Renato Raffaele Martino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Renato Raffaele Martino
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il cardinale Martino il 30 giugno 2011
Virtus ex alto
 
TitoloCardinale diacono di San Francesco di Paola ai Monti (dal 2003)
Incarichi attualiCardinale protodiacono (dal 2014)
Incarichi ricoperti
 
Nato23 novembre 1932 (91 anni) a Salerno
Ordinato presbitero20 giugno 1957 dall'arcivescovo Demetrio Moscato
Nominato arcivescovo14 settembre 1980 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato arcivescovo14 dicembre 1980 dal cardinale Agostino Casaroli
Creato cardinale21 ottobre 2003 da papa Giovanni Paolo II
 

Renato Raffaele Martino (Salerno, 23 novembre 1932) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, dal 12 giugno 2014 cardinale protodiacono.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Ha ricevuto l'ordinazione presbiterale il 20 giugno 1957 nella cattedrale di Salerno dall'arcivescovo Demetrio Moscato. Dopo un periodo di servizio nella diplomazia vaticana lavorò nelle nunziature di Nicaragua, Filippine, Libano, Canada e Brasile.

Nunzio apostolico[modifica | modifica wikitesto]

Nominato il 14 settembre 1980 arcivescovo titolare di Segerme e pro-nunzio in Thailandia, delegato apostolico in Singapore, Malaysia, Laos e Brunei (dal 1983), riceve l'ordinazione episcopale il 14 dicembre 1980 dal cardinale Agostino Casaroli, segretario di Stato Vaticano.

Dal 1986 al 2002 ha ricevuto l'incarico di osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di New York i cui numerosi interventi sul disarmo, sulla povertà e la difesa dei diritti umani ebbero vasta eco[1].

Per sostenere le iniziative della Santa Sede all'ONU nel 1991 ha, inoltre, fondato l'associazione "Path to Peace Foundation".

Incarichi nella Curia romana e cardinalato[modifica | modifica wikitesto]

Richiamato a Roma da papa Giovanni Paolo II per guidare, in qualità di presidente, il Pontificio consiglio della giustizia e della pace (1º ottobre 2002), è stato creato cardinale nel concistoro del 21 ottobre 2003.

L'11 marzo 2006 papa Benedetto XVI l'ha chiamato a presiedere anche il Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti; il 28 febbraio 2009 gli è succeduto in tale incarico monsignor Antonio Maria Vegliò. È stato inoltre membro della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, del Pontificio consiglio "Cor Unum" e dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica.

Il 25 ottobre 2005 ha presentato il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa.

Nel maggio 2007 ha partecipato alla V conferenza episcopale latinoamericana ad Aparecida come membro designato dal papa.

Nel novembre dello stesso anno, in una intervista al TG2, ha criticato un tipo di darwinismo, definendolo, fra l'altro, "figlio del marxismo".[2]

Il 4 aprile 2008 ha ricevuto la laurea specialistica honoris causa in Scienze delle Relazioni Internazionali (per il suo curriculum in Relazioni Internazionali) presso l'Università degli Studi di Salerno.[3]

Il 21 aprile 2009 è stato nominato da Benedetto XVI presidente della Commissione episcopale per l'Almo collegio Capranica, dove è stato alunno dal 1951 al 1962.

Dal 2010 al 2019 è stato presidente onorario del Dignitatis Humanae Institute, un'associazione della destra cattolica con sede nella Certosa di Trisulti.

È stato membro del Comitato di patrocinio del Coordinamento internazionale per il Decennio di una cultura della non violenza e della pace (2001-2010).

Dal 24 ottobre 2009 è presidente emerito del Pontificio consiglio della giustizia e della pace, avendo papa Benedetto XVI accolto la sua rinuncia all'ufficio per raggiunti limiti d'età.

Il cardinale Renato Raffaele Martino a Paola

Il 29 giugno 2010 il principe Carlo di Borbone-Due Sicilie, duca di Castro, gran maestro del ramo "franco-napoletano" dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio lo ha nominato nuovo gran priore dell'Ordine, succedendo al cardinale Albert Vanhoye nominato a sua volta consigliere ecclesiastico della Real Casa dei Borbone di Napoli delle Due Sicilie.[4] Il 23 maggio 2023 ha lasciato l'incarico al cardinale Marcello Semeraro.

Il 23 novembre 2012, compiendo 80 anni, è uscito dal numero dei cardinali elettori.

Dal 12 giugno 2014 ricopre l'incarico di protodiacono di Santa Romana Chiesa.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce dell'Ordine della Stella di Romania (Romania) - nastrino per uniforme ordinaria
Balì Cavaliere di Gran Croce di Giustizia decorato di Collare e Gran Priore del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di San Gennaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere commendatore dell'Ordine di Grenada - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere commendatore dell'Ordine di Grenada
— Roma, 5 novembre 2015[8]

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Curriculum vitae dell’Eminentissimo Signor Cardinale Renato Raffaele Martino, in People on the Move, n. 100, Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People, 2006, p. 5. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  2. ^ Olga Rickards e Gianfranco Biondi, Creazionisti in movimento 2, su rickardsbiondi.nova100.ilsole24ore.com, darwinpunk - Nóva100 - Il Sole 24 Ore, 30 novembre 2007. URL consultato il 18 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2007).
  3. ^ Laurea al cardinale Martino, su la Città di Salerno, 9 novembre 2007. URL consultato il 13 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
  4. ^ a b Cardinale Renato Raffaele Martino è stato nominato Gran Priore, su Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, 29 giugno 2010. URL consultato il 13 aprile 2024.
  5. ^ Le onorificenze della Repubblica Italiana – MARTINO Mons. Renat Raffaele, su quirinale.it. URL consultato il 13 aprile 2024.
  6. ^ Tabella degli insigniti (XLS), su canord.presidency.ro. URL consultato il 26 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2015).
  7. ^ (EN) Cardinal Martino invested Knight of the Order of St Januarius, su Sito Ufficiale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, 25 giugno 2012. URL consultato il 13 aprile 2024.
  8. ^ Ordine Constantiniano, su constantinian-caribbean.org. URL consultato il 5 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2017).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Segerme
(titolo personale di arcivescovo)
Successore
Jean-Lucien-Marie-Joseph Cadilhac 14 settembre 1980 – 21 ottobre 2003 Josef Clemens
Predecessore Pro-nunzio apostolico in Thailandia Successore
Silvio Luoni 14 settembre 1980 – 3 dicembre 1986 Alberto Tricarico
Predecessore Delegato apostolico in Laos, Malesia e Singapore Successore
Silvio Luoni 14 settembre 1980 – 3 dicembre 1986 Alberto Tricarico
Predecessore Delegato apostolico in Brunei Successore
- 1983 – 3 dicembre 1986 Alberto Tricarico
Predecessore Osservatore permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite Successore
Giovanni Cheli 3 dicembre 1986 – 1º ottobre 2002 Celestino Migliore
Predecessore Presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace Successore
François-Xavier Nguyễn Văn Thuận 1º ottobre 2002 – 24 ottobre 2009 Peter Turkson
Predecessore Cardinale diacono di San Francesco di Paola ai Monti Successore
Pietro Pavan dal 21 ottobre 2003 in carica
Predecessore Presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti Successore
Stephen Fumio Hamao 11 marzo 2006 – 28 febbraio 2009 Antonio Maria Vegliò
Predecessore Cardinale presidente dell'Almo Collegio Capranica Successore
Camillo Ruini 21 aprile 2009 – 21 gennaio 2016 Paolo Romeo
Predecessore Gran priore del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Successore
Albert Vanhoye, S.I. 29 giugno 2010 – 23 maggio 2023 Marcello Semeraro
Predecessore Cardinale protodiacono Successore
Jean-Louis Tauran dal 12 giugno 2014 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN4658345 · ISNI (EN0000 0001 1587 5254 · SBN RAVV451925 · BAV 495/287112 · LCCN (ENno2005026584 · GND (DE143790730 · WorldCat Identities (ENlccn-no2005026584