Ospedale Bellaria

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Ospedale Bellaria "C. A. Pizzardi"
Ospedale Bellaria - Padiglione H
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBologna
Indirizzovia Altura, 3
Fondazione1927
Posti letto372
Dir. generalePaolo Bordon (AUSL Bologna)
Dir. sanitarioLorenzo Roti
Dir. amministrativoGiovanni Ferro[1]
Sito webwww.ausl.bologna.it/
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 44°27′50.32″N 11°23′26.8″E / 44.463978°N 11.390778°E44.463978; 11.390778

L'ospedale Bellaria "Carlo Alberto Pizzardi" è uno dei quattro ospedali pubblici appartenenti al servizio sanitario locale di Bologna.

Condivide l'organizzazione ospedaliera con l'Ospedale Maggiore, con cui compone la AUSL di Bologna, insieme ai presidi della provincia di Bologna (esclusa la zona dell'imolese appartenente alla AUSL di Imola).

Dal 2011 anche all'ospedale Bellaria è stato riconosciuto il carattere di "istituto di ricovero e cura a carattere scientifico" (IRCCS).[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il complesso fu costruito grazie a una serie di donazioni (a partire dal 1919[3]), del marchese Carlo Alberto Pizzardi[4] (come fece per un altro nosocomio di provincia, l'Ospedale consorziale di Bentivoglio).

Il complesso fu fatto costruire, per ragioni sanitarie, lontano da Bologna, su progetto di Giulio Marcovigi (1870-1937), architetto esperto in costruzioni ospedaliere e considerato il padre della moderna ingegneria sanitaria.[5] Il marchese Pizzardi pose come unica condizione che l'ospedale si dotasse di un certo numero di letti per curare i tubercolotici, e anche oggi si mantiene fede a questa tradizione (con 8 posti letto).[6]

La prima pietra fu posta il 29 maggio del 1927, alla presenza di Vittorio Emanuele III.[6]

I lavori furono ultimati il 14 maggio del 1930.[3]

Nel 2022 l'ospedale ospita la mostra Trova il dipinto - L'Arte in Reparto.[7]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

L'ospedale è situato su una collina boscosa contigua alla via Emilia, al confine tra il comune di Bologna e quello di San Lazzaro di Savena, limitrofo al Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa. L'ingresso storico è dominato da due imponenti sculture di bronzo, ancora in stile liberty, opera di Pasquale Rizzoli: L'arte che sconfigge la malattia e La speranza che sostiene la vita.[5]

La particolarità del complesso, capace di 480 posti letto, è nelle strutture di collegamento - ballatoi, scale, porticati - che mettono in relazione le varie parti dell'edificio.[5]

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

L'ospedale ha numerose unità operative mediche e chirurgiche. Non ha attivo un servizio di pronto soccorso vero e proprio ma aveva un ambulatorio ad accesso diretto per le urgenze più lievi - con funzioni diagnostiche, di terapia, ricovero o smistamento in altre strutture - ora non più attivo perché trasferito a San Lazzaro.[8]

Tra le specialità spicca la neurochirurgia, condotta ad un livello di altissima eccellenza con annessa la neuroradiologia dedicata alle neuroscienze, unica nel panorama bolognese. La struttura dell'ospedale è caratteristica, con una pensilina centrale che, partendo dall'atrio principale, attraversa il comprensorio e dalla quale si dipartono lateralmente i quattro padiglioni principali A, B, C, D con l'aggiunta del blocco F (concepito inizialmente come area dedicata all'emergenza), che termina nella palazzina servizi (mensa aziendale e uffici). Altre palazzine sono dislocate al di fuori dalla struttura principale: il padiglione Tinozzi, la Casa dei risvegli Luca De Nigris[9] e il padiglione G per le neuroscienze. Al di fuori del plesso principale è presente il padiglione H, che fa riferimento alla radioterapia e alla senologia e una piattaforma d'atterraggio per l'elisoccorso.[10][11]

Piattaforma d'atterraggio per l'elisoccorso
Viale d'ingresso dell'ospedale

Reparti e servizi[modifica | modifica wikitesto]

