Quarticciolo

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Coordinate: 41°53′32.09″N 12°34′31.58″E / 41.892247°N 12.575439°E41.892247; 12.575439
Piazza del Quarticciolo durante la nevicata del febbraio 2012

Il Quarticciolo è un'area urbana del Municipio Roma V di Roma Capitale. Fa parte della zona urbanistica 7B Alessandrina, nel quartiere Q. XXIII Alessandrino.

Si trova all'angolo fra il viale Palmiro Togliatti (già via Lucera) e la via Prenestina. La prima la separa, a ovest, dalla zona di Centocelle, la seconda, a nord, dalla zona di Tor Sapienza.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce come borgata ufficiale nel biennio 1939-40, su progetto di Roberto Nicolini (1907 - 1977) dell'Ufficio progetti dell'Istituto Fascista Autonomo Case Popolari (IFACP), e la prima fase della sua costruzione venne ultimata nel triennio 1941-43. È l'ultima realizzazione del programma delle borgate ufficiali promosso dal Governatorato della capitale.

L'impostazione della borgata riprende il classico impianto ortogonale di romana memoria, formato da cardo (via Manfredonia) e decumano (via Ostuni), alla cui intersecazione corrisponde l'area della piazza giardino. Le due strade costituiscono il sistema di collegamento interno alla borgata, la cui vera porta d'ingresso è data da via Castellaneta, posta obliquamente all'asse di via Manfredonia per far scoprire l'edificio principale a torre eretto sulla piazza.[2]

L'architettura della borgata è composta da edifici con forte caratterizzazione formale (sebbene il basso livello manutentivo abbia portato, nei decenni successivi, a confondere qualità architettonica e manutenzione) e diverse tipologie edilizie. Il centro della borgata era identificabile nella Casa del Fascio: Il fabbricato 4 del lotto II, da erigere nello spiazzo centrale della borgata adibito a centro civico e di adunata, cioè piazza del Quarticciolo, avrebbe ospitato ai piani inferiori la Casa del fascio e a quelli superiori alloggi popolarissimi: la sua altezza e alcuni particolari architettonici lo resero il fabbricato più importante della borgata. Con una tipologia a torre e una forma prismatica che allude a una sorta di fortezza, si caratterizza per le forature quadrate delle finestre e per le strette asole delle logge.[3]

L'assegnazione dei primi 300 alloggi venne fatta a vantaggio di famiglie numerose con almeno sette figli (50 alloggi), mentre 100 furono assegnati a famiglie con quattro o cinque figli in condizioni di bisogno e con benemerenze militari e politiche. Gli altri alloggi furono assegnati a vedove di guerra, mutilati, squadristi, combattenti con almeno tre figli, famiglie in subaffitto con grave affollamento ad altre categorie. Solo nel luglio del 1943, a seguito dei bombardamenti aerei un gran numero di sfollati e senza tetto occupò le case del Quarticciolo ancora da ultimare.[4]

Tra il 1943 ed il 1945, con il Quadraro, Centocelle, Torpignattara e il borghetto Alessandrino, il Quarticciolo fu protagonista della Resistenza contro l'occupazione tedesca di Roma. Questa era così intensa che i soldati della Wehrmacht spesso rinunciavano ad addentrarsi per le vie della zona a causa delle continue scorribande partigiane. Oltre alla presenza di numerosi partigiani e combattenti della Resistenza, il Quarticciolo era la base operativa della famosa banda del Gobbo (Giuseppe Albano).

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa dell'Ascensione di Gesù

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Il Quarticciolo è stato, nel 2011, ambientazione principale del film Nessuno mi può giudicare.

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Struttura polifunzionale del XXI secolo (2007) nata dalla ristrutturazione del mercato coperto.

Odonimia[modifica | modifica wikitesto]

Ex commissariato di P.S., oggi occupato e adibito a centro sociale

Il toponimo Quarticciolo deriva dalla distanza del quartiere da piazza di Porta Maggiore (raggiungibile tramite la via Prenestina), pari a quattro miglia. [5] [6]

Tutte le vie del quartiere sono dedicate a comuni della Puglia.

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

È raggiungibile dalle fermate Togliatti e Togliatti/Abelie del tram 14

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere è rappresentato nel calcio dalla A.S.D. Quarticciolo, militante, nella stagione 2015/2016, in Lega Nazionale Dilettanti, nel campionato di Seconda Categoria Lazio, girone G.

È inoltre presente la società di volley Roma 7 militante nel campionato nazionale di serie B.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Redazione, Il Quarticciolo da borgata a quartiere, su Abitare A Roma, 18 settembre 2021. URL consultato l'8 settembre 2023.
  2. ^ Luciano Villani, 7.1 Il Quarticciolo, l'ultima borgata popolarissima del fascismo, p. 251.
  3. ^ Luciano Villani, 7.1 Il Quarticciolo, l'ultima borgata popolarissima del fascismo, p. 253.
  4. ^ Luciano Villani, 7.1 Il Quarticciolo, l'ultima borgata popolarissima del fascismo, p. 257.
  5. ^ Rerum Romanarum: Quarticciolo, su rerumromanarum.com. URL consultato il 18 ottobre 2020.
  6. ^ Lorenzo Quilici, Stefania Quilici Gigli (a cura di), Opere di assetto territoriale ed urbano, L'Erma di Bretschneider, 1995, p. 58. URL consultato il 18 ottobre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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