Stazione di Castelrotto

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Castelrotto
Kastelruth
stazione ferroviaria
già Kastelruth-St. Oswald
Il fabbricato viaggiatori restaurato nel 2016; sullo sfondo a sinistra si intravede uno dei due caselli
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCastelrotto
Coordinate46°33′53.06″N 11°30′55.39″E / 46.564739°N 11.515387°E46.564739; 11.515387
Lineeferrovia del Brennero
Storia
Stato attualechiusa
Attivazione1898
Soppressione1970
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante
Binari2
OperatoriFerrovie dello Stato Italiane

La stazione di Castelrotto (in tedesco Kastelruth, in ladino Ciastel) era una fermata ferroviaria[1] posta sulla linea Brennero-Bolzano. Serviva il centro abitato di Castelrotto nella frazione di Sant'Osvaldo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fermata è stata attivata nel 1898 (come desumibile da un'incisione praticata sul muro di contenimento prospiciente la stessa) in corrispondenza del preesistente ponte ligneo Torgglersteg, che collega la strada statale del Brennero con la sponda opposta del fiume Isarco[2]

Denominata originariamente Kastelruth-St. Oswald, la stazione mutò il proprio nome in Castelrotto in epoca fascista e in Castelrotto/Kastelruth nel secondo dopoguerra. Venne chiusa al traffico nel 1970.

La ferrovia del Brennero continuò a transitarvi fino al 1994, quando a seguito della conclusione dei lavori di ridefinizione del tracciato, il segmento di binario tra Ponte Gardena e Prato-Tires venne deviato nella nuova galleria Sciliar. Il vecchio sedime ferroviario è stato disarmato e sostituito da una pista ciclabile[1].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Il fabbricato viaggiatori è interamente costruito in legno e ospitava biglietteria, sala d'attesa e ufficio del dirigente movimento (con attigue due baracche ospitanti i servizi igienici). Nelle pertinenze sono presenti anche due caselli costruiti in porfido[1].

L'abbandono e l'assenza di manutenzione agli edifici a seguito della chiusura al traffico della stazione ne causò la rovina: il solo fabbricato viaggiatori è stato infine restaurato negli anni 2010[1][3] e adibito a punto informativo a beneficio degli utenti della prospiciente pista ciclabile.

Nei pressi della stazione, in direzione di Ponte Gardena, sorge il cosiddetto ponte Röthele: inaugurato nel 1867, esso costituisce un esempio di archeologia industriale in virtù della sua conformazione a due passerelle parallele, integralmente costruite con tecnica a traliccio metallico. Anch'esso dismesso dalla ferrovia a seguito dell'apertura del traforo Sciliar, è stato recuperato (limitatamente a una sola corsia, mentre l'altra è chiusa e abbandonata) come parte del summenzionato percorso ciclabile[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Ex stazione Castelrotto - tecneum.it
  2. ^ (DE) Wilhelm Ritter von Flattich, Eisenbahn-Hochbau, Lehmann & Wentzel, Vienna, p. 89, 1855.
  3. ^ Variante di tracciato Cardano - Prato Tires - Ponte Gardena - ferrovieabbandonate.it
  4. ^ L'infopoint al ponte Rothele Archiviato il 1º ottobre 2017 in Internet Archive. - Alto Adige, 7 set 2013

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo Linea 42.

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