Nasibi Tahir Babai

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Nasibi Tahir Babai, nato Tahir Skënderasi[1] (Frashër, ... – 1835), è stato un mistico e poeta albanese.

Appartenente all'ordine sufi Bektashi, viene oggi venerato come santo[2]. Fu uno dei primi autori della corrente poetica "Bejte" nonché uno dei consiglieri religiosi del potente Alì Pascià di Tepeleni[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Frashër[4] (Albania), Tahir Skënderasi studiò teologia in Iran[1] ed ebbe modo di visitare, durante la gioventù, il Medioriente (spec. Iraq ed Arabia Saudita) ove si confrontò con la locale produzione letteraria. Durante uno di questi viaggi si guadagnò il soprannome "Nasibi" (lett. "Fortunato") quando, visitando la tekke di Hajji Bektash Veli, la porta dell'edificio si aprì permettendogli l'accesso[3].
Tornato nella natia Albania, Skënderasi, ormai noto come sufi Nasibi Tahir Babai, fondò nel 1815 una sua tekke presso Frashër (v. Nasibî Tâhir Baba Tekke) che divenne ben presto un punto di riferimento per le attività dei sufi locali. Attivo anche a Kazza, Përmet e Leskovik (ove mise mani alla gestione della locale tekke), Nasibi Tahir entrò nelle grazie del potente Pascià di Giannina, Alì Pascià di Tepeleni, che ne fece uno dei suoi consiglieri religiosi[3].

La produzione letteraria di Skënderasi non è giunta sino ai giorni nostri. Sami Frashëri riporta che il sufi scrisse in lingua albanese, lingua turca e in farsi[4]. Sotto la sua guida, le tekke di Frashër e Leskovik divennero importanti centri di studio e divulgazione letteraria[3].

Alla morte di Nasibi, nel 1835, il suo corpo venne tumulato in una türbe edificata accanto alla tekke di Frashër che divenne poi meta di pellegrinaggi[1]. Suo figlio Jusuf Skënderasi gli subentrò nella gestione della tekke.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (SQ) World Bektashi Headquarters - Teqeja e Frashërit - Vatër e zjarrtë Archiviato l'8 dicembre 2015 in Internet Archive.
  2. ^ (SQ) Maksim Gjinaj, Petrit Bezhani e Nuri Çuni, Bektashizmi në Shqipëri: bibliografi, Albpaper, 2004, p. 41, ISBN 978-99943-601-0-9, OCLC 74323276.
  3. ^ a b c d H.T.Norris, Islam in the Balkans: Religion and Society Between Europe and the Arab World, University of South Carolina Press, 1993, pp. 73, 76, 162, ISBN 978-0-87249-977-5, OCLC 28067651.
  4. ^ a b Şemseddin Sami (1898), Kamûs-ül Â'lâm 6, Istanbul, Mihran Matbaası, OCLC 11369852, p. 4580 : Tahir Nasibi Babai is one of the Bektashi leaders. He was born in Frashër, my village. He spent some time visiting the holy places. And after his return, he founded a small tekke in Frashër which over time grew and today is the biggest one. He passed away in 1835 and was buried in a mausoleum near his tekke, which is visited today by all. Nasibi has written many poems in Albanian. Besides these, he has also written many Ghazals in Turkish and Persian languages. Once, while returning to his homeland after visiting the holy places, he happened to stop in the Leskovik town, where scholars of the time met and took him in for questioning to test his religious culture. Nasibi answered all these questions with a qaṣīdah (long poem).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Şemseddin Sami (1898), Kamûs-ül Â'lâm 6, Istanbul, Mihran Matbaası, OCLC 11369852, p. 4580
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