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Edificata nel 1402 dai [[Rossi di Parma|Rossi]], la fortificazione fu rasa al suolo nel 1405 per volere di [[Ottobuono de' Terzi]]; ricostruita e assegnata ai conti Bajardi, fu riconquistata dai Rossi nel 1482 e parzialmente distrutta durante gli scontri; della struttura originaria si conserva soltanto una torre, che emerge tra gli edifici medievali adiacenti della Corte Bellentani.<ref name="Alberi castelli"/> |
Edificata nel 1402 dai [[Rossi di Parma|Rossi]], la fortificazione fu rasa al suolo nel 1405 per volere di [[Ottobuono de' Terzi]]; ricostruita e assegnata ai conti Bajardi, fu riconquistata dai Rossi nel 1482 e parzialmente distrutta durante gli scontri; della struttura originaria si conserva soltanto una torre, che emerge tra gli edifici medievali adiacenti della Corte Bellentani.<ref name="Alberi castelli"/> |
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== Persone legate ad Alberi == |
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* [[Calisto Tanzi]] ([[Collecchio]], 1938), imprenditore, residente ad Alberi;<ref>{{cita news|autore=Silvia Bia|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/31/tanzi-lascia-ospedale-di-parma-e-torna-a-casa-cera-rischio-contagio-influenza/864701/|titolo=Tanzi lascia ospedale di Parma e torna a casa: "C'era rischio contagio influenza"|pubblicazione=www.ilfattoquotidiano.it|data=31 gennaio 2014|accesso=14 febbraio 2017}}</ref> |
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* [[Michele Pertusi]] (Alberi, 1965), [[Basso (voce)|basso]].<ref name="Alberi"/> |
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== Note == |
== Note == |
Versione delle 13:25, 24 feb 2018
Alberi frazione | |
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Chiesa di San Lorenzo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Parma |
Comune | Parma |
Territorio | |
Coordinate | 44°44′30.4″N 10°19′54.2″E / 44.741778°N 10.331722°E |
Altitudine | 88 m s.l.m. |
Abitanti | 1 110[2] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 43124 |
Prefisso | 0521 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | sant'Ilario |
Giorno festivo | 13 gennaio |
Cartografia | |
Alberi, nota anche come Alberi di Vigatto, è una frazione del comune di Parma, appartenente al quartiere Vigatto.
La località è situata 6,15 km a sud della città.[1]
Geografia fisica
La frazione sorge in posizione pianeggiante sulla sponda sinistra del torrente Parma.[3]
Origini del nome
La località, nota in epoca medievale come Albari,[4] deriva forse il suo nome dall'antica presenza di un bosco di acacie.[5]
Storia
La zona di Alberi risultava abitata già in epoca romana, come testimoniato dalla suddivisione del territorio che ricalca ancora l'antica centuriazione.[5]
Nel 989 il re d'Italia Ottone III di Sassonia confermò al vescovo di Parma Sigefredo II i diritti su Parma e su numerosi castelli e borghi del Parmense, tra cui Albari a meridie della città.[4]
Agli inizi del XV secolo il territorio apparteneva ai fratelli Pietro e Giacomo de' Rossi, che nel 1402 vi edificarono un torrione;[6] nei tre anni seguenti il borgo fu depredato in più riprese dai Terzi,[7] che nel 1405 incaricarono Pietro da Vianino di attaccare e distruggere i manieri rossiani di Mamiano, Alberi e Porporano.[8]
In seguito il fortilizio di Alberi fu riedificato e assegnato ai conti Bajardi;[9] durante la guerra dei Rossi, nel 1482 le truppe di Guido de' Rossi si impadronirono della torre degli Albari appartenente ad Andrea Bajardi, alleato di Ludovico il Moro.[10]
Per effetto di decreti napoleonici, nel 1806 la località divenne frazione del nuovo comune (o mairie) di Vigatto, che nel 1943 fu annesso a quello di Parma, ma fu nuovamente istituito nel 1951, per essere definitivamente soppresso nel 1962 e divenire in seguito quartiere autonomo.[11]
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa di San Lorenzo
Menzionata per la prima volta in documenti[12] del 1230 quale cappella dipendente dalla pieve di Vigatto,[13] la piccola chiesa in pietra fu successivamente modificata e restaurata; al suo interno conserva un dipinto raffigurante il Martirio di san Lorenzo, commissionato nel 1853 al pittore Francesco Pescatori dalla duchessa di Parma Maria Luigia.[5]
Torre degli Alberi
Edificata nel 1402 dai Rossi, la fortificazione fu rasa al suolo nel 1405 per volere di Ottobuono de' Terzi; ricostruita e assegnata ai conti Bajardi, fu riconquistata dai Rossi nel 1482 e parzialmente distrutta durante gli scontri; della struttura originaria si conserva soltanto una torre, che emerge tra gli edifici medievali adiacenti della Corte Bellentani.[6]
Note
- ^ a b La Frazione di Alberi, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 14 febbraio 2017.
- ^ [1]
- ^ Zuccagni-Orlandini, p. 497.
- ^ a b Affò, p. 367.
- ^ a b c Alberi, su www.giochidelle7frazioni.it. URL consultato il 20 giugno 2017.
- ^ a b Alberi, su geo.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 14 febbraio 2017.
- ^ Pezzana, 1842, pp. 32-33.
- ^ Pezzana, 1842, pp. 77-78.
- ^ Pezzana, 1852, pp. 44-45.
- ^ Pezzana, 1852, p. 289.
- ^ Vigatto, su www.giochidelle7frazioni.it. URL consultato il 20 giugno 2017.
- ^ Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma
- ^ Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 56.
Bibliografia
- Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo primo, Parma, Stamperia Carmignani, 1792.
- Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, Tomo secondo, Parma, Ducale Tipografia, 1842.
- Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, Tomo quarto, Parma, Ducale Tipografia, 1852.
- Attilio Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, Italia superiore o settentrionale Parte VI, Firenze, presso gli Editori, 1839.