - ingegneri delle registrazioni
  • Jay McLaughlin - ingegnere delle registrazioni (solo per il brano: Street Collage)
  • Remixaggio di Barry Mraz e John Ryan
  • Masterizzato al The Mastering Lab di Los Angeles, California (Stati Uniti)
  • Acy Lehman - art director
  • David Hecht e Murray Laden - fotografie copertina frontale album
  • David Hecht - fotografia retrocopertina album[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lindsay Planer, Styx, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 3 agosto 2017.
  2. ^ da The New Rolling Stone Album Guide di Nathan Brackett con David Hoard, pagina 789
  3. ^ [1]
  4. ^ da Dizionario del Pop-Rock di Enzo Gentile & Alberto Tonti, Ed. Baldini & Castoldi, pagina 954
  5. ^ [2]
  6. ^ [da Billboard del 9 settembre 1972, rubrica New LP/Tape Releases, pagina 47]
  7. ^ Copia archiviata, su billboard.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2016).
  8. ^ Titoli, autori e durata brani ricavati dalle note su vinili dell'album originale pubblicato nel 1972 dalla Wooden Nickel Records, codice WNS-1008; BFRS-8405 (Lato A) / BFRS-8406 (Lato B)
  9. ^ Note di copertina di Styx, [[styx]], Wooden Nickel Records, WNS-1008, 1972.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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