Rimskaja

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Rimskaja
Римская
Stazione dellametropolitana di Mosca
GestoreMoskovskij metropoliten
Inaugurazione1995
StatoIn uso
Linealinea Ljublinsko-Dmitrovskaja
TipologiaStazione sotterranea
InterscambioPloščad' Iljiča  L8
Mappa di localizzazione: Mosca
Rimskaja
Rimskaja
Metropolitane del mondo
Coordinate: 55°44′46.44″N 37°40′56.34″E / 55.746233°N 37.682317°E55.746233; 37.682317

Rimskaja (in russo Римская?, "romana") è una stazione della Metropolitana di Mosca, situata sulla Linea Ljublinsko-Dmitrovskaja. Fu inaugurata il 28 dicembre 1995, giorno dell'inaugurazione della linea. La fermata è intitolata alla capitale italiana, Roma, ed è opera degli architetti Lev Popov e Nattalia Rasstegnyaeva, che la disegnarono seguendo il tema della storia di Roma.

La stazione è unica ed è costruita secondo un progetto inusuale, in cui è applicato il design con tre ambienti (due banchine divise tramite delle colonne da un corridoio), e tutte le infrastrutture giacciono su una struttura monolitica. La stazione si trova alla profondità di 54 metri. Le larghe colonne squadrate sono ricoperte in marmo grigio, così come le mura; il soffitto è di alluminio; granito rosso, nero, grigio e bianco ricopre invece il pavimento.

Le decorazioni sono di scultore Leonid Berlin e architetti italiani G.Imbrighi[1], A.Quattrocchi[2], e tra queste vi è una fontana (attualmente non funzionante a causa dell'umidità dell'aria) con colonne romane tipiche, oltre a una scultura di un bambino al termine del corridoio centrale e a quattro medaglioni che ritraggono una donna-lupo, Romolo, Remo e un arco trionfale di Roma.

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

Da questa stazione è possibile effettuare il trasbordo a Ploščad' Iljiča, sulla Linea Kalininskaja, attraverso passaggi pedonali. L'ingresso della stazione si trova sotto piazza Rogožskaja Zastava.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ IMBRIGHI GIAMPAOLO Professore Associato, su gomppublic.uniroma1.it. URL consultato il 24 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2016).
  2. ^ Andrea Quattrocchi, Architetto, su edilportale.com. URL consultato il 24 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2016).

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