Phalangium opilio

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Falangio
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordine Opiliones
Famiglia Phalangiidae
Sottofamiglia Phalangiinae
Genere Phalangium
Specie P. opilio
Nomenclatura binomiale
Phalangium opilio
Linnaeus, 1761

Il falangio (Phalangium opilio Linnaeus, 1761[1]), detto anche ragno della campagna è un aracnide dell'ordine Opiliones dalle zampe lunghe e sottili (particolare da cui prende il nome)[2], l'addome color grigio scuro delle dimensioni di un pisello e saldato al cefalotorace, con due occhi, al posto delle zanne ha delle chele minuscole simili a quelle dei granchi.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome di questo ragno deriva da Falance, un giovane che, secondo il mito greco, venne punito dagli dei per la sua presunzione e trasformato in un ragno errante.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Di aspetto esile e snello, soprattutto a causa delle lunghissime zampe (circa 5 cm), ha lunghi pedipalpi privi di funzione prensile. Privo di ghiandole velenifere come tutti gli Opilionidi, conduce una vita nomade. Se minacciato fugge rapidamente o si immobilizza sulle zampe iniziando a vibrare con il corpo; qualora gli si afferri una zampa è in grado di staccare l’arto, che continua a vibrare a lungo, anche separato dal corpo, distraendo il predatore. La sua dieta contempla praticamente tutto ciò che è organico. La riproduzione avviene per via diretta, e non tramite una spermatofora come accade solitamente negli Aracnidi

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Phalangium opilio è presente in tutta la fascia temperata ed è molto diffuso in Italia; il suo habitat elettivo sono i campi, ma spesso trova riparo anche nelle abitazioni.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Taxon details: Phalangium opilio, in Fauna Europaea version 2.6.2, Fauna Europaea Web Service, 2013.
  2. ^ Falàngio su Etimo.it

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