Sallie Baliunas

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Sallie Louise Baliunas (New York, 23 febbraio 1953) è un astrofisica statunitense. È conosciuta per la sua posizione scettica sui cambiamenti climatici.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Baliunas ha conseguito il Bachelor of Science in astrofisica nel 1974 all'Università di Villanova e ha perfezionato i suoi studi in astrofisica all'Università di Harvard, dove ha conseguito il master universitario nel 1975 e il Ph.D nel 1980. Dopo il dottorato, ha cominciato subito a lavorare come ricercatrice associata all'Harvard College Observatory e ha ricoperto questa posizione fino al 1989, quando è entrata come astrofisica allo Smithsonian Astrophysical Observatory, dove ha lavorato fino al suo pensionamento. Durante la sua carriera, Baliunas è stata inoltre professore invitato alla Brigham Young University e professore a contratto alla Tennessee State University; dal 1991 al 2003 ha ricoperto inoltre l'incarico di vice direttore dell'Osservatorio di Monte Wilson. Baliunas ha effettuato ricerche sulla spettroscopia delle stelle nel visibile e nell'ultravioletto, le proprietà delle stelle simili al Sole, la variabilità del Sole, le ottiche adattive e i pianeti extrasolari. È autrice o coautrice di più di duecento pubblicazioni.[1][2]

Posizioni sui cambiamenti climatici[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992 Baliunas ha affermato che la produzione di energia del nostro sole è cambiata nel passato e potrebbe cambiare in futuro. Secondo la scienziata, il sole è in una fase insolitamente stabile rispetto a stelle simili, il che significa che ricostruire il suo record storico di luminosità passato potrebbe essere più difficile di quanto si pensi generalmente.[3] Nel 1995 ha assunto ufficialmente una posizione scettica sull'origine antropica del riscaldamento globale. Baliunas ritiene che il riscaldamento dell'atmosfera dipenda dall'attività solare e che l'effetto dei gas serra emessi dalle attività umane sia molto piccolo.[4][5][6] Nel 2003 ha pubblicato insieme al collega Willie Soon un articolo di climatologia storica sulla rivista Climate Research, in cui si sosteneva che "il 20º secolo non è probabilmente il periodo climatico più caldo né particolarmente estremo dell'ultimo millennio".[7] Poco tempo dopo la pubblicazione, un gruppo di tredici famosi scienziati del clima (tra cui Michael E. Mann) ha contestato in un altro articolo le affermazioni di Soon e Baliunas.[8]

Baliunas è stata affiliata a diversi centri studi di orientamento conservatore con una posizione scettica sul cambiamento climatico, tra cui l'Istituto George C. Marshall (di cui è stata presidente del comitato scientifico)[9] e l'Heartland Institute.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dr. Sallie Baliunas, su cfactcampus.org. URL consultato il 10 giugno 2004 (archiviato il 10 giugno 2004).
  2. ^ S. L. Baliunas research
  3. ^ Long term solar brightness changes estimated from a survey of Sun-like stars
  4. ^ Baliunas, Sallie. Are Human Activities Causing Global Warming?, The Marshall Institute, 1 January 1995
  5. ^ Baliunas, Sallie. The Sun, Cosmic Rays and Our Enviroment, TCS Daily, 16 August, 2004
  6. ^ Recent warming is not historically unique
  7. ^ Proxy climatic and enviromental changes of the past 1000 years
  8. ^ Leading climate scientists reaffirm view that Late 20th Century warming was unusual and resulted from human activity
  9. ^ Sallie Baliunas, Ph.D

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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