Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli

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Voce principale: Lingotto (comprensorio).
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàTorino
IndirizzoVia Nizza, 230 (comprensorio del Lingotto)

Nizza Millefonti

Coordinate45°01′56.75″N 7°39′56.64″E / 45.03243°N 7.665732°E45.03243; 7.665732
Caratteristiche
TipoPinacoteca
Istituzione2002
Apertura2002
Visitatori103 451 (2022)
Sito web

La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, anche nota semplicemente come Pinacoteca Agnelli, è un museo d'arte con sede a Torino.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Inaugurata nel 2002 all'ultimo piano del Lingotto, la pinacoteca raccoglie una selezione di opere provenienti dalla collezione privata di Gianni e Marella Agnelli.

La collezione è ospitata nello Scrigno, un corpo di acciaio con una superficie di 450 metri quadrati sollevato a 34 metri dalla pista di collaudo sul tetto dello stabilimento. La struttura è opera dell'architetto Renzo Piano. Lo stile architettonico rappresenta un'astronave di cristalli che riprende simbolicamente lo stile futurista della fabbrica originaria.

Oltre alla collezione permanente, il museo ospita periodicamente mostre temporanee d'arte contemporanea.[1][2]

Collezione permanente[modifica | modifica wikitesto]

Il museo espone ventitré dipinti e due sculture. Tra gli artisti del Settecento spicca Canaletto, di cui il museo conserva un gruppo di sei vedute di Venezia. A queste si aggiungono due dipinti di Bernardo Bellotto, nipote di Canaletto, che raffigurano scorci di Dresda rispettivamente con la Frauenkirche e la Hofkirche. Completa la collezione settecentesca il dipinto Alabardiere in un paesaggio di Giovan Battista Tiepolo.

Per quanto riguarda l'arte dell'Ottocento la pinacoteca conserva due sculture chiamate Le danzatrici di Antonio Canova nonché La bagnante bionda di Pierre-Auguste Renoir e La Négresse di Édouard Manet.

Ad aprire la sezione sul Novecento è Pablo Picasso con L'Hétaire risalente al periodo blu. Ancora di Picasso è il dipinto cubista Uomo appoggiato a un tavolo degli anni 1915-16. Agli stessi anni risale lo splendido nudo femminile di Amedeo Modigliani. Sette pregevoli dipinti di Henri Matisse costituiscono il nucleo più corposo di opere posseduto dalla pinacoteca. Infine il museo vanta due lavori futuristi; rispettivamente Lanciers italiens au galop di Gino Severini e Velocità astratta di Giacomo Balla.[3]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pinacoteca Agnelli, le nuove installazioni d’arte sulla Pista 500, su artslife.com, 11 novembre 2022. URL consultato il 28 luglio 2023.
  2. ^ I nuovi progetti di Pinacoteca Agnelli: installazioni, mostre, performance ed eventi, su finestresullarte.info, 1º novembre 2022. URL consultato il 28 luglio 2023.
  3. ^ Pinacoteca Agnelli, su comune.torino.it. URL consultato il 28 luglio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV. , Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli al Lingotto , Bompiani, 2002, ISBN 88-7423-059-1 , (Catalogo della Pinacoteca).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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