Olaf (Frozen)

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Olaf
Olaf in una scena di Frozen - Il regno di ghiaccio
UniversoDisney
Lingua orig.inglese
Autori
Character designBill Schwab
StudioWalt Disney Animation Studios
1ª app.27 novembre 2013
1ª app. inFrozen - Il regno di ghiaccio
Ultima app. inI racconti di Olaf
Voci orig.
Voci italiane
Caratteristiche immaginarie
SessoMaschio
Luogo di nascitaArendelle

Olaf è un personaggio immaginario del franchise di Frozen, prodotto da Walt Disney Animation Studios. Appare per la prima volta in Frozen - Il regno di ghiaccio del 2013, è un pupazzo di neve creato da Elsa e Anna durante la loro infanzia, e divenuto senziente grazie alla magia di Elsa. Appare anche nel film del 2019 Frozen II, e negli altri media collegati al franchise.

Biografia del personaggio[modifica | modifica wikitesto]

Olaf è stato creato da Elsa e dalla sorella Anna nella notte dell'incidente che le avrebbe separate per tredici anni. All'epoca, Olaf non era ancora senziente ed Elsa simulava i movimenti e la voce del pupazzo di neve, creando il suo saluto distintivo: "Ciao a tutti. Io sono Olaf. E amo i caldi abbracci!". Anna adorava il pupazzo di neve che aveva appena costruito con sua sorella e tutti e tre pattinavano nella grande sala, spinti dalla magia di Elsa. Tuttavia, dopo che Anna fu colpita per errore dalla magia di Elsa, Olaf si rovesciò e si ruppe a causa del propagarsi del ghiaccio nella stanza.

Dopo che i suoi poteri furono rivelati in seguito all'incoronazione, Elsa fuggì da Arendelle. Per via degli svariati anni di occultamento durante la sua infanzia, a Elsa non dispiaceva stare in isolamento e colse l'opportunità di sperimentare le sue abilità. Durante questo momento, Elsa ricreò inconsapevolmente il pupazzo di neve, infondendolo di vita.[1]

In seguito Olaf seguirà le due sorelle nelle loro avventure, aiutandole nelle loro imprese con il suo ottimismo e i suoi consigli. A causa dell'indebolimento della magia di Elsa in Frozen II, Olaf comincia a sciogliersi, ma verrà infine ripristinato nella sua forma originaria.

Concezione e sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

I Walt Disney studios fecero i primi tentativi di adattare la fiaba di Hans Christian Andersen, "La regina delle nevi", già nel 1943, quando Walt Disney considerò la possibilità di produrre un film biografico dell'autore.[2] Tuttavia, la storia e i personaggi si rivelarono troppo simbolici[3][4] e posero problemi irrisolvibili a Disney e ai suoi animatori. Successivamente, altri dirigenti Disney fecero sforzi per tradurre questo materiale sul grande schermo, tuttavia queste proposte vennero tutte archiviate a causa di problemi simili.

Nel 2008 Chris Buck presentò a Disney la sua versione della storia, chiamata "Anna e la regina delle nevi"[5], che doveva essere un film d'animazione tradizionale. Questa versione era completamente diversa da Frozen; aveva infatti una trama che si avvicinava molto di più al materiale originale e il personaggio Olaf aveva un ruolo più simile a quello di Marshmallow.[6] Tuttavia, all'inizio del 2010, il progetto fu nuovamente scartato.[7] Il 22 dicembre 2011, la Disney annunciò un nuovo titolo per il film, Frozen, che sarebbe stato rilasciato il 27 novembre 2013 e realizzato da una squadra diversa rispetto al precedente tentativo[8]. La nuova sceneggiatura ha finalmente risolto i problemi che da tempo affliggevano i tentativi fatti, apportando numerose modifiche alla fiaba di Andersen, tra cui la raffigurazione di Anna (ispirata al personaggio di Gerda) ed Elsa come sorelle.[9]

Altri media[modifica | modifica wikitesto]

Videogiochi[modifica | modifica wikitesto]

Altre apparizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Olaf, anatomia di un pupazzo di neve, su dottorgadget.it, 9 febbraio 2020. URL consultato il 12 giugno 2020.
  2. ^ Countdown to Disney "Frozen" : How one simple suggestion broke the ice on the "Snow Queen" 's decades-long story problems, su jimhillmedia.com, 13 ottobre 2013. URL consultato il 12 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2020).
  3. ^ Inside Disney's Frozen: Q&A with the Directors, su geekmom.com, 11 ottobre 2013. URL consultato il 12 giugno 2020.
  4. ^ Frozen in Time: Disney’s Adaptation of a Literary Classic, su rotoscopers.com, 24 novembre 2013. URL consultato il 12 giugno 2020.
  5. ^ Oscars: With 'Frozen,' Disney Invents a New Princess (and Secret Software), su hollywoodreporter.com, 27 novembre 2013. URL consultato il 12 giugno 2020.
  6. ^ Marshmallow, su disney.fandom.com. URL consultato il 12 giugno 2020.
  7. ^ Disney restyles ‘Rapunzel’ to appeal to boys, su latimes.com, 9 marzo 2010. URL consultato il 12 giugno 2020.
  8. ^ Walt Disney Animation Gives ‘The Snow Queen’ New Life, Retitled ‘Frozen’ – But Will It Be Hand Drawn?, su slashfilm.com, 22 dicembre 2011. URL consultato il 12 giugno 2020.
  9. ^ Unfreezing ‘Frozen:’ The making of the newest fairy tale in 3D by Disney, su pasadenastarnews.com, 13 novembre 2013. URL consultato il 12 giugno 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]