Oscar Abello

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Oscar Abello
NascitaTorino, 25 settembre 1916
MorteAin el-Gazala, 5 gennaio 1941
Cause della mortecaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàCaccia
Reparto70ª Squadriglia caccia, 23º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre
Anni di servizio1941-1942
GradoTenente a.a.r.n. in s.p.e.
GuerreGuerra di Spagna
Seconda guerra mondiale
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Decorazionivedi qui
Studi militariScuola di applicazione dell’aeronautica di Firenze
dati tratti da Medaglie d'Oro al Valor Militare[1]
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Oscar Abello (Torino, 25 settembre 1916Ain el-Gazala, 5 gennaio 1941) è stato un aviatore e ufficiale italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria durante il corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Caccia Fiat C.R.42 Falco conservato presso il Museo dell'Aeronautica di Vigna di Valle.

Nacque a Torino il 25 settembre 1916,[1] e dopo aver frequentato le scuole elementari "Pacchiotti", si diplomò presso il Regio istituto tecnico "Sommeiller". Nel 1935 si iscrisse alla Facoltà di Scienze economiche dell'Università di Torino, ma l'anno successivo, attratto dal mondo dell'aviazione, si arruolò nella Regia Aeronautica. Conseguito il brevetto di pilota a 18 anni, fu assegnato alla Scuola di volo di Foggia nel settembre 1936, divenendo pilota militare nel gennaio 1937, con la conseguente nomina a sottotenente di complemento. In forza alla 75ª Squadriglia caccia,[2] 23º Gruppo Caccia Terrestre,[3] partì volontario per combattere in Spagna, assegnato alla specialità caccia dell'Aviazione Legionaria. Rientrato in Italia nell'agosto 1938 fu mandato a frequentare la Scuola di applicazione dell'aeronautica di Firenze, ed al termine del corso entrò in servizio permanente effettivo. All'atto dell'entrata in guerra dell'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940,[4] si trovava in servizio preso la 70ª Squadriglia caccia,[2] 23º Gruppo, 3º Stormo Caccia Terrestre, di stanza sull'aeroporto di Torino-Mirafiori[2] ed equipaggiata con i caccia Fiat C.R.42 Falco.[2] Partecipò alle operazioni belliche[5] contro la Francia, distinguendosi durante l'attacco ai campi d’aviazione di Cuers Pierrefeu e Hyères[6] avvenuto il 15 giugno. Nel mese di luglio il 23º Gruppo, divenuto Autonomo in quello stesso mese,[4] fu trasferito in Sicilia[5] prendendo parte alla campagna contro l'isola di Malta.[4] il 16 dicembre, insieme al suo reparto, fu trasferito in Africa Settentrionale Italiana venendo promosso tenente il 30 dello stesso mese.[N 1]

Il 5 gennaio 1941[1] il suo aereo, insieme a quello del sergente Pardino Pardini, fu abbattuto in fase di atterraggio sopra il campo d'aviazione di Ain el-Gazala[2] dall'Hawker Hurricane pilotato dal F.O. Ernest Mason,[N 2] che pattugliava la zona insieme al velivolo del 2nd Lt. Robert Talbot. I 5 novembre 1941 gli fu conferita la laurea honoris causa presso l'Università di Torino, e l’8 agosto 1942 fu insisgnito della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Intrepido, audace, mirabile pilota da caccia, pronto ognora a tutti i cimenti e a tutti i rischi, votato alla gloria dell’ala italiana, portava la sua offesa oltre i mari e oltre i monti nei cieli nemici dal fronte francese al deserto marmarico. In asprissimi numerosi scontri con la caccia avversaria conseguiva tre brillanti vittorie personali e contribuiva validamente all’abbattimento di altri numerosi velivoli. Al ritorno di un volo di guerra, mentre s’accingeva ad atterrare sul proprio campo, una raffica improvvisa di un caccia assalitore lo colpiva a morte, quasi a tradimento. Immolava così la sua giovane vita sull’ara gloriosa degli olocausti alla Patria, lasciando di sé esempio luminoso per nuovi ardimenti e per nuove vittorie. Cielo di Ain el Gazala (A.S.), 23 giugno 1940-5 gennaio 1941.[1]»
— Regio Decreto 8 agosto 1942[7]
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale pilota da caccia, volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, effettuava numerosi voli bellici, contribuendo efficacemente a mantenere inviolato il cielo di una importante base navale. Cielo di Spagna, novembre 1937-agosto 1938.»
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Concorreva valorosamente ad azioni di mitragliamento e caccia su lontane basi nemiche. Cielo di Hyères, Cuers Pierrefeu, 13-15 giugno 1940.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La promozione arrivò in seguito all’abbattimento in cooperazione dell'Hurricane del Flight Lieutenant Peter Gardner Keeble, avvenuto su Malta.
  2. ^ I due C.R.42 furono rispettivamente il sesto e settimo abbattimento di Mason.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica 1969, p. 119.
  2. ^ a b c d e Dunning 1988, p. 30.
  3. ^ Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica 1977, p. 24.
  4. ^ a b c Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica 1977, p. 25.
  5. ^ a b Dunning 1988, p. 31.
  6. ^ Brotzu, Caso, Cosolo 1971, p. 59.
  7. ^ Bollettino Ufficiale 1942, disp.35, pag.1792 e disp.45, pag.2431.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Emilio Brotzu, Michele Caso e Gherardo Cosolo (a cura di), Dimensione Cielo, Aerei Italiani nella 2ª Guerra Mondiale Vol.1, Caccia-Assalto, Roma, Edizioni dell'Ateneo & Bizzarri, 1971.
  • (EN) Chris Dunning, Combat Units od the Regia Aeronautica. Italian Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • (EN) Hakan Gustavsson e Ludovico Slongo, Fiat CR.42 Aces of World War 2, Botley, Osprey Publishing Company, 2000, ISBN 1-4728-0192-X.
  • I Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1977.
  • Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica, 1969.
  • Franco Pagliano, Storia di diecimila aeroplani, Milano, Edizioni Europee, 1954.