Museo Fesch

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Museo Fesch
Palazzo Fesch
Ubicazione
StatoBandiera della Francia Francia
LocalitàAjaccio
Indirizzo50-52, rue cardinal Fesch
Coordinate41°55′18″N 8°44′18″E / 41.921667°N 8.738333°E41.921667; 8.738333
Caratteristiche
TipoArte, pinacoteca
Istituzione1850
FondatoriJoseph Fesch
Apertura1852
Visitatori44 480 (2019)
Sito web
Madonna col bambino di Giovanni Bellini
Autoritratto di Corrado Giaquinto

Il Museo Fesch, situato ad Ajaccio, è ospitato nell'ottocentesco palazzo Fesch e custodisce una vastissima collezione di opere d'arte, comprendente dipinti, sculture, mobili, oreficerie e oggetti per uso liturgico. La raccolta di dipinti italiani è la seconda in Francia, dopo quella ospitata al Museo del Louvre.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Palazzo Fesch fu edificato a partire dal 1828, per volontà del cardinale Joseph Fesch, zio materno di Napoleone I. Giunto in Italia nel 1796 come militare al seguito del nipote, poi come ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, il cardinale conobbe e apprezzò l'arte italiana, tanto da iniziare una collezione di opere che alla sua morte, nel 1839, arriverà a contare circa sedicimila dipinti. Trasferita da Roma in Corsica, la collezione costituì il nucleo del patrimonio museale, arricchito in seguito da importanti donazioni e lasciti, tra cui quello di Felice Baciocchi nel 1866, di Girolamo Bonaparte nel 1897, e della famiglia Rothschild nel 1889 e 1909.

Il museo è stato completamente ristrutturato e riaperto al pubblico nel giugno 2010.

Le collezioni[modifica | modifica wikitesto]

Il nuovo percorso museale segue un ordine cronologico, partendo dagli artisti italiani del XIV secolo, fino ai corsi del XX secolo[1][2].

Tra le opere di maggior rilievo, sono presenti dipinti di Bernardo Daddi, Lorenzo di Credi, Giovanni Bellini, Jacopo del Sellaio, Sandro Botticelli, Perugino, Tiziano, Paolo Veronese, Ventura Salimbeni, Rutilio Manetti[3], Filippo Vitale, Corrado Giaquinto.

La scuola nord europea e fiamminga è rappresentata da van Dyck, van Aelst, Berchem, Mengs.

Sono esposte anche opere di molti scultori, tra cui di Antonio Canova, Lorenzo Bartolini, Jean-Baptiste Carpeaux[4].

L'ala nord del palazzo ospita la Biblioteca comunale, fondata nel XIX secolo per iniziativa di Luciano Bonaparte, con una prestigiosa collezione di volumi di storia, teologia e letteratura[5]. Nell'ala sud è situata la cappella imperiale, edificata a metà dell'Ottocento in stile neo-rinascimentale[6].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Sandro Botticelli
Tiziano
Corrado Giaquinto
  • Autoritratto, 1730-1735 circa
  • San Nicola di Bari
  • Martirio di San Lorenzo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il percorso di visita, su musee-fesch.com. URL consultato l'11 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2011).
  2. ^ Le collezioni, su musee-fesch.com. URL consultato l'11 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2011).
  3. ^ Gli artisti, su musee-fesch.com. URL consultato l'11 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2011).
  4. ^ Le sculture
  5. ^ La Biblioteca, su musee-fesch.com. URL consultato l'11 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2011).
  6. ^ La cappella imperiale, su musee-fesch.com. URL consultato l'11 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2011).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

San Nicola di Bari di Corrado Giaquinto

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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