Shout (gruppo musicale)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Shout
Paese d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereHeavy metal[1][2][3]
Hair metal[1][4]
Pop metal[1]
Christian metal[1][4][5]
Hard rock[4]
Album-oriented rock[4][6][7]
Periodo di attività musicale1987 – 1990
1999
EtichettaFrontline Records
Album pubblicati4
Studio3
Live0
Raccolte1
Sito ufficiale

Gli Shout sono stati un gruppo heavy metal cristiano formato a Los Angeles nel 1987.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli Shout vennero formati nel 1988 da Ken Tamplin (voce, chitarra), Loren Robinson (basso) e Dennis Holt (batteria). I primi due erano da poco usciti dalla formazione dei Joshua, gruppo fronteggiato dal chitarrista Joshua Perahia[8], con cui incisero il disco Surrender nel 1986. Inoltre Tamplin, il leader della band, era cugino di Sammy Hagar, ex cantante dei Montrose, e all'epoca nei Van Halen[9]. Alla formazione si aggiunse infine il chitarrista Chuck King e Mark Hugonberger alle tastiere. Gli Shout riuscirono ad ottenere un moderato successo, e conclusero un contratto con la Frontline Records, etichetta indipendente cristiana. Seguì la pubblicazione del debutto It Won't Be Long, a cui partecipò come ospite il chitarrista Lanny Cordola[4], ex membro dei Giuffria, e in quel periodo negli House of Lords. Lo stile del gruppo si rifaceva al tipico hair metal[4] americano, fatto cori, tastiere, ballad e sonorità tendenzialmente commerciali, seguendo il filone degli Stryper. Questo disco ottenne un buon successo nella scena underground, soprattutto in Europa[10] dove intrapresero un tour nell'agosto del '88[11]. Durante queste date per il supporto dell'album, il gruppo suonò anche ad un concerto al Marquee club di Londra, Regno Unito[12]. Grazie al successo ottenuto, It Won't Be Long, in origine disponibile solo su importazione, venne poi ristampato anche nel Regno Unito per la Music for Nations[12]. L'anno successivo il gruppo passò alla pubblicazione del secondo disco In Your Face, con il nuovo batterista Joseph Galetta, vecchio collega di Tamplin e Robinson nei Joshua. Questa volta il gruppo ospitò più di uno special guest, ma ben 6 chitarristi d'eccezione, tra cui Lanny Cordola, che già aveva partecipato al precedente lavoro, Marty Friedman, guitar hero che aveva appena raggiunto i Megadeth, ed era reduce dal super progetto Cacophony, Michael Angelo, membro dei Nitro e considerato lo shredder più veloce al mondo, Alex Masi, talentuoso chitarrista italiano[4]. Il nuovo disco riuscì a vendere oltre le 40 000 copie in neanche un mese dopo la sua uscita[10]. Il disco quell'anno vinse i Dove Award nella categoria "Best Heavy Metal Album"[3], ma anche il singolo estratto, la titletrack "In Your Face", vinse gli stessi Award nella categoria "Best Heavy Metal Song"[3][13].

Il gruppo finì per sciogliersi nel 1989 essenzialmente per due motivi: l'incapacità della musica cristiana di sostenere finanziariamente gli artisti[14] ed i problemi di omonimia che si presentarono quando una band omonima della east coast reclamò i diritti[14]. Tamplin intraprese poi la carriera solista e nel 1990 pubblicò il suo debutto An Axe to Grind, al quale parteciparono svariati sessioni payer tra cui il chitarrista dei Kiss e White Tiger Mark St. John, Lanny Cordola, Joey Tafolla dei Jag Panzer, l'ex Fifth Angel e Alice Cooper Ken Mary, il bassista di Giuffria, House of Lords, Quiet Riot e Impellitteri Chuck Wright e diversi altri[15]. Nel 1992 viene pubblicata una raccolta dei brani irrealizzati degli Shout intitolata At the Top of Their Lungs, nel quale figuravano anche alcuni brani presenti nei lavori solisti di Tamplin[16]. Nel 1997 Tamplin collaborò con Gene Simmons dei Kiss con cui compose il brano "I Confess", che venne inserito nel disco degli stessi Kiss Carnival of Souls: The Final Sessions. Nel 1999 gli Shout si riuniscono dando alla luce il nuovo album Shout Back.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Formazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

  • Ken Tamplin - voce, chitarra (1987-90, 1999-oggi)
  • Chuck King - chitarra solista (1987-90, 1999-oggi)
  • Loren Robinson - basso (1987-90, 1999-oggi)
  • Joe Galletta - batteria (1989-90, 1999-oggi)

Ex componenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Dennis Holt - batteria (1987-89)
  • Mark Hugonberger - tastiere (1987-89)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d nolifetilmetal.com - Shout
  2. ^ shout.cc - Ken Tamplin, su shout.cc. URL consultato il 14 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2008).
  3. ^ a b c musicrush.com - Dove Award for Best Heavy Metal Album e Best Heavy Metal Song
  4. ^ a b c d e f g metal-metropolis.com - Shout
  5. ^ metalforjesus.org - Christian metal history
  6. ^ cuttingedgerocks.com - Ken Tamplin "Wake The Nations", su cuttingedgerocks.com. URL consultato il 14 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2014).
  7. ^ crossrhythms.co.uk - Recensione "It Won't Be Long/In Your Face"
  8. ^ rockdetector.com - Joshua bio, su rockdetector.com. URL consultato il 14 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  9. ^ web.archive.org - Intervista a Sammy Hagar
  10. ^ a b Dn Milette, A SHOUT for Mortality, in CCM Magazine, vol. 12, n. 2, agosto 1989, p. 17, ISSN 1524-7848 (WC · ACNP).
  11. ^ Brian Quincy Newcomb, Notebook: Shout It Out!!, in CCM Magazine, vol. 11, n. 4, ottobre 1988, p. 10, ISSN 1524-7848 (WC · ACNP).
  12. ^ a b rockdetector.com - Shout Archiviato il 18 maggio 2015 in Internet Archive.
  13. ^ Dove Award Recipients for 1990, su doveawards.com, Gospel Music Association. URL consultato il 1º marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2006).
  14. ^ a b Doug Van Pelt, Tamplin's Got An Axe To Grind, in CCM Magazine, vol. 13, n. 3, settembre 1990, pp. 22-23, ISSN 1524-7848 (WC · ACNP).
  15. ^ metal-metropolis.com - Ken Tamplin
  16. ^ shout.cc - Discografia dal sito ufficiale, su shout.cc. URL consultato il 14 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2008).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàISNI (EN0000 0001 1161 6845
  Portale Heavy metal: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Heavy metal