Giovanni Buora: differenze tra le versioni

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Nel [[1476]] e [[1477]] Giovanni Buora con Luca da Isola e Domenico Duca, scolpì i grandi [[capitello|capitelli]] con aquile nella Chiesa di San Zaccaria.
Nel [[1476]] e [[1477]] Giovanni Buora con Luca da Isola e Domenico Duca, scolpì i grandi [[capitello|capitelli]] con aquile nella Chiesa di San Zaccaria.


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Nel ''Duomo della Beata Vergine Immacolata'' di [[Montebelluna]] scolpì agli inizi del [[Cinquecento]] le statue dei ''Dodici Apostoli'' insieme a Bartolomeo di Domenico Lombardo. A Venezia scolpì nello stesso periodo le lunette della facciata della [[Chiesa di Santa Maria dei Carmini]].
Nel ''Duomo della Beata Vergine Immacolata'' di [[Montebelluna]] scolpì agli inizi del [[Cinquecento]] le statue dei ''Dodici Apostoli'' insieme a Bartolomeo di Domenico Lombardo. A Venezia scolpì nello stesso periodo le lunette della facciata della [[Chiesa di Santa Maria dei Carmini]].
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== Note ==
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<ref name=":0" /> Moro
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==Bibliografia==
==Bibliografia==
*Pietro Paoletti di Osvaldo ''L'architettura e la scultura del Rinascimento in Venezia'', Ongania-Naya Editori, Venezia 1893.
*Pietro Paoletti di Osvaldo ''L'architettura e la scultura del Rinascimento in Venezia'', Ongania-Naya Editori, Venezia 1893.

Versione delle 12:48, 24 apr 2024

Giovanni Buora di Antonio (Osteno, 14501513) è stato un architetto e scultore italiano.

Venezia, Chiesa di San Zaccaria

Lavorò, sotto la direzione di Mauro Codussi, alla Chiesa di San Zaccaria di Venezia, alla Chiesa di San Michele in Isola, alla Scuola Grande di San Marco e alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista.

Fu l'architetto del Dormitorio del Monastero di San Giorgio Maggiore[1]. Questo edificio era stato iniziato nel 1449 sotto l'abate Cipriano Rinaldini (14481456) e rimase interrotto per molti anni.

Nel 1476 e 1477 Giovanni Buora con Luca da Isola e Domenico Duca, scolpì i grandi capitelli con aquile nella Chiesa di San Zaccaria.

Nel 1488 inizia i lavori nella Chiesa di Santo Stefano per la realizzazione della tomba di Jacopo Surian, terminata nel 1493.

Nel Duomo della Beata Vergine Immacolata di Montebelluna scolpì agli inizi del Cinquecento le statue dei Dodici Apostoli insieme a Bartolomeo di Domenico Lombardo. A Venezia scolpì nello stesso periodo le lunette della facciata della Chiesa di Santa Maria dei Carmini.

I suoi due figli, Andrea e Antonio, furono anch'essi architetti.

Note

[2] Moro

Bibliografia

  • Pietro Paoletti di Osvaldo L'architettura e la scultura del Rinascimento in Venezia, Ongania-Naya Editori, Venezia 1893.
  • A. Zorzi Venezia Scomparsa, Electa, Milano 1984, 382.
  • Francesca Salatin, “Tutti li campi di marmore”. I Buora, una storia nella pietra, in 'Lettera da San Giorgio', 2020
  • Federico Moro, La Chiesa di Santo Stefano: gotico veneziano, Marcianum Press, Venezia, 2014

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Controllo di autoritàVIAF (EN186950820 · CERL cnp01412454 · ULAN (EN500010960 · GND (DE1015942423 · WorldCat Identities (ENviaf-186950820
  1. ^ (EN) Francesca Salatin, “Tutti li campi di marmore”. I Buora, una storia nella pietra, in Lettera da San Giorgio. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :0