Convento di San Nicola della Palma: differenze tra le versioni

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Il convento fu eretto dall'abate Leone di Cava e dal castaldo Vivo i quali ottennero da [[Gisulfo II di Salerno|Gisulfo II]] dei terreni ed un'abitazione nei pressi dell'antica Porta della Palma. In alcuni documenti del [[1061]], risulta l'esistenza di una chiesa dedicata a San Nicola.
Il convento fu eretto dall'abate Leone di Cava e dal castaldo Vivo i quali ottennero da [[Gisulfo II di Salerno|Gisulfo II]] dei terreni ed un'abitazione nei pressi dell'antica Porta della Palma. In alcuni documenti del [[1061]], risulta l'esistenza di una chiesa dedicata a San Nicola.


Nel [[1070]] Leone era abate del Monastero della Santissima Trinità di Cava e del Monastero di [[San Nicola di Bari|San Nicola]] che, dal [[1079]] divenne pertinenza della Badia di Cava. Nel [[1400]] diviene proprietà dei Francescani Minori Osservanti che ampliarono la struttura verso ovest. Nel [[1816]] divenne sede dell'Orfanotrofio che prese il nome di "Reale Ospizio di S.Ferdinando" e succiessivamente ospitò anche guarnigioni militari. Con la nascita del Regno d'Italia venne confermata la sua funzione di Orfanotrofio maschile, intitolato in seguito ad Umberto I. L'edificio, gravemente danneggiato dall'alluvione del [[1954]] e dal terremoto del [[1980]], è diventato proprietà del Comune di Salerno il quale ha provveduto, tramite finanziamenti Europei, a ristrutturarlo.<ref>[http://www.salernonotizie.net/salerno-complesso-san-nicola-della-palma-via-al-restauro.html Via ai lavori di restauro]</ref> I lavori di restauro e gli scavi archeologici, conclusi nel [[2013]], hanno portato alla luce un antico impianto termale di epoca bizantina con impianto di riscaldamento ad ipocausto, ora facilmente visibile grazie alla pavimentazione in lastre di cristallo.
Nel [[1070]] Leone era abate del Monastero della Santissima Trinità di Cava e del Monastero di [[San Nicola di Bari|San Nicola]] che, dal [[1079]] divenne pertinenza della Badia di Cava. Nel [[1400]] diviene proprietà dei Francescani Minori Osservanti che ampliarono la struttura verso ovest. Nel [[1816]] divenne sede dell'Orfanotrofio che prese il nome di "Reale Ospizio di S.Ferdinando" e successivamente ospitò anche guarnigioni militari. Con la nascita del Regno d'Italia venne confermata la sua funzione di Orfanotrofio maschile, intitolato in seguito ad Umberto I. L'edificio, gravemente danneggiato dall'alluvione del [[1954]] e dal terremoto del [[1980]], è diventato proprietà del Comune di Salerno il quale ha provveduto, tramite finanziamenti Europei, a ristrutturarlo.<ref>[http://www.salernonotizie.net/salerno-complesso-san-nicola-della-palma-via-al-restauro.html Via ai lavori di restauro]</ref> I lavori di restauro e gli scavi archeologici, conclusi nel [[2013]], hanno portato alla luce un antico impianto termale di epoca bizantina con impianto di riscaldamento ad ipocausto, ora facilmente visibile grazie alla pavimentazione in lastre di cristallo.


Nel settembre [[2012]], dopo i lavori di restauro, il convento è stato inaugurato alla presenza di [[Luigi Nicolais]], del cardinale [[Renato Raffaele Martino]], [[Enrico Garaci]], il rettore dell'[[Università degli Studi di Salerno]] [[Raimondo Pasquino]] e il sindaco di [[Salerno]] [[Vincenzo de Luca]] ed è diventato sede dell'EBRIS (''Istituto Europeo di Ricerche Biomediche di Salerno'') guidato dal professore Alessio Fasano, docente dell'Università del Maryland, il cui scopo sarà la ricerca di cure per la celiachia e per i disturbi alimentari.<ref>[http://www.cilentonotizie.it/dettaglio/?ID=12780 Ritorno della ricerca medica nei luoghi della Scuola Medica Salernitana]</ref> A maggio 2014 l'istituto non ha ancora iniziato l'attività di ricerca.<ref>{{cita news|autore=Gianfranco Martana|url=http://ricerca.gelocal.it/lacittadisalerno/archivio/lacittadisalerno/2014/05/01/NC_34_03.html|titolo=L’istituto Ebris e quella sede ancora vuota|pubblicazione=La Città di Salerno|data=1º maggio 2014|accesso=25 giugno 2014|lingua=|formato=}}</ref>
Nel settembre [[2012]], dopo i lavori di restauro, il convento è stato inaugurato alla presenza di [[Luigi Nicolais]], del cardinale [[Renato Raffaele Martino]], [[Enrico Garaci]], il rettore dell'[[Università degli Studi di Salerno]] [[Raimondo Pasquino]] e il sindaco di [[Salerno]] [[Vincenzo de Luca]] ed è diventato sede dell'EBRIS (''Istituto Europeo di Ricerche Biomediche di Salerno'') guidato dal professore Alessio Fasano, docente dell'Università del Maryland, il cui scopo sarà la ricerca di cure per la celiachia e per i disturbi alimentari.<ref>[http://www.cilentonotizie.it/dettaglio/?ID=12780 Ritorno della ricerca medica nei luoghi della Scuola Medica Salernitana]</ref> A maggio 2014 l'istituto non ha ancora iniziato l'attività di ricerca.<ref>{{cita news|autore=Gianfranco Martana|url=http://ricerca.gelocal.it/lacittadisalerno/archivio/lacittadisalerno/2014/05/01/NC_34_03.html|titolo=L’istituto Ebris e quella sede ancora vuota|pubblicazione=La Città di Salerno|data=1º maggio 2014|accesso=25 giugno 2014|lingua=|formato=}}</ref>

