Ruggero Pierantoni

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Ruggero Pierantoni (Roma, 13 ottobre 1934[1]) è un biofisico, psicologo e politico italiano, studioso di percezione acustica e visiva[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È stato ricercatore presso l'Istituto di Cibernetica e Biofisica del CNR ed è da anni invitato come visiting professor presso università e istituti di ricerca in Italia e all'estero.[2] Ha insegnato teoria della percezione, psicologia della forma e storia dell’arte all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova e in prestigiose istituzioni internazionali (Toronto etc). Ha Insegnato anche presso la Facoltà di Design del Politecnico di Milano e all'Accademia di Belle Arti di Urbino.[2] È stato assessore alla cultura del comune di Genova da 1997 al 2002.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Riconoscere e comunicare. I messaggi biologici, Bollati Boringhieri, 1977.
  • L'occhio e l'idea. Fisiologia e storia della visione, Bollati Boringhieri, 1981.
  • Forma fluens. Il movimento e la sua rappresentazione nella scienza, nell'arte e nella tecnica, Bollati Boringhieri, 1986 (seconda ed. ill., 2008).
  • Segesta, domani, Bollati Boringhieri, 1990.
  • Monologo sulle stelle: forme della luce dalle origini alle fini dei mondi antichi, Bollati Boringhieri, 1994.
  • La trottola di Prometeo. Introduzione alla percezione acustica e visiva, Laterza, 1996.
  • Verità a bassissima definizione. Critica e percezione del quotidiano, Einaudi, 1998.
  • Vortici, atomi e sirene. Immagini e forme del pensiero esatto, Mondadori Electa, 2003.
  • Terra di Genova (con Luciano Leonotti), Leonotti, 2004.
  • Uno scherzo fulmineo. Cinquecento anni di fulmini dal 1929 al 1447, Archinto, 2007.
  • Salto di scala. Grandezze, misure, biografie delle immagini, Bollati Boringhieri, 2012.
  • Il nodo, il canestro, il pane e il filo spinato, Quodlibet, 2018.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ scheda, su archivio.fotografiaeuropea.it. URL consultato il 1° luglio 2021.
  2. ^ a b c d Biografia Ruggero Pierantoni, su zam.it. URL consultato il 20-10-2009.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN112453539 · ISNI (EN0000 0000 8179 7664 · SBN CFIV038224 · LCCN (ENn82030095 · GND (DE123099129 · BNF (FRcb135272619 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n82030095