I principali reparti e servizi sono:[12]

  • Ambulatori Ospedale Bellaria
  • Analgesia terapia del dolore
  • Anatomia ed istologia patologica
  • Cardiologia e unità coronarica
  • Centro di diagnostica senologica
  • Centro di riabilitazione Casa dei risvegli Luca De Nigris
  • Centro dialisi decentrata CAD
  • Chirurgia maxillo facciale
  • Chirurgia plastica
  • Chirurgia senologica
  • CUP centro unico prenotazione polifunzionale ospedale Bellaria
  • Day hospital cardiologia
  • Day hospital chirurgia
  • Day hospital neurochirurgia
  • Day hospital neurologia
  • Day hospital pneumologia
  • Day service - day hospital oncologia
  • Day service gastroenterologia
  • Day service medicina interna
  • Day surgery chirurgia polispecialistica
  • Dermatologia
  • Dietologia e nutrizione clinica
  • Endocrinologia
  • Hospice Bellaria
  • Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
  • Immunoematologia e trasfusionale
  • Laboratorio Analisi
  • Medicina interna
  • Medicina riabilitativa
  • Neurochirurgia
  • Neurologia
  • Neuropsichiatria infantile
  • Neuroradiologia
  • Oncologia
  • Pneumologia
  • PSAL Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro
  • Punto di distribuzione farmaci
  • Radiologia Diagnostica
  • Radioterapia
  • Saletta chirurgica polispecialistica
  • Sanità pubblica veterinaria area centro
  • Terapia intensiva
Centro prelievi

Presso il padiglione Tinozzi fu istituito dal 2012 il Centro prelievi ad accesso diretto senza prenotazione. Questa modalità di fruizione è stata disattivata dal marzo 2020, mantenendo il Servizio soltanto tramite prenotazione CUP > CUP[13].

Collegamenti[modifica | modifica wikitesto]

L'ospedale è servito dalla linea urbana 36 e dalla linea azzurra 90 gestite da Tper. È presente un parcheggio a pagamento[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Organigramma AUSL Bologna 1-1-2021 (PDF), su ausl.bologna.it. URL consultato l'8 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2020).
  2. ^ ISBN/IRCCS, su ausl.bologna.it. URL consultato l'8 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2021).
  3. ^ a b Pier Luigi Perazzini, L'Ospedale Bellaria: l'incompiuto, articolo di «In Piazza San Lazzaro», giugno-luglio 2016, anno 39, n. 2, p. 20
  4. ^ Elena Musiani, Pizzardi Carlo Alberto, su Storia e Memoria di Bologna, Museo civico del Risorgimento. URL consultato il 23 agosto 2022.
  5. ^ a b c 14 maggio 1930. L'Ospedale Bellaria per gli ammalati di tubercolosi, su Bologna Online, Biblioteca Sala Borsa, 14 settembre 2020. URL consultato il 23 agosto 2022.
  6. ^ a b L'Ospedale Bellaria per gli ammalati di tubercolosi, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 17 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  7. ^ Trova il dipinto – L’Arte in reparto — Azienda USL di Bologna, su www.ausl.bologna.it. URL consultato il 19 luglio 2023.
  8. ^ Ambulatorio ad accesso diretto, su ausl.bologna.it. URL consultato il 18 aprile 2024 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2022).
  9. ^ Casa dei risvegli
  10. ^ https://web.archive.org/web/20130812155911/http://c/. URL consultato l'8 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2013).
  11. ^ OSPEDALE BELLARIA - Planimetria (PDF), su ausl.bologna.it. URL consultato il 18 aprile 2024.
  12. ^ OSPEDALE BELLARIA Distretto Città di Bologna/BOLOGNA Savena, su ausl.bologna.it. URL consultato l'8 marzo 2021.
  13. ^ Centro Prelievi ad accesso diretto dell'Ospedale Bellari, su ausl.bologna.it. URL consultato l'8 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2020).
  14. ^ Trasporti, su ausl.bologna.it. URL consultato l'8 marzo 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàISNI (EN0000 0004 1784 5501