Niente da perdere (film 2018)

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Niente da perdere
Petronio Gontijo in una scena del film
Titolo originaleNada a Perder
Lingua originaleportoghese
Paese di produzioneBrasile
Anno2018
Durata134 min
Generebiografico, drammatico
RegiaAlexandre Avancini
SoggettoEdir Macedo, Douglas Tavolaro
SceneggiaturaStephen P. Lindsey, Emílio Boechat
Casa di produzioneParis Filmes, Record Filmes
Distribuzione in italianoNetflix
Interpreti e personaggi

Niente da perdere (Nada a Perder) è un film del 2018 diretto da Alexandre Avancini.

È il primo di due film dedicati alla vita del predicatore brasiliano Edir Macedo, seguito da Niente da perdere 2 (2019).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Brasile: Edir Macedo è un bambino nato con una malformazione alle mani che cresce in una famiglia molto religiosa. Dopo alcune iniziali incertezze, si avvicina anch'egli a Dio e inizia a frequentare una chiesa locale. Da adulto, mentre lavora in un ufficio della Lotteria nazionale, comincia ad uscire con Ester Bezerra, conosciuta nella stessa chiesa. I due si sposano, sebbene l'unione sia disapprovata dal locale sacerdote, e vivono all'inizio tempi duri, tanto che sono costretti ad andare a vivere per un periodo a casa dei genitori di lei.
Il sogno di Edir è quello di evangelizzare le persone e salvare le anime e così, dopo che il sacerdote di cui sopra rifiuta di assegnargli un compito di questo tipo, dà una mano alla predicazione del cognato. Tuttavia quest'ultimo e un suo collega pastore non credono nelle sue potenzialità e lo maltrattano. Ester è incinta e si scopre alla nascita che la figlia è affetta da labbro leporino. Grazie a questo evento Edir sente in prima persona il dolore di coloro che soffrono e comprende che deve dedicarsi del tutto a Dio: si licenzia dal proprio lavoro e inizia a predicare in un parco pubblico. Uno dei fedeli un giorno gli confessa che la moglie soffre di una grave malattia e vuole che lui intervenga con la parola di Dio. Arrivato a casa dei due, Edir scopre che la donna è impossessata, ma lui riesce a liberarla con un esorcismo. Colmo di riconoscenza, il fedele lo aiuta a trovare un locale in affitto per fondare una chiesa. È necessaria però una garanzia, che viene concessa dalla madre di Edir, Geninha. La Chiesa universale del regno di Dio inizia ad attirare sempre più fedeli grazie a un messaggio evangelico basato non solo sulla fede, ma anche sulla promessa della risoluzione dei problemi quotidiani e della prosperità concessa da Dio. Il nuovo movimento fondato da Edir si pubblicizza in radio ed egli arriva a compare un'emittente radiofonica. Una giovane donna porta il figlio neonato ad Ester durante una funzione religiosa affinché venga adottato; Edir lo accoglie come proprio figlio e lo chiama Moisés.
La sostanziosa crescita del nuovo movimento religioso infastidisce la gerarchia cattolica, che si rivolge alla classe politica brasiliana in modo da ostacolarlo o ridurlo al silenzio. Ad Edir viene intimato dal ministro delle comunicazioni di non tenere i suoi eventi religiosi nei due stadi Maracanã e Maracanãzinho di Rio de Janeiro in concomitanza con la visita del Papa a Natal nel Rio Grande do Norte. Gli eventi si svolgono ugualmente.

Edir è ormai molto potente e seguito e riesce ad acquistare l'emittente televisiva RecordTV in rate mensili, ma senza alcuna garanzia. L'accordo preso vuole che alla mancata corrispondenza di una rata l'investitore perda l'intera somma spesa. Edir è nei guai, non riuscendo a trovare i soldi necessari per una rata e si inginocchia per pregare Dio. Giunge poco dopo un evento inaspettato dal carattere miracoloso: il presidente Collor vara un programma economico-finanziario (Plano Real) che prevede un tasso di cambio sopravvalutato della moneta. Moltissime persone perdono i propri risparmi, ma il vescovo Edir può pagare la propria rata. Nell'ultimo atto della sua presidenza, giacché è stato posto sotto impeachment, il presidente concede la licenza per emettere a RecordTV. Poco dopo, Edir viene accusato di essere un ciarlatano e arrestato; nei giorni seguenti vive un grande sconforto tra le sbarre, nonostante le visite della moglie e della madre. Una grande folla si raduna quindi fuori dal luogo in cui è detenuto per manifestargli il proprio appoggio cantando. Al vescovo viene chiesto dalla polizia di parlare alla folla affinché rimanga pacifica. A seguito di un giudizio, egli viene assolto dalle accuse e liberato. Si reca quindi in chiesa per ringraziare Dio.

Infine, nell'ultima scena del film, Edir viene svegliato nel cuore della notte da un proprio collaboratore che gli rivela che i suoi fedeli sono perseguitati e l'esistenza stessa della chiesa è in pericolo.

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