Nelie Smith

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Nelie Smith
Smith portato in trionfo dai giocatori di Rovigo dopo la conquista dello scudetto 1987-88
Dati biografici
Paese Bandiera del Sudafrica Sudafrica
Rugby a 15
Ruolo Mediano di mischia
Ritirato 1966
Carriera
Attività provinciale
1956-1965Orange Free State60 (?)
1966Griquas4 (?)
Attività da giocatore internazionale
1963-1965Bandiera del Sudafrica Sudafrica7 (12)
Attività da allenatore
19XX-1980Orange Free State
1980-1981Bandiera del Sudafrica Sudafrica
1981-1986Orange Free State
1986-1989Rovigo
1989-1996Orange Free State
1996-1998Ballymena
1998-2000E.P. Elephants

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 2 maggio 2016

Nelie Smith, vero nome Cornelius Michael Smith (Bloemfontein, 8 maggio 1934Città del Capo, 2 maggio 2016), fu un allenatore e giocatore di rugby a 15 sudafricano, internazionale per gli Springbok negli anni sessanta del XX secolo e allenatore di Orange Free State e Rovigo, veste nella quale vinse rispettivamente il primo titolo di Currie Cup e il decimo di campione d'Italia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mediano di mischia, Smith militò dal 1956 al 1964 nella squadra della sua provincia, l'Orange Free State, per cui scese 60 volte in campo in Currie Cup[1].

Nel 1963 debuttò negli Springbok a Johannesburg contro l'Australia[2] e, delle sette partite internazionali in cui rappresentò il Sudafrica fino al 1965, fu capitano in quattro di esse[2].

Il 1966 fu l'ultimo anno della sua carriera agonistica, trascorso ai Griquas di Kimberley[1].

Passato alla carriera tecnica, guidò la stessa squadra del Free State che, nel 1976, portò alla conquista della sua prima Currie Cup in assoluto[1] e, tra il 1980 e il 1981, guidò la Nazionale del Sudafrica con uno score di 12 vittorie su 15 incontri[1].

Nel 1986 fu convinto ad accettare un'offerta in Italia dal Rovigo anche grazie alla presenza di importanti elementi di scuola sudafricana come Tito Lupini, Tjaart Marais e, successivamente, Naas Botha e Gert Smal[3]; al suo secondo anno nel club veneto lo condusse fino alla finale scudetto di Roma e alla vittoria contro i rivali regionali del Benetton, battuti 9-7 con una meta nel finale di Graziano Ravanelli trasformata da Botha[4]; per Rovigo fu il decimo scudetto, quello della Stella[5].

Nel 1996 fu di nuovo in Europa presso i nordirlandesi del Ballymena e già al primo anno guidò la squadra alla vittoria del double Ulster League - Ulster Cup[6]; quando l'anno successivo lasciò l'Isola d'Irlanda Smith aveva aggiunto al palmarès del club un'ulteriore Ulster League.

Di nuovo in Sudafrica, guidò in Currie Cup l'E.P. Elephants fino al 2000[7] per poi lasciare il posto al suo vice Alastair Coetzee.

Viveva, vedovo, a Strand, sobborgo di Città del Capo; la mattina del 2 maggio 2016 morì per una crisi cardiaca[1], a 81 anni; a sopravvivergli sono due figlie e un figlio[1][2].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) SA Rugby Union pays tribute to former Bok captain Nelie Smith, in Times Live, 2 maggio 2016. URL consultato il 2 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2016).
  2. ^ a b c (EN) Former Springbok Nelie Smith passes away, in Sport 24, 2 maggio 2016. URL consultato il 2 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2016).
  3. ^ Roberto Roversi, Addio coach dello scudetto della stella, in Rovigo Oggi, 2 maggio 2016. URL consultato il 2 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2016).
  4. ^ Al Rovigo lo scudetto del rugby, in la Repubblica, 29 maggio 1988. URL consultato il 2 maggio 2016.
  5. ^ Elvis Lucchese, Addio a Nelie Smith, guidò Rovigo al decimo scudetto, in La Terra del Rugby, Corriere della Sera, 2 maggio 2016. URL consultato il 2 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2016).
  6. ^ (EN) Ballymena too strong, in Irish Times, 24 marzo 1997. URL consultato il 2 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2016).
  7. ^ (EN) Four vie for Springbok post, in ESPN, 12 febbraio 2002. URL consultato il 2 maggio 2016.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]