Pioda

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Disambiguazione – Se stai cercando l'elemento architettonico dei tetti, vedi Pioda (architettura).
Pioda
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Sondrio
Comune Ardenno
Territorio
Coordinate46°11′N 9°38′E / 46.183333°N 9.633333°E46.183333; 9.633333 (Pioda)
Altitudine702 m s.l.m.
Abitanti9
Altre informazioni
Cod. postale23011
Prefisso0342
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantipiodesi ("piuderàtt" o "baretòn" nel dialetto locale)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pioda
Pioda

La Pioda (La Pioeuda in dialetto valtellinese, AFI: [ˈpjøːda]) è una frazione del comune di Ardenno (SO) di 17 abitanti.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

È situata a 702 metri s.l.m., in bassa Valtellina, ai piedi della Valmasino.

Punti d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Nella frazione è presente il Santuario di San Gottardo, edificato nel 1707. Molti devoti da tutta la Valtellina e da Roma si recano ogni anno alla festa patronale del (4 maggio) per ringraziare il Santo della protezione che dona alle famiglie originarie del luogo.

Il santuario[modifica | modifica wikitesto]

Si hanno notizie della chiesa di San Gottardo già dal XVI secolo. Fu edificata nelle stile attuale, agli inizi del XVIII secolo, come da iscrizione sul portale in pietra del 1707. È probabile che sia stata costruita in 16 anni, ed inaugurata ai fedeli 2 anni dopo. Nella parte più bassa dell'edificio, e in particolare sulla porta di una stanza vicina all'ossario, vi è una trave in granito con incisa una data: 1691. L'ossario è chiuso da una pregevole cancellata in ferro battuto, che reca in alto la data della sua costruzione e i relativi committenti: Natale Pedruzzi e Sim. e Gio: Pietro e fratel Corvini F.F.P.S.D.[1] 1764. Sopra la cancellata è presente un ovale, dipinto con san Michele arcangelo, protettore dei defunti, che, con la spada sguainata, scaccia il demonio. All'interno, sulla volta, davanti alla cappella dell'altare maggiore vi è la scritta : Edificato in onore di Dio e di san Gottardo, da università [2] e benefattori della Pioda, Anno 1709.

La chiesa possiede una navata a volta, tre cappelle, e un fonte battesimale. Varcata la soglia, una cancellata in ferro battuto delimita l'ingresso ; subito a destra si può ammirare una pregevole acquasantiera in granito. A sinistra, dietro il battistero, vi sono i quadretti del ringraziamento Per grazia ricevuta, risalenti alla metà del Settecento. Oltre la cancellata, sulla volta della chiesa, possiamo ammirare quattro affreschi .

I quattro affreschi[modifica | modifica wikitesto]

Il primo mostra Gesù davanti al tempio mentre ridona la vista a un cieco.[3]. Il secondo illustra la parabola del figliol prodigo, nella scena del padre che accoglie a braccia aperte il figlio pentito.[4] Il terzo rappresenta il racconto evangelico del buon samaritano, mentre scende da cavallo per aiutare l'uomo disteso in terra.[5]. Infine sopra la volta dell'altare maggiore osserviamo San Lorenzo con la graticola, strumento del supplizio.[6] Questo affresco è stato dipinto per richiamare, e in un certo senso omaggiare, la chiesa madre di Ardenno, mentre la graticola ricorda i non sempre “idilliaci” rapporti tra gli abitanti della Pioda ed il clero Ardennese.

L'altare in marmo nero[modifica | modifica wikitesto]

L'altare di marmo nero, in stile barocco, sopra al quale è posto il quadro che tutto il popolo chiama di San Gottardo. La tecnica pittorica è olio su tela, di cm 350 di altezza per cm 210 di larghezza. Rappresenta la Madonna in trono con Bambino, fra i santi Gottardo a destra e Carlo Borromeo a sinistra. Il quadro è datato 1810 e fu commissionato dagli emigranti ed eseguito in Roma. In basso a destra si trova la scritta: Gli uomini (...) Roma (...) Carità 18 (...). Il quadro venne restaurato nell'aprile 2006.[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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