Pieve di San Vigilio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pieve di San Vigilio
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneFriuli-Venezia Giulia
LocalitàPieve (Porcia)
Indirizzovia Pieve
Coordinate45°57′27.14″N 12°35′11.32″E / 45.957539°N 12.586478°E45.957539; 12.586478
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Vigilio
Diocesi Concordia-Pordenone

La pieve di San Vigilio è un luogo di culto cattolico di Pieve, frazione di Porcia, in provincia di Pordenone e diocesi di Concordia-Pordenone[1][2]; fa parte della forania dell'Alto Livenza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In base ai reperti ritrovati, si può dedurre che la primitiva chiesa sorse nel VI secolo; nell'VIII secolo l'edificio fu oggetto di una trasformazione, con la realizzazione di tre absidi[1].

La pieve da un'altra angolazione

La chiesa è poi menzionata nella bolla di papa Urbano III del 1187, in cui sono elencate 39 pievi[1].

Alla fine del XV secolo la pieve venne danneggiata dai Turchi durante le loro invasioni[1]; si rese pertanto necessario un generale intervento di ripristino[3].

Dalla relazione della visita del 1584 del vescovo di Parenzo Cesare Nores, si legge che la chiesa era dotata di quattro altari[3]; nel Seicento si provvide a rimodellare la facciata e a costruire la nuova abside[1].

La struttura fu restaurata nel 1838[1], anche se nel 1873 essa risultava essere in stato di semiabbandono[3]; la pieve venne nuovamente ristrutturata tra il 1938 e il 1939 e poi ancora nel 1948[1].

Nel 1994, in concomitanza con uno scavo archeologico, si provvide al rifacimento del pavimento[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio sorge all'interno dell'antica centa, adibita a camposanto, su un terrapieno notevolmente rialzato rispetto al livello della campagna[4].

La facciata a capanna della pieve, che volge a occidente, è molto semplice. Al centro si apre il portale d'ingresso timpanato e una finestra di forma semicircolare delimitata da cornice; sotto agli spioventi del tetto vi è una fila di dentelli, mentre al di sopra sono presenti nel mezzo due volute ai lati delle quali si innalzano altrettanti pinnacoli[1].

Di fronte alla chiesa si erge il tozzo campanile a base quadrata, abbellito da lesene raccordate da archetti pensili; la cella presenta una monofora per lato ed è coperta dal tetto a quattro falde.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, coperta dalle capriate lignee sorreggenti il tetto; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, introdotto dall'arco santo, sopraelevato di tre gradini e chiuso dall'abside poligonale[1].

Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali un altare in legno policromo, costruito nel Settecento[1], l'acquasantiera, risalente al 1643[1], gli affreschi che rappresentano l'Ultima cena, San Nicolò e San Cristoforo, dipinti nel XIII secolo[5][3], il Crocifisso ligneo, intagliato nel XVII secolo[5], e le raffigurazioni della Vergine di Loreto e di San Giovanni Battista, eseguite nel Seicento[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l Pieve di San Vigilio <Pieve di Palse, Porcia>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 21 luglio 2021.
  2. ^ BeWeB.
  3. ^ a b c d e La pieve di San Vigilio, su vienichetiporto.wordpress.com. URL consultato il 21 luglio 2021.
  4. ^ PORCIA (Pn), Pieve e centa di S. Vigilio, su archeocartafvg.it. URL consultato il 21 luglio 2021.
  5. ^ a b PIEVE DI S. VIGILIO, su pordenonewithlove.it. URL consultato il 21 luglio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]