Octavia E. Butler
Octavia E. Butler, all'anagrafe Octavia Estelle Butler (Pasadena, 22 giugno 1947 – Washington, 24 febbraio 2006), è stata una scrittrice statunitense.
Importante voce del movimento afrofuturista, ha vinto tutti i maggiori premi di fantascienza ed è tra gli artisti ricordati nella Science Fiction Hall of Fame.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Orfana di padre, ebbe un'infanzia difficile e povera. Frequentò la scuola con difficoltà a causa della dislessia di cui soffriva e del carattere timido e sognatore. Tali esperienze negative si riflessero nelle atmosfere malinconiche delle sue storie e nei suoi personaggi.[2]
Lei stessa si definì "una pessimista, se non sto attenta, una femminista sempre, una nera, una tranquilla egoista, un'ex Battista, un'incoerente combinazione di ambizione, pigrizia, insicurezza, convinzione e determinazione".[3]
La scrittrice si diplomò nel 1968 al Pasadena City College e frequentò l'Università statale della California e l'Università della California, entrambe a Los Angeles.[4]
Octavia Butler esordì nel 1971 con Crossover, un racconto pubblicato nell'antologia Clarion senza troppo successo, riconoscimento che invece le giunse con la serie dei "Patternisti" (Patternmasters) pubblicata fra il 1976 e il 1984. Degna di nota la sua produzione di narrativa breve, seppure limitata, concentrata soprattutto fra il 1984 e il 1987. Butler ha scritto pochi racconti, ma tutti hanno riscosso grande successo tanto da fruttarle i maggiori premi letterari.[5]
Dopo la morte, avvenuta nel 2006, le opere di Octavia Butler sono state riscoperte, nel solco della corrente letteraria dell'afrofuturismo che vede nell'autrice uno dei suoi massimi esponenti.[6]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Ciclo dei Patternisti
[modifica | modifica wikitesto]La tetralogia fu composta in ordine anacronico e successivamente riordinata secondo la cronologia interna, che fu sancita dall'edizione in volume omnibus Seed to Harvest, Warner Books, 2007.
- Seme selvaggio (Wild Seed), Doubleday, 1980. Trad. Lidia Perria, IperFICTION, Interno Giallo, 1991.
- La nuova stirpe (Mind of My Mind), Doubleday, 1977. Trad. Lidia Perria, IperFICTION, Interno Giallo, 1993.
- Incidente nel deserto (Clay's Ark), St. Martin's Press, 1984. Trad. Beata Della Frattina, Urania 989, Arnoldo Mondadori Editore, 3 Febbraio 1985.
- Patternmaster, Doubleday, 1976.
Pertiene al ciclo anche un quinto romanzo, collocato cronologicamente fra il secondo e terzo episodio, che l'autrice disconobbe e rifiutò di ristampare nei primi anni Ottanta.[7]
- Sopravvissuta (Survivor), Doubleday, 1978. Trad. Lidia Perria, IperFICTION, Interno Giallo, 1994.
Dopo la morte di Butler, inoltre, è stato scoperto un racconto autoconclusivo che funge da antefatto agli eventi del romanzo Sopravvissuta:
- "A Necessary Being", nella raccolta Unexpected Stories, a cura di Walter Mosley e Merrilee Heifetz, Open Road Media, 2014.
Ciclo della Xenogenesi
[modifica | modifica wikitesto]- Ultima Genesi (Dawn), Warner Books, 1987. Trad. Gaetano Staffilano, Urania 1058, Arnoldo Mondadori Editore, 27 Settembre 1987.
- Ritorno alla Terra (Adulthood Rites), Warner Books, 1988. Trad. Gaetano Staffilano, Urania 1089, Arnoldo Mondadori Editore, 4 Dicembre 1988.
- Imago, Warner Books, 1989.
La trilogia è stata riunita per la prima volta nel volume omnibus Xenogenesis, GuildAmerica Books, 1989.
Ciclo delle Parabole
[modifica | modifica wikitesto]- La parabola del seminatore (Parable of the Sower), Four Walls Eight Windows, 1993. Trad. Anna Polo, Solaria 4, Fanucci Editore, 2000. Nuova trad. Martina Testa, BIGSUR 87, Edizioni SUR, 2024.
- La parabola dei talenti (Parable of the Talents), Seven Stories Press, 1998. Trad. Anna Polo, Solaria Collezione 4, Fanucci Editore, 2001.
La dilogia è stata riunita per la prima volta nel volume omnibus The Parable of the Sower / The Parable of the Talents, Seven Stories Press, 2016.
Romanzi autoconclusivi
[modifica | modifica wikitesto]- Legami di sangue (Kindred), Doubleday, 1979. Trad. Paola Andreaus, Urania 1238, Arnoldo Mondadori Editore, 21 Agosto 1994.
- La luce del sole (Fledgling), Seven Stories Press, 2005. Trad. Marco Raspa, Tif Extra, Fanucci Editore, 2013.
