Sindrome di Dressler

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Sindrome di Dressler
Specialitàcardiologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
Sinonimi
Pericardite epistenocardica
Pericardite post-pericardiotomica

La sindrome di Dressler è una particolare forma di pericardite, che insorge nei pazienti dopo infarto miocardico acuto esteso[1], in genere a localizzazione anteriore, dopo intervento chirurgico nel mediastino o in seguito a lesioni traumatiche. Recentemente sono stati individuati casi insorti post-procedure di ablazione transcatetere.[2]

L'eziologia è di tipo immunologico, intesa come risposta anomala del sistema immunitario ad un evento di tipo infiammatorio generale. Nel contesto di un infarto del miocardio, se questo è talmente esteso da interessare la parete cardiaca a tutto spessore (infarto transmurale), si può verificare l'esposizione di antigeni pericardici precedentemente segregati; ne consegue un'aggressione autoimmune del pericardio e della pleura configurando un quadro di pleuropericardite (sierosite) sierofibrinosa. Con le nuove metodiche di trattamento della sindrome coronarica acuta che riducono notevolmente l'area di necrosi, la sindrome di Dressler è andata via via diminuendo ed è ormai poco frequente il suo riscontro nel post-infarto.[3]

Segni e sintomi[modifica | modifica wikitesto]

Il dolore toracico, la dispnea, l'astenia e la febbre, sono i sintomi più comuni e si possono presentare precocemente (una settimana) o tardivamente (sino a sei settimane) dopo un evento ischemico cardiaco, lesione traumatica al torace o intervento chirurgico.

L'elettrocardiogramma presenta le alterazioni tipiche di una pericardite con l'elevazione del tratto ST nelle derivazioni del pregresso infarto e non.

L'ecocardiogramma identifica e quantizza la presenza del liquido in pericardio

La radiografia del torace consente di ricercare l'eventuale presenza di una pleurite spesso associata alla sindrome.

Gli esami di laboratorio mostrano alterazione degli indici infiammatori come la VES e la PCR.

Complicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Sono piuttosto rare, ma gravi:

Terapia[modifica | modifica wikitesto]

Le terapie di riferimento sono sempre i farmaci antinfiammatori FANS, in particolare l'aspirina ad alte dosi.

Per prevenire recidive, molti studi indicano l'utilità della colchicina, anche a basso dosaggio (0.5–1 mg/g). La cura con cortisone è necessaria e diffusa nelle forme più gravi, ma può anche essere un'importante causa di recidive.

Gli antibiotici sono somministrati solo in caso sospetto di super-infezione batterica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Imazio M, Negro A, Belli R, Beqaraj F, Forno D e et ali, Frequency and prognostic significance of pericarditis following acute myocardial infarction treated by primary percutaneous coronary intervention, in Am. J. Cardiol., vol. 103, n. 11, giugno 2009, pp. 1525–9, DOI:10.1016/j.amjcard.2009.01.366, PMID 19463510.
  2. ^ Goossens K, Caenepeel A e De Greef Y, Delayed tamponade triggering Dressler's syndrome after pulmonary vein isolation, in Acta Cardiol, vol. 67, n. 5, ottobre 2012, pp. 595–8, PMID 23252013.
  3. ^ Bendjelid K e Pugin J, Is Dressler syndrome dead?, in Chest, vol. 126, n. 5, novembre 2004, pp. 1680–2, DOI:10.1378/chest.126.5.1680, PMID 15539743.
  4. ^ Algom M e Schlesinger Z, Serial changes in left ventricular diastolic indexes derived from Doppler echocardiography after anterior wall acute myocardial infarction, in Am. J. Cardiol., vol. 75, n. 17, giugno 1995, pp. 1272–3, PMID 7778555.
  5. ^ Kabukcu M, Demircioglu F, Yanik E, Basarici I e Ersel F, Pericardial tamponade and large pericardial effusions: causal factors and efficacy of percutaneous catheter drainage in 50 patients, in Tex Heart Inst J, vol. 31, n. 4, 2004, pp. 398–403, PMC 548241, PMID 15745292.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Emanuel Goldberger, Trattato di cardiologia clinica, New York, The C.V. Mosby Company, 1990.
  • Eugene Braunwald, Peter Libby, Robert O. Bonow, Douglas P. Zipes, Douglas L. Mann, Braunwald's Heart Disease. A textbook of cardiovascular medicine, 8ª ed., Saunders Elsevier, 2008, ISBN 978-1-4160-4105-4.
  • Brian P. Griffin, Eric J. Topol, Malattie del Cuore, Filadelfia, Lippincott Williams & Wilkins, 2010.

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