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Coordinate: 40°40′54.41″N 14°45′11.27″E / 40.68178°N 14.75313°E40.68178; 14.75313
Convento di San Nicola della Palma
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCampania
LocalitàSalerno
IndirizzoVia Salvatore De Renzi
Coordinate40°40′54.41″N 14°45′11.27″E / 40.68178°N 14.75313°E40.68178; 14.75313{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina
Informazioni generali
Condizioniin uso
Costruzioneintorno all'anno mille
Usosede dell'EBRIS (European Biomedical Research Institute of Salerno)

Il convento di San Nicola della Palma è uno dei più antichi della città di Salerno, situato in via Salvatore De Renzi, nel rione Canalone.

Storia

Il S.Nicola visto dal Giardino della Minerva

Il convento fu eretto dall'abate Leone di Cava e dal castaldo Vivo i quali ottennero da Gisulfo II dei terreni ed un'abitazione nei pressi dell'antica Porta della Palma. In alcuni documenti del 1061, risulta l'esistenza di una chiesa dedicata a San Nicola.

Nel 1070 Leone era abate del Monastero della Santissima Trinità di Cava e del Monastero di San Nicola che, dal 1079 divenne pertinenza della Badia di Cava. Nel 1400 diviene proprietà dei Francescani Minori Osservanti che ampliarono la struttura verso ovest. Nel 1816 divenne sede dell'Orfanotrofio che prese il nome di "Reale Ospizio di S.Ferdinando" e successivamente ospitò anche guarnigioni militari. Con la nascita del Regno d'Italia venne confermata la sua funzione di Orfanotrofio maschile, intitolato in seguito ad Umberto I. L'edificio, gravemente danneggiato dall'alluvione del 1954 e dal terremoto del 1980, è diventato proprietà del Comune di Salerno il quale ha provveduto, tramite finanziamenti Europei, a ristrutturarlo.[1] I lavori di restauro e gli scavi archeologici, conclusi nel 2013, hanno portato alla luce un antico impianto termale di epoca bizantina con impianto di riscaldamento ad ipocausto, ora facilmente visibile grazie alla pavimentazione in lastre di cristallo.

Nel settembre 2012, dopo i lavori di restauro, il convento è stato inaugurato alla presenza di Luigi Nicolais, del cardinale Renato Raffaele Martino, Enrico Garaci, il rettore dell'Università degli Studi di Salerno Raimondo Pasquino e il sindaco di Salerno Vincenzo de Luca ed è diventato sede dell'EBRIS (Istituto Europeo di Ricerche Biomediche di Salerno) guidato dal professore Alessio Fasano, docente dell'Università del Maryland, il cui scopo sarà la ricerca di cure per la celiachia e per i disturbi alimentari.[2] A maggio 2014 l'istituto non ha ancora iniziato l'attività di ricerca.[3]

La struttura

I Laboratori dell'EBRIS

L'edificio si innalza su quattro piani per una superficie totale di 3.800 metri quadri. L'aspetto esteriore del complesso di edifici, nonostante i rimaneggiamenti e corpi di fabbrica aggiunti, rende ancora la suggestione dell'originale struttura conventuale. Il convento di San Nicola e quello di San Lorenzo, un tempo solo attigui, oggi sono in comunicazione grazie ad un passaggio che fu creato quando entrambe le strutture erano adibite ad Orfanotrofi.

Della struttura antica restano tracce in un cortile al primo piano delimitato su due lati da portici coperti da volte a crociera con archi a tutti sesto impostati su pilastri quadrati che inglobano le originarie colonne a fusto liscio con capitelli di stile corinzio. Lungo la prima ala del porticato vi è una parta che conduce a locali sottostanti un tempo adibiti ad officine meccaniche in cui M. Fiore individuò l'antica chiesa di S.Nicola grazie alla presenza di una navata e di cappelle laterali dalle volte a crociera a botte unghiata. Sempre dal cortile un lungo corridoio conduce ad una grande sala, un tempo adibita a refettorio, con ampie volte a crociera su archi acuti.

Galleria

Note

  1. ^ Via ai lavori di restauro
  2. ^ Ritorno della ricerca medica nei luoghi della Scuola Medica Salernitana
  3. ^ Gianfranco Martana, L’istituto Ebris e quella sede ancora vuota, in La Città di Salerno, 1º maggio 2014. URL consultato il 25 giugno 2014.

Bibliografia

  • Fiore M., Tre monasteri salernitani, Salerno 1949, pp. 5-11

Voci correlate