Raccolte di racconti
[modifica | modifica wikitesto]- La sera, il giorno e la notte (Bloodchild and Other Stories), Four Walls Eight Windows, 1995; riedito in versione espansa per Seven Stories Press, 2011. Trad. Veronica Raimo, BIGSUR 58, Edizioni SUR, 2021. Raccoglie sette racconti (di cui due aggiunti nella seconda edizione) e due saggi, con prefazione dell'autrice e sue note a ciascun testo.
- Unexpected Stories, a cura di Walter Mosley e Merrilee Heifetz, Open Road Integrated Media, 2014. Raccoglie due racconti giovanili fino ad allora inediti: uno autoconclusivo e uno afferente al ciclo dei Patternisti.
Edizioni in volume omnibus
[modifica | modifica wikitesto]- Octavia E. Butler: Kindred, Fledgling, Collected Stories, a cura di Gerry Canavan e Nisi Shawl, The Library of America 338, 2021. Comprende i romanzi Legami di sangue e La luce del sole, la raccolta di racconti La sera, il giorno e la notte, il racconto autoconclusivo presente in Unexpected Stories, e due saggi.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Lo scrittrice ha vinto i seguenti premi:
1984
[modifica | modifica wikitesto]- Premio Hugo per il miglior racconto breve a "Il suono delle parole" ("Speech Sounds").[1]
1985
[modifica | modifica wikitesto]- Science Fiction Chronicle Readers Poll per il miglior racconto a "Figlio di sangue" ("Bloodchild");[1]
- Premio Hugo per il miglior racconto a "Figlio di sangue" ("Bloodchild");[1]
- Premio Locus per il miglior racconto lungo a "Figlio di sangue" ("Bloodchild");[1]
- Premio Nebula per il miglior racconto a "Figlio di sangue" ("Bloodchild").[1]
1988
[modifica | modifica wikitesto]- Science Fiction Chronicle Readers Poll per il miglior racconto a "La sera, il giorno e la notte" ("The Evening and the Morning and the Night").[1]
1995
[modifica | modifica wikitesto]- MacArthur Fellows Program conferito dalla Fondazione MacArthur.[8]
2000
[modifica | modifica wikitesto]- Premio Nebula per il miglior romanzo a La parabola dei talenti (Parable of the Talents).[1]
2010
[modifica | modifica wikitesto]- Introdotta nella Science Fiction Hall of Fame.
2012
[modifica | modifica wikitesto]- Solstice Award alla carriera conferito dalla Science Fiction and Fantasy Writers of America.[1]
2018
[modifica | modifica wikitesto]- Premio Bram Stoker per il miglior romanzo grafico per Kindred: A Graphic Novel Adaptation.[1]
2021
[modifica | modifica wikitesto]- Premio Hugo per la migliore storia grafica per Parable of the Sower: A Graphic Novel Adaptation.[1]
2022
[modifica | modifica wikitesto]- Forry Award conferito dalla Los Angeles Science Fantasy Society.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Octavia E. Butler Awards Summary, su Science Fiction Awards Database. URL consultato il 7 maggio 2023.
- ^ Octavia E. Butler, su progettoxanadu.it. URL consultato il 2 novembre 2023.
- ^ Dall'aletta posteriore di (EN) Octavia E. Butler, Parable of the Sawer, New York, Four walls eight windows, 1996, ISBN 0-941423-99-9.
- ^ (EN) Octavia Butler, su macfound.org. URL consultato il 7 maggio 2023.
- ^ (EN) John Clute, David Langford e Peter Nicholls (a cura di), Octavia E. Butler, in The Encyclopedia of Science Fiction, IV edizione online, 2021.
- ^ Fabrizio Melodia e Daniele Barbieri, Octavia Butler: oltre la fantascienza e l’afro-futurismo, su MicroMega, 18 novembre 2021.
- ^ (EN) Jo Walton, "My Star Trek novel": Octavia Butler's Survivor, su tor.com, 5 febbraio 2009. URL consultato il 18 agosto 2023.
- ^ (EN) All Fellows 1995, su macfound.org. URL consultato il 7 maggio 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Octavia Butler
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Octavia Butler
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su octaviabutler.com.
- (EN) Octavia E. Butler, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Octavia E. Butler, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- (EN) Opere di Octavia E. Butler, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Octavia E. Butler, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Octavia E. Butler, su Goodreads.
- Bibliografia italiana di Octavia E. Butler, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Octavia E. Butler, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 34453955 · ISNI (EN) 0000 0001 2127 2003 · Europeana agent/base/61652 · LCCN (EN) n79056654 · GND (DE) 120512599 · BNE (ES) XX902602 (data) · BNF (FR) cb118946632 (data) · J9U (EN, HE) 987007458348705171 · NSK (HR) 000391347 · NDL (EN, JA) 00464085 |
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